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Jungkook non era ancora tornato e Jimin steso sul divano con gli occhi chiusi e la bottoglia ormai vuota tra le dita, non faceva che sospirare.
Aspettando invano di sentire il suono dell'auto del maggiore, ma nulla. Non aveva sentito quel suono ed erano passate più di 4 ore da quando se n era andato via.
Cosi Jimin si tiró a sedere riprovando a chiamare il minore, ma come prima la chiamata andó in segreteria.
Jimin a quel punto scrisse un messaggio al minore infastidito da suo comportamento.
Decidendo poi di uscire e raggiungere quel club in fondo alla strada che aveva già notato molte volte passando per quella strada.
Non aveva alcuna voglia di starsene rinchiuso in casa, da solo e in attesa che qualcuno lo calcolasse.
C'era già passato troppe volte.
Cosi, decise si alzarsi in piedi e di prepararsi. Sistemando gli abiti, i capelli e mettendo un filo di matita per risaltare gli occhi e di certo per nascondere che avesse passato ore a piangere disteso sul divano della persona per cui aveva perso la testa, la stessa persona che lo aveva lasciato da solo senza alcuna spiegazione.
Sospiró piano, prendendo la giacca e uscendo cosi di casa, non ci mise molto a raggiungere quel club. La musica si sentiva anche all'esterno da quanto fosse alto il volume in quel momento, entrato si fece largo tra la folla, raggiungendo cosi il bar, dove un giovane barista balla a ritmo della musica.
Mischiando diversi liquori per creare i drink per i clienti.
- Hey.. Scusami.. Potrei avere qualcosa di forte? -
Urló Jimin per sovrastare la musica.
Il barista a quel punto servì due drink a delle ragazze che prima di andarsene lo squadrarono dalla testa ai piedi, con interesse.
Il barista a quel punto sorrise e si portó di fronte a lui.
- Qualcosa di forte? -
- Si.. Qualcosa di forte. Qualsiasi cosa.. -
- Te lo creo io.. Poi mi dirai sè ti piace o meno. -
Jimin annuì accenando un sorriso al barista, rimanendo cosi in attesa del
Proprio drink che non si fece attendere cosi tanto. Ringrazió il ragazzo pagando il drink e sorseggiandolo mentre si incamminava in pista, pronto per divertirsi. Pronto per essere di nuovo il Jimin che si divertiva a ballare, senza alcun pensiero per la testa, senza alcuna persona che lo aspettava a casa o lo obbligasse a rimanerci rinchiuso in casa.
Bevette un sorso del proprio drink trovandolo decisamente buono.
E decisamente forte, l'alcool che aveva bevuto a casa di Jungkook mischiato a questo lo aveva letteralmente portato fuori di testa.
Finendo cosi per ballare e saltare in mezzo alla pista.
Completamente perso, ma almeno la sua testa era finalmente libera da ogni pensiero.
Sorrise portando il volto verso il soffitto, portando in aria le mani e ballando a ritmo della musica.
Fù qualche minuto dopo che si ritrovó il barista di fronte, le mani sui fianchi e lo sguardo incollato al suo.
- Allora? Piaciuto il drink? -
Mormoró al suo orecchio, troppo vicino. Poteva sentire il fiato del ragazzo scendere giù sulla pelle del collo.
- Si.. Si buono.. Ora peró, potresti.. -
Jimin lo scansó leggermente, ma il tipo non aveva alcuna intenzione di lasciarlo andare.
Le mani ancora strette suo suoi fianchi, lo spinse leggermente lontano dalla pista da ballo.
Portandolo vicino al muro, quei movimenti cosi bruschi fecero girare la testa a Jimin, che socchiuse gli occhi, cercando di rimanere vigile.
- Sei Jimin.. Vero? -
- Io.. Si.. Ma io non ti conosco.. e vorrei tornare a ballare sè non ti dispiace.. -
Mormoró cercando di scansarlo di nuovo.
- Che fretta c'è? Ho finito il turno e... Ho voglia di divertirmi perchè non stai buono e ti diverti con me? -
- Sono impegnato.. Scusami.. -
- Sei il ragazzo del video no? -
Jimin rabbrividì leggermente, spostando lo sguardo dalla pista al barista, notando come il suo sorriso si allargó.
- Sei quel ragazzo no? -
- Non só di cosa parli.. -
- Oh.. Io invece penso proprio che tu sappia esattamente di che parlo.
Vederti qui stasera rende tutto più divertente.
Non sapevo vivessi da queste parti.. -
Jimin cercó di scansarlo di nuovo ma questi lo bloccó al muro, sfiorando la pelle del suo collo con le labbra.
- Jimin.. Sè ti lasci andare completamente non sará cosi spiacevole.. -
- Lasciami.. H-Ho detto lasciami! -
Urló, ma il ragazzo posó le labbra sul suo collo.
Mentre Jimin cercava disperatamente di allontanarlo.
A quel punto vide qualcuno che spinse via con rabbia il tizio, parandosi di fronte a lui.
Jimin si addossó alla parete tremante per la paura di quella situazione, non avrebbe dovuto essere li.
Avrebbe dovuto rimanere a casa di Jungkook.
Gli occhi iniziarono a bruciare, voleva disperatamente piangere.
Il barista si fece pericolosamente troppo vicino alla persona che lo aveva appena salvato.
- Che diavolo fai? Perchè non te nè vai e mi lasci divertire? -
- Ti dó 30 secondi per girare i tacchi e sparire dalla mia vista sè non vuoi che ti prenda a calci.. -
Jimin a quella voce tornó a guardare i due. Era Jungkook.
Come.. Come faceva a sapere dov era? Non aveva mai risposto alle sue chiamate e tanto meno ai suoi messaggi, eppure era li.
- E tu saresti? -
- qualcuno che ha intenzione di farti male, molto male.
Sè tocchi un altra volta Jimin.. -
Il ragazzo a quel punto prese e sè nè andó senza aggiungere altro.
Jimin continuó a guardare la schiena di Jungkook, il suo respiro era decisamente più pesante. Segno che aveva corso per essere li.
Quando si voltó, i loro occhi si incrociarono.
- Come.. Come facevi a sapere che ero qui? -
Sussurró, mentre Jungkook si avvicinó prendendolo per il braccio e spingendolo verso il proprio corpo.
Abbracciandolo.
- Ho letto il tuo messaggio.. -
- Quale.. Quale messaggio? -
- Davvero non ricordi di avermi scritto che eri arrabbiato con me e che non saresti rimasto chiuso in casa ad aspettarmi? Hai aggiunto anche che saresti venuto in questo club.. -
Jimin a quel punto appoggió la testa contro il suo petto, stringendolo forte.
- Non credere che.. Mi sia passata.
Sono arrabbiato con te.
Mi hai lasciato da solo, senza una spiegazione.. Mi sono sentito abbandonato, mi sono ritrovato a come quando Ji-hoon mi lasciava solo.
Non è stato facile Jungkook.. Avevi promesso di non essere come lui. -
- Mi dispiace.. Hai ragione. Non avrei dovuto andarmene cosi.
Ma posso spiegare.
Per ora torniamo a casa, ci calmiamo entrambi e nè parliamo.
Immagino tu sia spaventato.. -
- Ho avuto paura.. -
Mormora, nascondendo il volto contro l'incavo del suo collo, respirando il suo profumo.
Jungkook annuì piano, sciogliendo poi l'abbraccio e prendendolo per mano. Jimin intrecció le dita alle sue, seguendolo fuori da quel club.
Raggiunsero casa del minore, entrando e richiudendo la porta alle proprie spalle.
- Immagino che Ji-hoon, abbia davvero diffuso quel video a tutti.
Non potró più.. Uscire senza che qualcuno ci provi con me.. -
- Provarci è una cosa.. Prentendere è un altra.
Quello non era provarci con te.
Quel tizio pretendeva che tu lo lasciassi divertirsi.
Non hai idea della rabbia che ho provato quando entrando ho visto lui che ti toccava.. Non só con quale forza io sia riuscito a rimanermene calmo. -
Jimin annuì, andando verso la cucina, dove Jungkook lo seguì. Portandosi seduto sulla sedia e spostando lo sguardo nel suo.
- Mi dispiace per oggi. Avrei dovuto rimanere qui con te.
Hai ragione sul dire che avevo detto di non essere come Ji-hoon. Ma avevo davvero bisogno di rimanere da solo in quel momento.
Ci sono cose che non sai e che non ti ho detto.
Cose che ancora oggi fanno male, e purtroppo ho sempre reagito cosi.
Dimentico peró che anche tu nè hai passate tante e vedermi andar via cosi, senza spiegazione ti abbia portato a bere e a stare di nuovo male e ti chiedo scusa. -
- Queste cose che.. che ti fanno male, puoi parlarne o.. -
- Immagino tu abbia sentito quando Ji-hoon ha menzionato la ragazza con cui mi frequentavo mesi prima, di conoscere te. -
Jimin si sedette sulla sedia, tenendo lo sguardo nel suo e annuendo piano.
- Beh ecco.. Quando ti ho visto la prima volta a quella festa, con Ji-Hoon era la prima uscita che ho fatto dopo la sua scomparsa.. -
- Scomparsa? -
- Già.. Lei era.. Un pó come te.
Voglio dire, dolce e buona.. Ma Ji-hoon e i suoi amici hanno iniziato a starle addosso.
Per il fatto che uscisse con me.
Hanno fatto dei video.
L'hanno umiliata come hanno fatto con te.. Non allo stesso modo cosi grave come hanno fatto a te, ma anche solo con le parole puoi ferire qualcuno.
Quando prima me la sono presa con te, pensando ti andasse bene il modo in cui ti aveva chiamato Ji-hoon ho reagito cosi perchè anche lei, sembrava non importare cosa Ji-hoon e i suoi amici dicessero in giro di lei.
Ero cosi contento che lei non si abattesse per queste cose, era lei che mi calmava quando succedeva qualcosa di questo tipo.
Mi tranquillizzava.. Poi qualche mesi fá, ha scelto di porre fine alla sua vita.
Ha lasciato un biglietto in cui diceva che non poteva più sopportare tutte queste cattiverie.
Il solo fatto che Ji-hoon oggi l'abbia nominata, mi ha ferito.
Jimin, tu sei la cosa più bella che mi sia potuta succedere in questi giorni.
Ero abbattuto, perso.
Non ero più me stesso da quando è morta.
Poi, ti ho visto li.. a quella cena e sembravi cosi deluso e sembrava volessi scappare.
Non sapevo come un ragazzo cosi potesse trovarsi a quella cena, con tutta quelle gente altezzosa e senza un anima.
Non voglio che distruggano anche te.. Per questo ho reagito cosi.
Per questo me la sono presa con te.
Non voglio che ti capiti qualcosa di male.
Voglio saperti al sicuro.
Ho sbagliato e mi dispiace.. Ma non sono cosi bravo
In amore.
Non lo sono mai stato.. -
Mormora, mentre Jimin si alzó per raggiungerlo, andando a sedersi sulle sue gambe.
- Hai sofferto cosi tanto.. Voglio solo che tu sappia che.. Mi dispiace per quella ragazza, mi dispiace per quello che Ji-hoon ha fatto.
Ma.. Non mi perderai Jungkook.
E... Qualsiasi cosa ti faccia star male, non aver paura di parlarmene.
Scusami sè ti ho fatto preoccupare.. E grazie, per essere accorso in mio aiuto.
Nessuno lo aveva mai fatto per me. -
Mormora vicinissimo alle sue labbra, cosi vicine che poteva sentire il respiro del minore solleticargli la pelle del viso.
- Io... Voglio stare con te.
Voglio viverti e lasciare andare il passato.
Voglio liberarmi di Ji-hoon.. Voglio essere quella persona che ti fà battere il cuore.. -
Jungkook sorrise, accarezzando la sua guancia dolcemente.
- Jimin-ah.. Sin dal primo momento che ti ho visto il mio cuore non ha mai smesso di battere.
Sè non fossi cosi testardo, sarei tornato da te.. avrei lasciato i cattivi pensieri fuori dalla mia mente e ti avrei stretto a me per il resto della giornata e stavo per farlo.
Stavo tornando da te.
Poi ho letto quel messaggio e.. Non potevo non correre li.
Nessuno puó toccarti.. Non senza il
Tuo consenso.. -
- Allora.. Chi puó toccarmi?.. mmh? -
- Non lo só.. Dimmelo tu.. -
Jimin sorrise, scrollando appena le spalle e sfiorando le sue labbra.
- Jungkook-ah.. -
Mormora portando le labbra al suo orecchio, sussurrandogli.
- Che aspetti a toccarmi? -
A quel punto Jungkook voltó la testa, reclamando cosi le sue labbra.
Jimin socchiuse gli occhi, avvolgendo le braccia al suo collo e affondando le dita tra i suoi capelli, tirandoli leggermente.
Quel bacio che da prima inizió lento, divenne più passionale, più voglioso per entrambi.
Sospirando piano di piacere.
- Jimin-ah.. Sei dannatamente eccitante.. -
Mormora, facendo scivolare la mano tra i loro corpi, slacciando i suoi jeans e affondandoci la mano al suo interno, iniziando a stuzzicarlo con la mano.
- J-Jungkook.. -
- Si?.. -
Jimin appoggió la fronte alla sua, godendosi quel movimento della mano sul proprio membro.
Sentendolo mentre stuzzicava più volte la punta.
- Mmh.. -
Jungkook passó la punta della lingua sul suo collo, facendola risalere verso l'orecchio che prende poi tra i denti tirandolo leggermente.
Facendolo cosi rabbrividire.

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