Dalle Stelle Alle Stalle

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"Allora?"

Ci avviciniamo all'auto di Jake parcheggiata davanti casa di Hannah e Lilly.
Dopo che hanno raggiunto me, Dan e Thomas si sono comportati tutti in maniera tranquilla e a proprio agio, ma nessuno ha fatto cenno a quello che si sono detti nello studio.
Ora ci siamo salutati e ci apprestiamo a tornare verso la baita.

"Allora cosa?"
"Jake, mi prendi in giro? Com'è andata con Lilly e Hannah?"

Mentre arriviamo davanti all'auto lo vedo accennare un sorriso.
Poi invece di raggiungere lo sportello del guidatore si avvicina a me, mi prende per i fianchi e mi bacia.

E che bacio.

Come se si fosse appena liberato di un peso e voglia manifestare in questo modo la serenità conquistata.
Rimango immobile completamente sopraffatta dalla situazione... E mi va bene così.

Caspita quanto sto bene.

Non so quanto dura, ma quando si allontana un po' mi dispiace.

"Wow! Direi che è andata bene!"

Jake mi guarda e, nonostante l'iniziativa sia stata sua, arrossisce abbassando lo sguardo, nascondendo un ghigno.
Fa il giro intorno all'auto ed entra dal lato del guidatore.
Salgo anche io e ci avviamo.
Passa qualche minuto di completo silenzio, non so come interpretarlo. Un po' mi preoccupo... Che non sia andata così bene?

"Grazie."

Mi giro verso Jake mentre lui continua a guardare davanti a sé per non distrarsi dalla guida.

"Di nuovo? Per cosa?"
"Per avermi spinto a farlo. Perché sei qui con me."

Metto la mia mano sulla sua che ha poggiato sulla leva del cambio.

"Abbiamo parlato molto... Cioè, hanno parlato più loro a dire il vero. Naturalmente non avevano idea che il padre avesse un altro figlio, ed è stata una doccia gelata per entrambe. Hannah... Era molto in imbarazzo per aver frainteso il mio interesse per lei anni fa... Fortunatamente Lilly è riuscita a stemperare raccontando alcuni aneddoti. Ho raccontato anche io qualcosa di me, anche se sono sempre molto riservato, non amo pubblicizzarmi."
"...e questo si era capito. "

Sorridiamo entrambi.

"Hannah ha raccontato del rapimento dal suo punto di vista. Si è spaventata molto inizialmente, per via della maschera... Era arrivata a un punto in cui credeva davvero che l'uomo senza volto esistesse e quando lo ha visto le si è materializzata una paura a cui nemmeno il suo psichiatra credeva... È stato davvero difficile per lei... "
"Lo immagino... Non ho mai studiato psicologia ma è facile comprendere che quando sei immerso in una situazione molto complicata si può perdere la lucidità e si può avere una errata percezione della realtà. Voglio dire, succede continuamente anche per piccole cose, avere una visione di una situazione in cui si è immersi totalmente diversa da quella che può avere una persona esterna... Semplicemente perchè non si è obiettivi e la mente umana si lascia condizionare tantissimo senza che ce ne rendiamo conto."
"Ha cambiato psichiatra e sta facendo un percorso in parte anche insieme a Thomas. Credo che farà bene ad entrambi."
"Sì, lo credo anche io."
"Ad ogni modo, anche se non sapeva che il suo rapitore fosse Richy, si è resa conto presto che non aveva intenzione di farle del male. E aveva capito da subito che aveva a che fare con la morte di Jennifer perché l'ha portata a casa del padre della ragazza, casa disabitata."
"Quella di cui abbiamo visto insieme le foto." 
"Esattamente." 
"Quando, poi, alla fine lui si è tolto la maschera e si è mostrato lei è scoppiata in lacrime...e poi lo ha abbracciato. Ha capito definitivamente che era il momento che venisse fuori quello che avevano fatto dieci anni fa."
"Tutto è bene quel che finisce bene... Tranne che per Amy. Temo che sarà un rimorso difficile da gestire per loro." 
"Già." 

Duskwood: On The Trails Of NymosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora