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Jimin che passato il momento d'imbarazzo di fronte alle occhiate di Taehyung dopo la chiamata di Jungkook, bevette un sorso della propria bibita. Rigorosamente analcolica.
In effetti si era ripromesso di non bere più cosi tanto come aveva fatto tempo addietro, proprio per evitare di ricadere negli stessi errori e di essere sempre e comunque vigile per quanto riguardava i posti affollati.
Soprattutto non voleva incontrare Ji-hoon e tutta la sua cerchia.
Taehyung buttó giù l'ennesimo bicchiere e per lui era giá troppo tardi era brillo.
E quanto TaeTae era brillo, non smetteva di canticchiare e di ridere da solo.
Ma Jimin non aveva nessuna intenzione di passare l'intera serata nei locali.
Voleva stare a casa e starsene al sicuro.
Non voleva che Jungkook finisse per preoccuparsi troppo.
Cosi sollevó la mano per attirare l'attenzione del cameriere.
- Si? Desidera altro? -
- No, vorrei solo il conto.. Grazie.. -
Il cameriere sorrise e annuì, sparendo tra la folla.
Jimin guardo Taehyung e si alzó, prendendolo per il braccio.
- Andiamo TaeTae.. Torniamo a casa.
Hai le chiavi della macchina? -
- L-Le chivi.. Oh.. No só.. -
Jimin sospiró piano frugando nelle taste del cappotto dell'amico trovandole.
- Guido io.. -
Disse piano cercando di rimanere dritto e afferrando le chiavi.. A quel punto Jimin avvolse le braccia attorno al suo bacino scuotendo piano la testa e riprendendo le chiavi.
- Non penso proprio, ci tengo ad arrivare a casa tutto intero.. -
- Oh.. Chimmy andiamo.. Non sono poi.. cosi.. Brillo.. -
Jimin scosse la testa tenendo ben strette le chiavi tra le dita e nel frattempo aiutava Tae a rimanere dritto.
Era evidente che quel ragazzo con cui aveva iniziato una relazione era diventato importante per l'amico, la sfortuna era che si era rivelato un coglione, e Taehyung era cosi abbattuto che si era lasciato andare fin troppo con l'alcool quella sera.
- Ecco qui il conto.. -
Disse il cameriere portandosi al suo fianco a quel punto Jimin prese il proprio portafoglio con la mano libera e tiró fuori la carta, pagando il conto.
- Grazie.. - a quel punto trascinó letteralmente Taehyung fuori dal locale, avviandosi verso la macchina, parcheggiata dietro il locale.
Il problema era che svoltato l'angolo aveva trovato Ji-hoon che scherzava e rideva con la sua cerchia di amici. Il problema era che l'auto era proprio li, a qualche passo da loro.
Tenne Taehyung vicino al muro, cercando di fargli capire che doveva starsene in silenzio.
Sperava solo che entrassero all'interno del locale e cosi potevano filarsela senza essere visti.
Taehyung rise senza un vero motivo, e in quel preciso momento si voltarono tutti nella loro direzione, ma Jimin fù più svelto e spinse Taehyung letteralmente nel vicolo.
Sperando con tutto il cuore che non li avessero visti.
Provó a prendere il proprio cellulare, ma non riuscì a trovarlo.
- Cazzo.. -
- Jimin-ah.. non è da te imprecare cosi.. -
- TaeTae, parla piano.. Per favore.
Hai il telefono? -
Taehyung con mani malferme cercó il proprio cellulare ma quello era totalmente morto.
Jimin sbirció oltre il muro, non vedendo più il gruppo.
Nè tanto meno Ji-hoon.
Tiró un sospiro di sollievo.
L'unica certezza era che non poteva tornare all'interno del locale per recuperare il telefonino e avvisare Jungkook.
Per la fretta di aiutare l'amico, l'aveva appoggiato sul tavolo e lo aveva lasciato li.
Prese Taehyung per la manica, spingendolo fuori dal vicolo, non si guardó attorno. Era concentrato ad accellerare il passo e raggiungere l'auto, fece scattare la sicuro e fece sedere Taehyung sul sedile del passegero.
- Pensavi non ti avessi visto? -
Jimin si bloccó dall'aprire la portiera e rimase fermo.
La voce di Ji-hoon era proprio alle sue spalle.
- Il tuo amico non sá reggere molto l'alcool.. Non è cosi?
È difficile non sentirlo .. Siete soli? Dov è la tua guardia del corpo? -
Jimin si voltó lentamente, ritrovandoselo di fronte, gli occhi puntati nei suoi.
- E dentro.. Mi ha chiesto di portare Taehyung in auto mentre lui pagava il conto.. Appena arriva te lo saluto sè vuoi.. -
- Non m'importa nulla di lui.. Possiamo parlare? -
- Perchè dovrei? -
Ji-hoon lo afferró per il polso, attirandolo a sè.
- Te lo stó chiedendo con le buone... Dovresti apprezzare.. -
- Lasciami.. Subito.. -
Disse tra i denti Jimin, ma Ji-hoon non allentó la presa sul polso.
- Jimin-ah.. Perchè non possiamo metterci una pietra sopra e tornare come ai vecchi tempi? -
Jimin lo guardó senza riuscire a proferire alcuna parola.
Scherzava vero?
- Di qualcosa, dannazione.. -
- Tu sei pazzo.. sei pazzo sè pensi che torneró da te.
Tornare come ai vecchi tempi?
Dove ero all'oscuro di tutto.. dove sono stato abusato, filmato e deriso per mesi.
Dove non mi consideravi mai, sè non quando dovevi sfogare la tua voglia di sesso.
Solo il pensiero di tornare da te mi fá salire la nausea Ji-hoon.
Vá al diavolo.. -
- Vuoi farmi incazzare? -
- Incazzati pure.. Non sono affari miei.
Sè speri che mi fermeró dal chiedere il divorzio ti sbagli. -
Ji-hoon sollevó la mano e Jimin spostó la testa di lato. In attesa di sentirlo colpire, ma non successe.
Taehyung era al loro fianco, la mano che bloccava quella di Ji-hoon.
- O ti levi.. O giuro sù dio che per quanto io sia ubriaco, non mi faró problemi a prenderti a pugni.
Qui, sù questo parcheggio...
Levati dalle palle.. Cazzo!! -
Ji-hoon si scrolló la mano di Taehyung, allontanandosi leggermente da Jimin.
- Pensi di farmi paura? È sempre e comunque mio marito.. -
- Stó perdendo la pazienza.. E quando sono ubriaco sono molto meno docile di quando sono sobrio.
Vogliamo provare? -
- Non oseresti! -
- Perchè, no?! Sono due anni che spero di darti una ripassata ma, per rispetto di Jimin non l'ho mai fatto.
Ma visto come stanno le cose, in questo momento non penso che mi fermerá dal farlo.
Ti stó dando la possibilità di girare i tacchi e andartene sulle tue gambe.. Vuoi sprecarla?
Già il fatto che stavi per colpire Jimin, mi stà facendo ribollire il sangue.
Vedi di non tirare troppo la corda. -
Ji-hoon guardó Jimin, che tenne lo sguardo nel suo. Senza paura.
Era facile avere coraggio quando avevi un amico che farebbe di tutto per aiutarti.
- Hai quella forza solo perchè c'è lui che mi stà minacciando.. -
Jimin scrolló le spalle, guardandolo di nuovo.
- A differenza tua, io sono circondato da persone che a me ci tengono.. al contrario di te.
Al tuo fianco hai solo gente che ti stà attorno solo perchè sei ricco e hai una famiglia che ad ogni occasione nasconde i tuoi guai.. Ma prima o poi la pagherai per quello che hai fatto.. A me e a Han.. -
- Che c'entra Han? Come lo conosci? -
- Ha inportanza? -
Ji-hoon fece un passo in avanti, ma Taehyung gli si paró di fronte, mettendosi tra lui e Jimin.
- Forse non mi sono spiegato bene, prima?
Te lo devo ripetere? -
- Spostati.. -
- Non farmi incazzare.. Non ti conviene.. -
Ji-hoon, guardó Jimin oltre le spalle di Taehyung.
- Non avrai nessun aiuto da lui.
È un pazzo con attacchi di panico.
Non ti servirà a niente parlare con lui.. -
- Infatti non ci vado a parlare io con lui.. -
Jimin lo vise trasalire.
- Ju-Jungkook? Han non.. incontra nessuno.. Non permetterà a Jungkook di parlarci. -
- Non nè sarei cosi sicuro. -
Detto questo Jimin prese la manica di Taehyung spingendolo all'indietro.
- Andiamo.. Voglio tornare a casa.. -
Taehyung non distolse nemmeno per un attimo lo sguardo da Ji-hoon.
I due salirono in auto e Jimin avvió il motore.
Uscì dal parcheggio entrando in strada.
- Stai bene? -
Chiese Taehyung a quel punto.
Jimin aveva le mani che tramavano, era riuscito ad allentare la tensione solo una volta salito in auto e uscito da quel parcheggio.
- Si.. O-Ora si.. -
Jimin si avvió verso casa di Taehyung, entrarono e l'anico sembrava più lucido di prima, probabilmente l'incazzatura e il fatto che non fosse abituato a ubriacarsi lo aveva fatto tornare in sè.
- Vuoi mangiare qualcosa? -
- No, Grazie.. mi si è chiuso lo stomaco.. Taehyung.. grazie per prima. -
- Immagino che Jungkook non sarebbe stato molto felice sè quel verme ti avesse messo le mani addosso mentre eri con me.
E poi, dicevo sul serio quando gli ho detto che sono due anni che vorrei picchiarlo.
Per come ti ha trattato.
Per anni. Per come ti ha fatto sentire..
E per come vuole distruggere questa tua nuova vita e il fatto che tu sia finalmente felice.
Che vada al diavolo. -
- È vero... non só nemmeno come possa pensare che io voglio tornare da lui.
È proprio un idiota sè pensa che lo faró.
TaeTae.. voglio Jungkook.
Vorrei fosse qui.. -
Taehyung annuì, avvicinandosi a lui e abbracciandolo.
- Vedrai che appena finisce quell'incontro verrá qui da te di corsa.
Perchè non ti fai un bagno caldo e poi dormi un pó?
Da quanto non ti fai una bella dormita? -
- Da molto.. da troppo tempo.. -
Taehyung rise piano, spingendolo affettuosamente per poi lasciarlo andare.
- Sù vai.. Puoi dormire in camera mia. Io per questa notte dormiró sul divano.
Non guardarmi cosi, un ospite non và mai messo a dormire sul divano..
Sù, sù vai.. -
Jimin sorrise annuendo piano, fece quello che l'amico gli aveva proposto, aveva passato un ora bella e buona nella vasca da bagno, rilassandosi per quell'acqua calda che allentava la tensione della giornata, e in effetti dopo quel bagno caldo e rilassante i suoi occhi avevano iniziato a chiudersi lentamente, cosi finì per coricarsi sul letto di Taehyung e si era letteralmente addormentato.
Finendo per dimenticare che aveva scordato il cellulare al locale, e dimenticando di chiedere a Taehyung di avvisare Jungkook della cosa.
Si coprì del tutto con la trapunta, sospirando piano nel sonno.
Non sapeva per quanto avesse dormito, ma quando aprì gli occhi sentì qualcuno che saliva di corsa le scale e spalancava la porta, Jimin sbattè le palpebre più volte, mettendo a fuoco la persona che era alla porta.
Il fiato corto, come sè avesse corso per andare li.
Era Jungkook.
Addossato alla porta, un livido sotto all'occhio destro e un taglio sul labbro.
- Ma cosa.. Ju-Jungkook.. cosa.. -
Jimin scalció via le coperte.
Scendendo dal letto e andando da lui, lo guardó portando le mani sul suo viso per controllare che stesse bene.
Che diavolo era successo?
- Jungkook.. -
Jungkook, tenne lo sguardo nel suo. Per poi spostare lo sguardo dal suo viso al suo corpo.
Controllandolo.
Quando si spostó dalla porta, Jimin tenne lo sguardo sù di lui, ritrovandosi a indietreggiare e finendo con la schiena contro la parete, le labbra del moro sulle proprie.
A quel punto si rilassó, rispondendo a quel bacio tanto dolce quanto pieno di desiderio.
Era inevitabile, il suo corpo rispose a quelle attenzioni.
- Ju-Jungkook-ah.. -
Jungkook lo sollevó da terra, facendogli allacciare le gambe al suo bacino, mugolando piano nella sua bocca
Jimin sospiró piano, affondando le dita tra i suoi capelli, tirandoli piano.
Morse appena il suo labbro inferiore, tirandolo leggermente e facendolo gemere ancora.
Jungkook lo guardó negli occhi, armeggiando con la zip dei propri Jeans, mentre Jimin si era letteralmente addormentato con nient'altro che i suoi boxer.
Non ci misero molto a finire sul pavimento.
Gemette piano nel sentirlo affondare in lui con una spinta lenta, ma decisa.
Portó indietro la testa, aggrappandosi letteralmete a lui.
Perdendosi in quel vortice di piacere, gemendo più volte il suo nome ad ogni affondo, Jungkook scese a baciare e mordere il suo collo, succhiando appena quel lembo di pelle, il giorno seguente avrebbe trovato un segno ben visibile ma poco gli importava.
Voleva sentirlo, voleva essere marchiato da lui.
Tiró i suoi capelli più forte quando colpì più volte il suo punto debole.
- Mmh.. -
Jungkook emise un gemito prolungato, contro il suo orecchio.
Jimin sorrise, leccandosi le labbra più volte.
Un altro affondo e venne copiosamente tra i loro corpi, gemendo più forte, affondando le unghie sulla sua schiena.
Jungkook cavalcó l'orgasmo, venendo in lui.
- C-Cazzo.. -
Jimin addossó la fronte sulla sua spalla, mugolando piano e cercando si riprendere fiato.
Jungkook. A quel punto lasció diverso baci contro la sua pelle, mordicchiandolo poi piano.
Fù a quel punto che Jungkook gli sussurró
- Stai bene.. ? -
Jimin lo guardó attentamente.
- Pe-Perchè non dovrei star bene? -
- Non ho avuto risposta ai messaggi e alle chiamate... Ji-Hoon ha.. ha risposto al tuo cellulare.
Ero cosi terrorizzato all'idea che ti avesse preso..
Sono stato da lui.. poco fá.. -
Jimin a quel punto, guardó quei lividi sul volto di Jungkook.
Ora era tutto più chiaro.. Jimin rabbrividì leggermente.
- Sono crollato... Ho dimenticato di dire a Taehyung di avvisarti che stavamo bene.
Ho.. mmh.. dimenticato il telefonino al locale.
Ji-hoon deve averlo trovato li.
Mi dispiace.. -
- Dio non immagini quanto sono stato sollevato di sapere che non eri li. -
Jungkook appoggió le labbra alle sue, baciandolo con più foga.
E Jimin rispose a quel bacio.
Voglioso, desideroso di rimanere cosi per il resto della serata.
- Ti amo.. -
- Ti amo.. -
Jimin sorrise, aggrappandosi letteralmente a lui.
- Mi sei mancato.. E mi dispiace sè ti ho fatto preoccupare.. -
Jungkook sorrise, tenendolo stretto e portandolo verso il letto.
- A me importa che tu stia bene e che Ji-hoon non ti abbia fatto nulla di male.
Quando sono corso qui.. e ti ho visto sul letto, la tensione si è decisamente allentata.. -
- Vi siete picchiati.. -
Disse passando la punta delle dita sul taglio al labbro e al livido sotto all'occhio.
- Non voglio che tu ti faccia male.. -
- Non devi preoccuparti per me.. stó bene.. Possiamo stare cosi per qualche minuto?
Ho bisogno di stringerti... -
Jimin annuì, stringendolo a sè e baciandolo tra i capelli.

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