Cuore e cervello

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Prendo il cellulare, trovo la notifica di un messaggio di Jessy

"Come procede?"

"Come sulle montagne russe, hai presente?"

"..."

"Come va all'Aurora?"

"Per il momento è abbastanza tranquillo

il casino ci sarà quando inizierà ad arrivare gente per la festa.

Sei ancora a Duskwood?"

"Si, ho appena salutato Alan."

"Se ti trattieni possiamo pranzare insieme?"

"Devo chiamare prima Lilly.

Ci sentiamo dopo, ok?

"Ok.

A dopo!"

Lilly mi aveva chiesto di tenerla aggiornata, ma non voglio parlarle via chat di Jake.
Apro la sua chat.

"Ciao Lilly."

"Joan! Ciao!"

"Sono a Duskwood.

Sei impegnata?

Avrei bisogno di parlarti."

"No, sono a casa.

Se mi dici dove sei ti raggiungo."

"Sono vicino alla Piazza del Mercato."

"D'accordo.

Dammi dieci minuti."

Chiudo la chat e poso il cellulare in borsa. Passo davanti alla fermata dell'autobus e noto diversi volantini di appartamenti e stanze che si danno in affitto. Pensavo, per il prossimo lunedì, di cercare una stanza al motel dove lavora Lilly, ma, visto che devo impiegare dieci minuti, mi metto a leggere i diversi annunci, alla ricerca di qualcosa di carino e non troppo costoso.

Il lavoro che mi hanno proposto David e Alan non so quanto richiederà una presenza fisica. Non so neanche cosa comporterà riprendere quell'indagine. Anni fa mi ci dedicai molto, recandomi personalmente presso i vari uffici e nella stessa azienda coinvolta per recuperare documenti, prove e materiale vario.

Di sicuro non potrò tornare a casa mia per il momento, sarebbe troppo lontano.

L'idea di riprendere in mano quel caso e avere la possibilità di portare il lavoro a termine mi ha sorpreso...e riempito di entusiasmo, anche se non lo dò a vedere, presa anche da altre preoccupazioni (leggasi: Jake).

Interrompere quell'indagine è stata tra le cose più difficili da fare nella mia vita e ho sempre avuto un rimorso. Forse perché ero all'inizio, ma davvero credevo di poter dare un po' di giustizia alle famiglie di quelle vittime, non avrei restituito loro i cari che avevano perso, ma avrei collaborato a far venire fuori la verità affinché i responsabili pagassero.

Ma il mio progetto fu distrutto quando il mio capo mi chiamò nel suo ufficio e mi disse che non avrei più potuto continuare quelle ricerche.

Mi sentii come se stessi abbandonando quelle persone che contavano su di me. Ebbi quasi l'impressione di uccidere per la seconda volta quegli operai.

Adesso, però, ho la possibilità di riprendere quel progetto...e a braccetto con la polizia, così davvero il mio lavoro potrà servire a qualcosa. Sono elettrizzata all'idea. Ho una seconda chance.

"Joan!"

Una voce femminile, dolce, mi chiama da lontano. La riconosco subito.

"Lilly! Ciao!"

Duskwood: On The Trails Of NymosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora