La Verità Pt. 1

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JAKE'S POV

Sono da un quarto d'ora davanti a questo PC e ancora non muovo un dito.
Volevo lavorare a Nymos, aggiustare quel bug che ha consentito all'FBI di trovarmi nella miniera...
...e invece niente, sono qui, a fissare lo schermo come un cretino.
Perché la mia testa non è qui, ma è al piano di sopra.

Il pensiero di essere in questa casa da solo con lei mi agita. È quanto di meglio potessi sperare, ma sono terrorizzato da quello che potrà succedere una volta che le avrò raccontato tutto.
E se dovesse considerarmi un pazzo?
E se non mi credesse e pensasse che voglio prenderla in giro?
Uff... Non ho mai avuto così paura di rovinare un rapporto come in questo momento.
E, voglio dire, fuggendo in una notte e facendo perdere le mie tracce ne ho rovinati di rapporti... Ma non erano importanti come lo è lei.

"Jake?"
Sento la sua voce accompagnare i suoi passi ovattati giù per le scale.

Sempre scalza. Adoro anche questo di lei.

"Vieni pure!"
Quando ieri mi ha trovato, dopo la doccia, con solo l'asciugamano addosso, l'ho vista diventare di tutti i colori. Credo che adesso abbia un po' di timore ad entrare nella mia stanza, per questo mi chiama sempre prima.

Entra in camera e mi sorride. Quel pigiama con le nuvolette... Potrebbe mai credermi se le dicessi che mi genera più emozioni di quelle ragazze che a volte nei bar mezze nude mi si avvicinavano facendo tante moine per farsi offrire qualcosa...o per altro?
Quelle non mi hanno mai ispirato, le ho sempre ignorate e lasciate a parlare con il mio tavolo, perché andavo via appena mi si accollavano.
Lei, invece, la rincorrerei per strada anche con questo pigiama addosso.
Ma se glielo dicessi non mi crederebbe. O mi prenderebbe per un maniaco.

Non ricordavo fosse così complicato essere innamorati.

O, più semplicemente, non sono mai stato davvero innamorato...prima di conoscere Joan.

Mi alzo e mi avvicino a lei. La vedo osservarmi.

"Che c'è? Perché mi guardi così?"
Sorrido e le accarezzo una guancia con il pollice.

"È la seconda volta che ti vedo con gli occhiali... Ti stanno bene..."

Tenendo una mano sulla sua guancia mi avvicino e le dò un bacio sulle labbra.

Rimango a guardarla per diversi istanti in silenzio. Poi la prendo per mano e la faccio avvicinare al letto, dove la invito a sedersi.
Vado alla scrivania, prendo la sedia, la porto di fronte a lei e mi siedo a mia volta, in modo da poterci guardare negli occhi.

"Jake...che succede?"

Ha un tono preoccupato, forse la mia espressione seria l'ha spaventata.

"Niente... Non ti preoccupare."
Le prendo le mani e sorrido impacciato.

"È giunto il momento che io ti dia una spiegazione."

Si schiarisce la gola, è nervosa, ha... paura.

"O-ok."
Abbassa lo sguardo.

Le prendo il mento e le alzo il viso fino a guardarci negli occhi.

"Joan...non aver paura. Io ci tengo a te, non farei mai nulla per farti del male e non ho mai voluto prenderti in giro."

Rimane a guardarmi fissa.

"Ok...da dove comincio..."
Continuo a tenere le sue mani tra le mie. Come se temessi che lasciandole potrebbe scappare via.

"Ho mandato io il tuo numero a Thomas."

"Cosa?"

"Non è stata Hannah. Sono stato io."

Duskwood: On The Trails Of NymosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora