Pettegole E Paraventi.

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"Avete ancora un po' di tempo?"
"Io si, oggi sono completamente libero. E tu, Dan?"
"Anche io. A proposito!"

Batte il pugno sul tavolo. Sempre aggressivo deve essere. Mi scappa un sorriso.

"Ho trovato lavoro!"
"Wow Dan! Ma che bella notizia! Di che si tratta? "
Sono davvero felice per lui. Dopo quel brutto incidente, dove per poco non ci rimetteva la vita, e tutto il resto, merita delle belle notizie.
"Hai presente il centro in cui sto facendo riabilitazione? Appena mi rimetto in sesto per bene inzio a lavorare per loro!"
"Ma è fantastico! Hai ammaliato qualche vecchietta per convincerli?"

Dan alza gli occhi al cielo.

"Thomas quanto sei simpatico. No. Nessuna vecchietta. Forse un infermiere... Non so, mi sono ritrovato il suo numero in una tasca... Ma no! Mi hanno preso perché hanno capito che sono una persona responsabile e che si impegna."

Mentre dice queste cose è tutto impettito, serio e gesticola come a dare enfasi alle sue parole.
Io soffoco una risata. Ma qualcun altro non riesce. Thomas scoppia a ridere e... E... Jake??? Anche lui sghignazza di brutto!

Non ci credo.

"Ehi, voi due. Avreste da ridire?"

Ancora impettito guarda i due ragazzi ma dura poco, finisce in una fragorosa risata anche la sua espressione.

"Dan sono davvero felice per te. È giusto che le cose inizino a girare bene. Ne avete passate tante."
"Joan, perché ci hai chiesto se abbiamo ancora tempo? Dobbiamo fare qualcosa?"
"Be' sì, in effetti sì. Devo raggiungere Jessy al garage e poi pranziamo insieme. Vi va di unirvi a noi?"

Thomas fa uno sguardo accigliato.

"Oh, aspetta. No, Richy non è ancora rientrato a lavoro. Ci sarà solo Paul con Jessy."
Resta in silenzio per ancora qualche interminabile secondo.
"D'accordo, è tanto che non vedo Paul, lo saluto con piacere. Anche se non posso rimanere per pranzo, devo andare a prendere mio fratello a scuola."

Gli metto una mano spalla e gli sorrido. Sta migliorando. Si sforza di essere meno impulsivo.

"Scusami!"
Cerco di richiamare l'attenzione della cameriera che ci ha servito.
"Eccomi, avete bisogno di qualcos'altro?"
"Si, per favore, il conto."

Arriva il conto e i tre pavoni iniziano a far a gara per chi deve pagare.
Nella confusione prendo lo scontrino, arrivo alla cassa e saldo io per tutti, attirandomi le lamentele dei maschi alfa.

Salutiamo la cameriera gentile e ci incamminiamo verso il Rogers Garage. Vedo Jake guardarsi intorno. Immagino che anche lui stia osservando questa città ricordando le chat.

La visita guidata virtuale che mi fece fare Jessy e che probabilmente ha visto anche lui o quando guardammo la cartina scaricata dal sito per capire dove potesse nascondersi l'uomo senza volto durante la Festa del Pine Glade.

Mio Dio mi sembra che sia passata un'eternità mentre sono trascorse meno di due settimane.
Sono stati giorni talmente intensi, di cose da fare, di fatica, di preoccupazioni, di paure e di emozioni, che sembrano mesi.
E ancora sento come il timore di svegliarmi, all'improvviso, e scoprire che in realtà siamo ancora alla ricerca di Hannah e di Richy e la storia con Jake sia solo un sogno.

"A che pensi?"
Mentre camminiamo Jake mi ha preso per mano ma non me ne sono neanche accorta, presa dalle mie riflessioni.
Lo guardo, gli sorrido e gli stringo la mano a mia volta, accelerando il passo per raggiungere gli altri due che vedo intenti a chiacchierare.

"Niente di che, ogni tanto mi capita di fermarmi a riflettere per capire se è tutto vero o sto solo sognando."

Approfittando che Dan e Thomas sono più avanti, furtivamente si avvicina e mi stampa un bacio sulle labbra.

Duskwood: On The Trails Of NymosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora