The cat is under the table

319 22 135
                                    

Arrivo alla baita in poco più di un'ora. Scarico prima tutti i bagagli poggiandoli nel soggiorno e, per ultimo, prendo il trasportino.

Lascio Nymos libera di scorrazzare per la casa, è un ambiente grande e deve abituarsi.  Prendo le due ciotole dal borsone, ne riempio una con acqua e una con dei croccantini e le metto in un angolo in cucina, così se avrà fame o sete potrà servirsi.

Inizia subito a prendere confidenza con i divani, starà scegliendo il suo posto, quello più comodo. È davvero dolcissima, spero che si troverà bene.

Prendo il borsone e lo zaino di Jake e li porto al piano di sotto. Se dovesse presentarsi qualcuno alla porta, polizia o simili, sarà meglio per Jake e la sua roba avere una veloce via di fuga e il piano di sotto ha un'uscita sul retro della casa.

Oddio, ho considerato Jake come un abitante della baita. Gli ho trovato anche una via di fuga. Il cervello inizia a farmi brutti scherzi. Aver avuto in affidamento da Jake tutte le sue cose ed il suo gatto, essere in casa sua oggi, leggere la sua lettera per me, mi ha fatto sentire tremendamente vicina a lui e la mia mente ha perso un po' di razionalità.

È come se adesso aspettassi una sua comparsa di punto in bianco alla porta di casa.

Purtroppo non è così semplice, devo lavorare ancora per arrivare a questo. Ma ci riuscirò.

Ha detto che se non mi scrive è perché forse l'FBI ha trovato un modo per rintracciare le nostre conversazioni, quindi qualunque cosa potrebbe ricondurli alla sua posizione. Qualcosa del genere lo avevo immaginato, fortunatamente, per cui non gli avevo scritto nulla. Ha anche detto di prestare attenzione ai particolari perché ha tante cose da dirmi. Avrà studiato qualche metodo per comunicare che non sia rintracciabile. Devo concentrarmi, non posso perdere la possibilità di parlare con lui.

Faccio per salire di nuovo al piano di sopra ma mi blocco. Torno indietro, guardo il borsone di Jake. Mi sento un po' folle in questo momento. Mi avvicino, lo apro e in cima c'è la felpa che ho preso tra le mani nel suo alloggio, quella che ho stretto a me e ho respirato per sentire il suo profumo. Quel profumo, per inciso, lo sento ancora e mi sta inebriando interamente. Chiudo il borsone e porto la felpa con me al piano di sopra. Entro nella mia stanza e la poggio sullo schienale della sedia. Sembra stupido, ma mi sembra di avere un po' di Jake con me in questo modo.

Mi siedo sul divano ad osservare Nymos. Immediatamente mi salta in braccio e si accomoda come aveva già fatto nell'alloggio di Jake. Mi trova più comoda di tutti i divani presenti in casa? La logica dei gatti. Molti anni fa ne avevo uno che amava sedersi sulla punta del mio piede, ancora oggi non so cosa ci trovasse in quella posizione.

Essendo impossibilitata a muovermi decido di scrivere a Phil. È stata un'idea di Jessy portare anche Nymos all'Aurora nel trasportino, non è detto che a Phil vada bene.

Apro la chat di Phil.

"Ciao Phil, come stai?"

"Joan! Che piacere sentirti!

Io sto bene.

Jessy ti ha detto di stasera?"

"Si, certo.

Ti scrivo proprio per questo."

"No no no Joan, non esiste che non vieni."

"Be', in verità,

L'ho detto anche a tua sorella,

Per una strana sequenza di eventi

Mi ritrovo con un gattino in casa.

Duskwood: On The Trails Of NymosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora