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Jimin a quel punto era riuscito ad addormentarsi,
Fù svegliato dal suono di un cellulare che squillava nella stanza.
Sospiró piano, strofinandosi le mani sugli occhi, notando che Jungkook dormiva al suo fianco, ma probabilmente quel suono continuo non disturbava il suo sonno.
Scivoló piano giù dal letto, passando le dita tra i capelli sbadigliando piano e avvicinandosi ai Jeans di Jungkook, era il suo cellulare che squillava senza sosta.
Prese i Jeans da terra prendendo il cellulare dalla tasca.
"Yoon"
Jimin accettó la chiamata, addossandosi alla parete.
- Hey Yoon.. Sono Jimin.. -
"Hey Jiminie.. Era proprio te che cercavo.. Ma perchè non rispondi alle chiamate?"
Jimin guardó Jungkook sul letto che riposava.
Lo vide voltarsi dall'altra parte, mugolando nel sonno.
- Ho perso il cellulare.. Penso di averlo dimenticato al ristorante.
Volevi dirmi qualcosa? -
"Si.. Il mio amico avvocato ti cercava.
Mi ha riferito che probabilmente settimana prossima andrete, tu.. Ji-hoon e la madre davanti al giudice.. In questo momento provvederà a mandare la comunicazione a loro.
Non è riuscito a trovare dei testimoni.. probabilmente non sè la sentono di andare contro Ji-hoon.. per quanto io voglia testimoniare a tuo favore non me lo permetteranno, primo perchè sono tuo amico.. secondo perchè sono arrivato in un secondo momento.. Quando sono arrivato era già successo tutto.
Voi avete avuto fortuna?"
Jimin ripensó al fratellastro di Jungkook.
Poteva essere un aiuto, come poteva non presentarsi affatto.
- Sè non trovo un testimone.. Cosa succederà? -
"Probabilmente otteresti soltanto il divorzio.. Dopo tutto la violenza c'è stata.. Visto il video. E poi Ji-hoon l'ha reso pubblico.. senza il tuo consenso.
Probabilmente per questo gli daranno una multa da pagare. Ma è tutto.. Non pagherá per altro.."
- Non sono sicuro di avere un testimone.. Jungkook non ha avuto una certezza.
Potrebbe accettare, come no.
Sarebbe già un passo avere il divorzio, non voglio più avere a che fare con lui.
Ho bisogno di togliermelo di dosso.
Hyung.. Potresti dire al tuo amico di comunicarmi la data del processo al numero di Jungkook?
Almeno fino a quando non compreró un nuovo telefono.. -
"Sarà fatto... Approposito, alla fine è riuscito a venire da te.
Era cosi preoccupato per te, ieri sera.. Stà bene?"
Jimin guardó il minore sul letto, i capelli che gli coprivano gli occhi chiusi, una mano chiusa a pugno davanti alla bocca e il respiro calmo.
- Stà bene.. Stà riposando ora. Quando è arrivato qui.. Era cosi teso. -
"È quello che si fà per amore.. ci si preoccupa per la persona per cui si è innamorati.."
Jimin accennó un sorriso arrossendo leggermente.
"Davvero Jiminie? Arrossisci ancora a queste cose?"
Yoon rise piano.
- Come sai che stó arrossendo? -
"Quando te nè stai in silenzio, in automatico è perchè stai arrossendo, ti conosco fin troppo bene.."
- Colpito e affondato.. -
Yoon rise di nuovo, mentre Jimin lo seguiva a ruota.
Vide Jungkook aprire lentamente gli occhi, e puntare lo sguardo nel suo.
- Devo andare.. Mi fai sapere per quella data? -
"Certo.. appena me la comunica ti chiamo.. Ciao Jimin-ah.."
Jimin lo salutó chiudendo la chiamata e appoggiando il telefono sul comodino accanto alla porta, avvicinandosi poi al letto e sedendosi a bordo materasso, guardando Jungkook.
- Era Yoon.. -
"Che ha detto?"
Jimin si portó le ginocchia al petto, appoggiando il mento ad esse.
- Che probabilmente senza testimoni, otterró soltanto il divorzio e che Ji-hoon pagherà soltanto una multa per aver condiviso online il video. È già qualcosa.. ma non è abbastanza.. -
Mormora, portando lo sguardo nel suo.
Jungkook a quel punto si tiró a sedere, addossandosi alla tastiera del letto, coprendosi con la trapunta e poi tornando a guardarlo.
- Non sono sicuro al 100% che Han ci aiuterá ma, mi fido di lui.. Mi sono sempre fida di lui e sono certo, conoscendolo che non permetterá a Ji-hoon di passarla liscia.
Non è da lui, pur avendo pasaando quello che ha passato e che purtroppo hai dovuto passare anche tu, non è da lui mollare cosi.
Sono quasi sicuro che fará di tutto per essere presente in quell'aula.
E testimonierà a tuo favore Jimin.
E finalmente sia tu, che lui potrete essere liberi di vivere la vostra vita.
Non posso pensare che voi viviate cosi, mentre lui.. Lui si gode la sua vita tranquillamente. -
Jimin lo guardó attentamente, portando la mano sulla sua e stringendola piano.
Anche lui non vedeva l'ora che quell'incubo finisse.
Che potesse finalmente dire addio a Ji-hoon e a tutto quello che era.. anzi, che non era stato per lui.
Un tempo aveva sperato che il maggiore non lo avesse sposato solo per mostrarlo come un trofeo a tutti i colleghi con cui lavorava a scuola, per lui era sempre stato un vanto, averlo fatto suo.
Sperava che il maggiore lo amasse davvero e un tempo ci aveva creduto.
Quanto tempo aveva sprecato con lui?
Quanto tempo aveva passato a piangere e pensare di non essere all'altezza del maggiore.
Quante volte, si era sentito sbagliato..
Quante volte aveva dovuto starsene in disparte mentre lui flirtava con quelle donne, a quegli incontri tra professori e famigliari.
Era sempre stato tutto cosi sbagliato.
Aveva perso due anni della sua vita.
Quanto avrebbe voluto Jimin poter tornare indietro, concentrarsi di più sullo studio, uscire e divertirsi con i suoi migliori amici, godersi la vita.
E invece da quando aveva detto quel "si, lo voglio" tutto si era fermato.
La sua vita si era fermata.
Sospiró piano, intrecciando le dita a quelle di Jungkook.
- Non voglio più vivere nell'ombra di Ji-hoon..
Non voglio più aver paura delle ripercussioni.. sue e della sua famiglia.
Non voglio più sentirmi sbagliato.. -
Jimin sentì la stretta della mano di Jungkook sulla sua farsi più forte.
- Un tempo, purtroppo.. Ho pensato di essere sbagliato Jungkook, non posso negarlo.
Ho sempre pensato "cos'hanno quelle donne che io non ho?
Perchè, Ji-hoon non puó semplicemente dire a tutti che è felicemente sposato con me?"
Una volta quanto glielo avevo fatto presente, prima di partecipare a una di quelle stupide feste a cui partecipava e puntualmente invitava anche me.. Lui mi disse "Jimin.. Sei impazzito?
Perchè dovrei dire che sei mio marito?
Vuoi che perda il mio lavoro d'insegnante?
Per te? Non credo proprio... Quindi, appena saremo a quella festa, tu da una parte e io dall'altra"
Quella sera poi non ci sono nemmeno andato a quella festa... Ero troppo demoralizzato.
Non mi ha mai capito.
Quanto sono stato stupido .. -
A quel punto sentì le braccia di Jungkook che lo avvolgevano, si lasció stringere. Portando la testa al suo petto.
- Non permetteró che risucceda Jimin.
Non hai alcun motivo di sentirti sbagliato o non amato.
Come ti ho detto, questa cosa la risolviamo insieme. Tu ed io, con o senza l'aiuto di Han.. Ora, perchè non proviamo a non pensarci e scendiamo a far colazione?
Ti và dei pancakes e un caffè? -
Jimin sollevó la testa per poterlo guardare, illuminandosi alla parola pancakes.
- Pancakes con fragole e panna? -
- Con fragole e panna.. -
Jungkook gli sorrise e Jimin scivoló giù dal letto.
Aspettando che il minore lo raggiungesse.
Jimin sorrise prendendo la mano del moro e spingendolo fuori dalla stanza e subito dopo giù dalle scale, entrando nella cucina di Taehyung, sapeva che probabilmente l'amico era uscito per andare al suo locale, ma sapeva anche che avrebbe trovato del caffè appena fatto e che Taehyung sapeva avrebbe fatto piacere a Jimin.
Il profumo di caffè aleggiava all'interno della stanza.
Jimin aspiró a pieni polmoni chiudendo gli occhi.
- Dio quanto mi piace il profumo del caffè... È cosi rilassante.. -
Jimin a quel punto si avvicinó alla credenza dell'amico e prese due tazze, una blu e una rossa.
Prendendo il contenitore del caffè e versandone in entrambe le tazze.
Poi, stava per avvicinarsi all'altra credenza, aprendola e cercando di allungarsi per prendere tutto il necessario per fare i pancakes, ma le braccia di Jungkook lo circondarono da dietro sollevandolo da terra.
- Che stai facendo Jimin-ssi? -
Jimin sollevó un sopracciglio, portando le mani sulle braccia del moro.
- Cerco di prendere il necessario per i pancakes, non li volevi mangiare anche tu? -
- Si.. Ma tu non farai proprio niente.. La colazione te la preparo io, mentre tu rimarrai seduto e ti rilasserai.. -
Detto questo Jungkook tenendo sollevato Jimin lo portó al tavolo, facendolo sedere. Si posizionó tra le sue gambe incollando lo sguardo nel suo e bloccandolo li, portando le braccia ai lati dei fianchi.
- Va bene? -
- Potrei aiutarti.. Potrei tagliare le fragole e montare la panna.. No? -
Jungkook sorrise sporgendosi in avanti, Jimin poteva sentire il respiro del moro solleticargli le labbra,
I loro occhi incollati l'uno negli altri.
- Vuoi tagliare le fragole? -
- Si.. Mentre tu fai la pastella per i pancakes io.. taglio le fragole e... -
- Monti.. la panna.. -
Jimin lo guardó, mordendosi piano il labbro inferiore per poi annuire piano.
- Andata.. Ma resterai seduto sulla sedia.. Mentre tagli le fragola. -
- Mh.. Mh.. Va benissimo.. -
Jungkook lasció che Jimin scendesse dal tavolino e raggiungesse il frigo. Prese le fragole e le portó al lavello.
Tolse le foglioline da ogni fragola e le passó sotto l'acqua corrente, mentre Jungkook si accongeva a fare la pastella per i pancakes.
Jimin seduto poi sulla sedia, inizió a tagliare le fragole a pezzetti non troppo piccoli.
Quando tutto era pronto, Jungkook inizió a cuocere.
Il profumo di pancakes si mescoló a quello del caffè.
Sembrava di essere in paradiso e lo stomaco di Jimin non tardó a farsi sentire.
Jungkook rise piano mentre Jimin arrossiva e si mangiava una fragola, lentamente.
A Jimin piacevano le fragole.
Era decisamente il frutto che preferiva.
Erano gustose, ma soprattutto dolci.
- È pronto.. Vuoi metterci la panna e le fragole? -
Jimin annuì, allungandosi sul tavolo per decorare i pancakes.
- Ora.. possiamo finalmente mangiarli.. -
I due si misero seduti e iniziarono a fare colazione,
Jungkook sazio si addossó alla sedia, mentre Jimin nè mangió un terzo, bevendo poi un sorso di caffè.
- Quando ci sará l'udienza? -
Chiese Jungkook a quel punto, mentre Jimin si puliva la bocca passando la lingua sulle labbra.
Jungkook si allungó sopra il tavolo passando il dito sulle sue labbra e togliendo un pó di panna.
Facendolo arrossire.
- Settimana prossima.. Perchè? -
- Perchè dovró scrivere ad Han.. Avvisarlo della data e cosi sapremo sè verrá.. -
Jimin annuì, prendendo una fragola persa nel piatto.
- Penso che Yoon richiamerá domani. Ho.. Detto di chiamare al tuo numero.
Non avendo più il cellulare, è più sicuro cosi.. -
- Hai fatto bene.. -
Jimin mangió al fragola, spostando poi il piatto vuoto lontano da sè.
Era decisamente sazio e non aveva più spazio nello stomaco.
- Erano buonissimi. Avevo proprio bisogno di una colazione cosi.
Non sono abituato ad avere un compagno che mi cucina la colazione.. -
- Compagno? -
Jimin lo guardó, portando le dita tra i capelli e spostandoli all'indietro era un gesto che faceva quando era nervoso.
- Si, voglio dire.. -
In effetti non si erano mai definiti una coppia.
Non ancora almeno. Avrebbe dovuto starsene in silenzio.
- Che volevi dire? -
- Ecco io.. No, dimentica quello che ho detto.. -
- Jimin-ah.. Di cosa volevi dire. -
Jimin distolse lo sguardo, picchiettando le dita sul tavolo.
- Jimin-ah.. -
- Dimenticalo.. -
- Vuoi essere il mio ragazzo? -
Jimin voltó la testa a guardarlo, tenne lo sguardo nel suo.
Il cuore che batteva fortissimo al petto.
- Come? -
- Ho detto.. Vuoi essere il mio ragazzo? -
Jimin lo guardó, aprendo la bocca e cercando di trovare le parole giuste.
- Tu.. Vuoi.. Davvero? Cioè.. Vuoi che io sia il tuo ragazzo?
Sono cosi.. complicato Jungkook.. io.. -
Jungkook si alzó, avvicinandosi e inginocchiandosi di fronte a lui.
- Jimin respira.. Ecco bravo.. cosi.. -
Jimin lo guardó, portando le mani sopra le sue spalle, cercando di restare calmo.
- Jungkook.. Non hai paura? -
- Perchè dovrei? Mi sono innamorato.. perchè allora non possiamo viverci questa cosa che è nata tra di noi? - Perchè c'è di mezzo Ji-hoon.. -
- Non m'importa.. Jimin-ah.. Vuoi o no essere il mio ragazzo? -
Jimin appoggió la fronte alla sua, chiudendo gli occhi e aggrappandosi alla sua maglia.
- Jungkook-ah.. Ti amo.
Dio sè ti amo.. -
- È un si? -
Jimin emise una risata, abbracciandolo e finendo per cadere entrambi sul pavimento.
- È un grandissimo si.. -
- Hey.. che ci fate li per terra? -
Jimin e Jungkook si voltarono. Taehyung e Yoon erano appena entrati in cucina.
- Hey ragazzi.. Ciao! -
Jungkook lo strinse a sè, emettendo una risata contro il suo collo.

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