Il punto di svolta

282 22 36
                                    

Prendo Nymos in braccio e scendo di corsa al piano di sotto, nella "stanza di Jake". Prendo il suo zaino, lo apro e tiro fuori il suo computer, inizio a collegare i cavi, mi sembra di impiegarci un'eternità. Fortunatamente li ho scollegati io, quindi ricordo più o meno come erano posizionati.
Il cuore mi batte all'impazzata. Le mani tremano. Devo controllarmi o ci impiegherò ancora più tempo a sistemare tutti questi fili.

Dopo diversi, interminabili, minuti, riesco ad accenderlo. Naturalmente mi chiede di nuovo la password, che non potrò mai ricordare, ho già sperimentato il genere di password che sceglie Jake. Fortunatamente Nymos è rimasta nei paraggi e non devo andare a cercarla per l'intera casa. È sempre lì, sul borsone del suo padrone. Credo che avrà un piccolo problema di peli sui suoi abiti quando ne tornerà in possesso. Sorrido, perché in questo momento ci sta tutto il pensiero che Jake potrà presto essere qui. Se ho ragione.

Recupero il gatto e la password sul suo collarino, la inserisco ed eccomi davanti al desktop. Rivedo l'icona del file che ho già letto, quello con il mio nome.

Mille icone incomprensibili. Anche il mio desktop è strapieno, ma di cose inutili, cose che potrebbero stare in altre cartelle o che si potrebbero anche cancellare. Invece Jake ha tantissime icone, ma un ordine maniacale tra i file. Credo che quando si utilizza il computer a quei livelli sia un obbligo mantenere un ordine, altrimenti si rischierebbe di non trovare nulla.

Finalmente trovo ciò che sto cercando.

Il file .exe di Nymos.

Ci sarà un'altra password? Spero di no, altrimenti ci metterei altri tre giorni per riuscire a capire dove trovarla. Mi faccio coraggio e clicco sull'icona.
Maledizione, il collegamento internet. Ma se controllano il mio cellulare l'hotspot potrebbe non essere sicuro. Come fare? Pensa Joan, pensa...
Aspetta aspetta aspetta....
Vado di nuovo verso lo zaino, ricordo che quando ho raccolto le cose di Jake c'era anche una chiavetta USB...speriamo che sia un modem mobile....spulcio nelle varie tasche (ovviamente non sia mai io ricordi dove ho messo una cosa...) eccola! Siiiiiii!!! È un modem!!! Jake non poteva correre il rischio di rimanere senza rete, doveva PER FORZA avere un'alternativa.

Inserisco la chiavetta e il computer si collega alla rete mobile. Non sarà Speedy Gonzales ma va bene così.
Riprovo ad aprire Nymos.

Lo schermo diventa nero per diversi secondi. Il mio cuore si ferma al pensiero di aver innescato qualche specie di antifurto che abbia automaticamente formattato tutto il sistema, facendo perdere a Jake il lavoro di una vita.

Ad un tratto vedo qualcosa di già noto: l'occhio di Nymos. Il software si sta avviando.
La mia vita è salva, Jake mi avrebbe ucciso. Si aprono diverse schermate nere, su cui appaiono delle stringhe in un linguaggio che non conosco.

Ma, d'altra parte, non sono certo un asso dell'informatica. Ho studiato alcuni software sia al liceo che all'università, ma essenzialmente erano programmi di matematica, a volte con linguaggio abbastanza stagionato, perché nelle scuole non aggiornano spesso i modelli di computer. Per il resto ho utilizzato per lo più software di grafica o specifici per il mio ambito lavorativo.

Alla fine lo schermo rimane fisso su una home page. Sono entrata in Nymos. Che, a dirla tutta, nemmeno so bene a cosa serva. Di certo è una specie di antivirus/antimalware/antispyware, perché Jake lo ha installato sul mio cellulare per evitare intrusioni esterne. Ma non so se sia la sua unica funzione o se quella sia la funzione principale, ma abbia anche altre funzioni che ignoro.

Allora, da questo software partono delle email automatiche di risposta. Cerco le impostazioni.
Poteva anche metterla la rotellina dell'ingranaggio come tutto il resto del mondo!
Lui no, doveva infilarlo in menù e sottomenu.

Duskwood: On The Trails Of NymosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora