68•

237 22 14
                                    

Han vide Jimin uscire da quella stanza, era evidente che fosse turbato, ricontrare Ji-hoon e dirgli esattamente quello che sentiva non era di certo una passeggiata all'aria aperta, dopo tutto Jimin come lui aveva sofferto per colpa del maggiore.
I loro occhi si incrociarono in quel corridoio, gli assicuró che lo avrebbe aspettato in auto con Yoon e Han gli credette, Han era finalmente pronto a credere e a fidarsi di qualcuno dopo cosi tanto tempo.
Dopo la nottata passata a casa dell'amico di Jimin, aver trascorso del tempo con il suo migliore amico, si sentiva decisamente più libero.
Taehyung era un ragazzo gentile e premuroso, lo aveva accolto a casa sua, non aveva preteso niente in cambio.
Anche quando era scattato quel bacio, aveva lasciato che fosse lui a guidare, lui a prendersi tutto il tempo per riabituarsi a baciare qualcuno.
Quando si era staccato da lui, si era sentito felice.
Il cuore che per anni aveva smesso di dargli emozioni quella notte aveva decisamente deciso di battere furiosamente.
Non erano andati oltre, Taehyung aveva semplicemente chiesto sè poteva condividere il letto con lui e Han senza esitazione glielo aveva concesso.
Erano rimasti cosi, stretti l'un l'altro, senza aggiungere altro, Han era pronto a darsi una possibilità e sè Taehyung avesse voluto far parte di quella possibilitá, perchè negarsi quella piccola gioia che la vita gli aveva offerto?
Jimin a quel punto svoltó l'angolo e Han sentì Ji-hoon che nella stanza continuava a richiamarlo.
Era arrivato il suo momento.
Il momento di dire tutto, di affrontare la sua più grande paura.
La sua più grande umiliazione che aveva subito anni prima.
Guardó l'agente vicino alla porta che con un sorriso d'incoraggiamento aprì la porta.
Il maggiore sentendo la porta aprirsi si voltó, probabilmente sperava fosse Jimin, peccato per lui non lo avrebbe più rivisto.
- Jimin! -
Han si avvicinó al tavolo, guardando il maggiore. Senza alcuna paura.
- Han? Che diavolo.. Che cosa sei venuto a fare qui?! -
- Perchè non ti siedi e resto zitto per qualche minuto? La tua voce mi irrita! -
- Dov è Jimin? -
Han si lasció cadere sulla sedia, portando le mani al tavolo e incrociande tra di loro.
- Sè il tuo desiderio è rivedere Jimin rientrare da quella porta, mi dispiace ma non accadrá.. Hai avuto la tua occasione e l'hai sprecata.. Non posso che dire quanto questa cosa dopo tutto mi faccia piacere, è quello che ti meriti Ji-hoon.
Ma sai qual è la cosa che più mi fá schifo?
Che nemmeno ti rendi conto del male che hai causato.. A me e a lui! Probabilmente la cosa peggiore l'hai causata a Jimin... Non trovi? -
- Io lo amo.. -
Han emise una risata, sollevando lo sguardo al soffitto.
- Sai? Quando qualcuno che ami viene abusato da degli sconosciuti, ad una festa. Mentre il proprio marito sè nè resta nell'angolo a guardare, filmare il tutto e chissá magari godere della cosa.. Quello non è amare qualcuno Ji-hoon.. quello si chiama egoismo.
Ti sei divertito no?
Mentre lo toccavano? Mentre sè lo facevano?
Immagino di si.. Visto che ti sei tenuto il video.
Quante volte te lo sei guardato?
E la cosa peggiore è che Jimin aveva rimosso ogni cosa e che tu.. Glielo hai tenuto nascosto.
Continuando probabilmente a mentirgli sù quella sera. Fai proprio schifo.. lo sai? -
- Sei qui per parlare di lui o di quello che ho fatto a te? -
Han lo guardó attentamente scrollando le spalle.
- Visto che dici cazzate, è logico fartelo notare.. Dici di amarlo e poi guarda il tuo egoismo dove ti ha portato.. Vuoi parlare di noi?
Perfetto.. Parliamo... Dimmi un pó, ti sei mai pentito di quello che mi hai fatto? -
- Perchè dovrei? Ti volevo e ti ho fatto mio.
Che tu fossi d'accordo o meno poco mi importava in quel momento.
Non accetto un no come risposta. Erano mesi che ci provavo... Detesto essere rifiutato. Dopo tutto, non siamo fratelli di sangue, quando sei arrivato a casa nostra, quando papá ti ha riconosciuto e mamma ha accettato di tenerti con noi, ero felice.
Fin dal primo momento che ti ho visto ho provato attrazione nei tuoi confronti.
Per non parlare di quando mi venivo dietro perchè mi stimavi...
Mano a mano che passavano i mesi provavo sempre più attrazione verso di te,
Avevo delle fantasie Han.. sù di te, sù di noi.
Quando ti ho detto quello che sentivo. Quello che avrei voluto farti... -
- Ti aspettavi una risposta positiva, che cedessi al tuo fascino.
Ma non è stato cosi e sai perchè? Perchè ti vedevo come un fratello maggiore, un esempio da seguire.
Ti stimavo è vero.. e l'idea di.. Di cedere alle tue fantasie non facevano per me.
Non era cosi che io ti vedevo.. -
Ji-hoon strinse le mani a pugno, mentre Han continuava a parlare ma a lui poco importava sè il maggiore in quel momento fosse arrabbiato con lui.
Era lui che era stato preso con la forza, non viceversa.
- Non accettavo quel no.. -
- Tu non accetti mai, il no.. Perchè sei egoista.. Pensi a te stesso e basta.
Non sono un oggetto.. Sono umano e ho.. Avevo dei sentimenti che tu, hai deciso di calpestare senza vergogna... -
- Sei corso da papà poi.. insieme a Jungkook. Immagino tu abbia detto tutto a lui! -
Han continuó a guardarlo negli occhi.
- Non ero cosi ubriaco da non ricordare cosa ho subito quella notte.
Ricordavo ogni cosa.. Il dolore, la paura.
Il tuo fottuto peso sopra di me.
Mi sono vergognato di me stesso.. -
- Certo, perchè sei venuto.. Sei venuto per mano mia. -
Han si alzó da quella sedia avvicinandosi al maggiore e prendendolo per il colletto.
- Fottuto, bastardo.. ! -
- Per quanto lo neghi, è piaciuto anche a te.
Ma non volevi ammetterlo a te stesso e dunque sei corso da Jungkook che da buon fratello ti ha detto di dire tutto a papà, peccato per te che papá non ti abbia creduto e che tu sia finito in quella struttura.
Tu hai perso la tua libertà e io ho perso l'occasione di poterti toccare ancora... Quella notte è stata La migliore scopata di sempre.
Poi è arrivato Jimin.. Era l'alunno più attraente di tutto il corso e mi ha fatto dimenticare l'attrazione che provavo per te. -
Han strinse più forte il tessuto della maglia del maggiore, poteva sentire il suo fiato solleticargli il viso, era troppo vicino e probabilmente anche l'agente lo aveva intuito perchè in quel momento entró nella stanza.
- Probabilmente hai ragione, sù una cosa hai decisamente ragione, avevo sperato che l'uomo che diceva di essere un padre anche per me,  mi avrebbe creduto, ho perso la libertá ma dopo tutto è stato forse un aiuto per me, mi sono liberato dello schifo che è la tua famiglia. Da nostro padre a tua madre che non mi ha mai accettato, dopo tutto quale donna accetterebbe il frutto di una relazione clandestina?
Ma sai una cosa?
Ora sono libero, quello a cui è stata strappata la libertà sei tu, Ji-hoon.. io adesso me nè torneró a casa, dai miei nuovi amici .. ma tu?
Tu vedrai queste quattro muro per molto, moltissimo tempo... -
Han lasció la presa sulla sua maglia, allontanandosi leggermente da lui.
Voleva stargli lontano.. Solo il stargli vicino gli causava un attacco d'ansia.
E non voleva cedere a quella paura..
dalla porta entró l'uomo che lo aveva accolto, che lo aveva riconosciuto come figlio, ma non protetto.
Lo aveva abbandonato, distrutto.
Umiliato, tutti in paese pensavano che Han, fosse finito in quella struttura perchè figlio di una donna, alcolizzata e drogata.
Non perchè il figlio maggiore si era preso una libertá che non aveva e aveva abusato di lui.. Quella notte.
- Han.. Perchè non te ne vai, adesso? -
- Perchè dovrei? Perchè cosi tu e tuo figlio potete trovare un piano per uscire da questa situazione?
Non ci riuscirete sta volta..
Perchè invece di rovinarlo ancora, non lasci che paghi per gli errori che commette?
Magari da questa cosa imparerà qualcosa e anche tu.. Visto come l'hai cresciuto! -
- Mi stai dicendo come fare il padre? -
Han emise una risata, scrollando le spalle.
- Magari impari qualcosa anche tu.
Non credo che tu sappia esattamente come fare il padre.
Mi hai rinchiuso in quella struttura, dopo quello che avevo passato.
Avresti dovuto aiutarmi, non abbandonarmi cosi. Dopo tutto Ji-hoon ha imparato il suo modo di vivere da qualcuno. -
- Puó essere cosi si, sono un esempio per mio figlio. -
- Bell'esempio.. davvero.
Và in giro a struprare la gente.. Bravo davvero.
E voi lo proteggete pure. -
- Sai Han, nella vita bisogna saper fare delle scelte.
Aiutare un figlio che speri prenda il tuo posto nell'azienda.. O .. rovinarlo del tutto facendolo rinchiudere?
Non potevo permettere che Ji-hoon finisse dietro le sbarre e tanto meno che tu potessi dirlo a qualcuno.
Per questo ho scelto lui e rinchiuso te.
Avresti rovinato tutto.
Ho fatto una scelta sbagliata, quella di sbattermi di tua madre.. Era una donna senza valori, aveva bisogno di soldi per la droga e io avevo bisogno di spassarmela.
Ero troppo stressato dal lavoro e quello è stato soltanto un passatempo.
Non pensavo che quella notte avrebbe portato a te.
Non sapevo fosse rimasta incinta.
Non volevo altri figli.
Mi bastava Ji-hoon... Poi ti sei presentato a casa, ho fatto di tutto per tenerti lontano da me, dalla mia famiglia.. ho fatto delle ricerche e ho scoperto che poco dopo la tua nascita tua madre morì.
Sei finito per anni in un arfanotrofio, ho fatto delle donazioni a quell'orfanotrofio.. Speravo ti tenessero li.
Ma qualcuno all'interno ti ha detto chi era tuo padre e sfortunatamente sei venuto a cercarmi.
Hai idea del danno?
Mia moglie furiosa, l'azienda che stà cadendo a picco.
E sei arrivato tu.. Dicendo chi eri.. Dicendo cos ero io per te, a quel punto non potevo negare.. Ti ho riconosciuto.
Speravo te nè saresti rimasto buono, avevi giá rovinato tutto con la tua presenza... Poi quella mattina sei venuto nel mio ufficio, a pezzi a raccontarmi quello che Ji-hoon ti aveva fatto.
Eri pieno di lividi.
Il labbro rotto e gli occhi pieni di lacrime.. Era evidente che stavi dicendo la veritá.. A quel punto ho fatto la mia scelta, ho scelto Ji-hoon.
Sceglieró sempre Ji-hoon a te Han.
Ti ho fatto rinchiudere.
Speravo di aver chiuso quel capitolo della mia vita, ma ti ritrovo a testimoniare per quel ragazzo! -
Han che aveva iniziato a tremare guardó l'uomo, con disprezzo.
- Quel ragazzo! Quel ragazzo era sposato con tuo figlio.
È stato maltrattato, abusato e adesso la colpa sarebbe la sua di tutto questo?
Quel ragazzo meritava la veritá!
Tuo figlio merita la galera, e anche tu e tua moglie dovreste essere rinchiusi.
Dovete pagare per quello che avete fatto e che state continuando a fare!
Ma tranquillo, non voglio far parte di questo schifo. -
Han a quel punto raggiunse la porta, colpendo l'uomo con la propria spalla e uscendo da quella stanza.
Senza dire alcuna parola uscì dal distretto, notó da subito Jimin nell'angolo accanto all'auto di Yoon stretto tra le braccia di Jungkook.
Tremante, per fortuna il moro era arrivato e lo stava rassicurando.
Per quanto anche lui in quel momento avrebbe voluto del conforto non sapeva esattamente come prenderla. Stava bene? Era sollevato? Triste?
Deluso?
Era un misto di emozioni, non sapeva esattamente cosa provare.
Si addossó alla parete, chiudendo gli occhi e prendendo lungo respiro, stringendosi le braccia al corpo.
In quel momento aveva bisogno di cinque minuti per sè stesso.
Voleva non pensare a niente.
Aveva scelto di chiudere quel capitolo e sperava che si chiudesse. Che pagassero per quello che avevano fatto a lui e a Jimin.
Che tremante tra le braccia di Jungkook sembrava fosse crollato.
Ma crollare a volte faceva bene, buttar fuori tutto quello schifo faceva decisamente bene, il bello era che avere qualcuno che ti stringeva e ti rassicurava era ancora meglio.
Yoon lo guardó e Han gli fece cenno con la testa che stava bene,  che non doveva preoccuparsi.
- Han? -
Han voltó la testa, vedendo Taehyung che si portava al suo fianco, lo sguardo preoccupato.
- Stai bene? -
Han accennó un sorriso al maggiore, cercando di mostrarsi il più rilassato possibile.
Non voleva crollare.
Non ora che finalmente si era liberato di quello schifo.
- Stó bene.. E tu.. sei venuto.. -
- Non potevo mancare.. Ho pensato che una volta finito l'incontro avresti avuto bisogno di un pó di conforto.. -
- Pensi che mi serva conforto? -
Taehyung arrossì leggermente passandosi la mano tra i capelli, Han lo trovava davvero molto attraente.
- Immagino di si, voglio dire.. chi in situazioni come queste preferisce restarsene per conto proprio? -
- Vero.. Allora... Me lo dai quell'abbraccio? -

behind your back Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora