Mentre aspetto che parta il treno apro la chat di gruppo.
"Buongiorno gente, tra pochissimo sarò a Duskwood. Verrà a prendermi una volante per andare direttamente alla stazione di polizia."
"Che bello! Sembrerà strano, ma saperti qui mi dà sicurezza e mi rincuora!"
Quanto è affettuosa Jessy. Anche per lei sono venuta a Duskwood, ho voglia di abbracciarla e stringerla e farle sentire che non è sola nel suo dolore.
"Anche per me è così"
"Concordo"
"Jessy ha dannatamente ragione 😎"
"Non vedo l'ora di conoscerti, finalmente!"Oh. Questo non me l'aspettavo. Tutti hanno condiviso lo stesso pensiero di Jessy. Sono diventata un punto di riferimento per questi ragazzi e non me ne sono neanche resa conto. Non posso negare che mi faccia piacere, ma è anche una bella responsabilità.
"Oh ragazzi ma se fate così mi fate piangere ancora prima di incontrarvi.
Il treno è appena partito. Dopo il colloquio con Alan ho chiesto di vedere Hannah.
Al momento è in ospedale per i controlli di routine,
ma mi ha assicurato che dopo che avremo parlato potrò incontrare anche lei.
Per venire da voi prenderò un'auto a noleggio e delle ruote di scorta per riparare almeno una delle vostre,
così potrete tornare a Duskwood.
Vi aggiorno".
Sono le 11:50 quando arrivo alla stazione di Duskwood. Scendo dal treno e mi guardo intorno.
Le stazioni delle piccole città sembrano tutte uguali. Il piccolo bar/edicola che vende anche biglietti dell'autobus e con pareti piene di biglietti gratta e vinci. Quando devi passare il tempo ad aspettare il treno, qualcosa da fare riesci a trovarlo comunque. Le obliteratrici, di cui una obbligatoriamente e perennemente guasta. Solitamente è quella che tento di utilizzare quando il mio treno sta per partire...su un binario diverso da quello su cui mi trovo. Quanti treni ho perso per una manciata di secondi! Ecco perché mi sono stupita dell'anticipo di prima, ma ovviamente non era merito mio :)
Attraverso la sala d'attesa ed esco dall'altra parte.
Finalmente vedo Duskwood.
Una tipica città di quelle che si vedono nelle commedie romantiche americane, con bambini che giocano, pasticcerie e ristoranti a gestione familiare tramandati di generazione in generazione. Riconosco il negozio di fiori che mi aveva mostrato Jessy, quello in cui Dan aveva lavorato per un giorno, e fu preso in giro da tutti. Povero Dan. Mi viene da sorridere immaginando la scena.
Sulla destra vedo la volante della polizia con due agenti in attesa. Mi avvicino, appena li saluto sono loro a chiedermi
"La signorina Joan?"
"Si, sono io."
"Prego, salga, il dott. Bloomgate la sta aspettando con ansia."
"Lo so." Mi scappa un sorriso.Dopo neanche 10 minuti arriviamo davanti al commissariato.
Scendo dall'auto e mi avvio verso l'entrata. Preferirei che i due agenti non camminassero ai miei lati. Comprendo che sia una loro abitudine ma così mi sento come se mi avessero arrestato e mi stessero portando in cella.
Entro nella stazione di polizia e i due agenti mi fanno strada fino ad una stanza in fondo ad un corridoio, con la porta socchiusa. Sento qualcuno all'interno che parla al telefono, riconosco quella voce: è Alan. Uno dei due agenti bussa e all' "Avanti!" di Alan apre la porta e mi cede il passo per entrare.
Alan chiude la telefonata immediatamente e subito si rivolge a me.
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Duskwood: On The Trails Of Nymos
Mystery / ThrillerHannah è libera, ma la miniera è in fiamme. Cosa è successo a Richy? E Jake? Sarà riuscito a fuggire dall'incendio e dai federali? Perché Hannah ha inviato quel numero a Thomas? Troppi interrogativi sono ancora senza risposta. Il lavoro di Joan e...