due

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Il giorno dopo, veniamo chiamati tutti sulle gradinate da Maria, voleva elencarci le regole che permetteranno la nostra permanenza nella scuola.
Ci spiega perfettamente ogni scheda mostrata sul monitor davanti a noi, finito di spiegarci tutto il regolamento, la salutiamo.
Tra quindici minuti, avrei l'incontro con la Prof Peparini, per conoscerci.
Appena Maria ci ha salutati, sono corsa in camera rossa a prepararmi, per poi andare a mangiare una barretta non avendo fatto colazione.
Raggiungo gli studio, e cerco la sala dove trovo Veronica.
<Salve maestra> le dissi con timidezza sorridendo
<Ciao Giulietta, chiamami Veronica perfavore> disse avvicinandosi al plexiglas, annuisco facendo lo stesso.
<Allora, come stai?, com'è stata la prima notte in casetta?> disse sedendosi per terra
<Tutto bene, devo ancora realizzare il contesto dove sono> la imito mentre le rispondo
<Benissimo, volevo dirti che la tua esibizione in puntata è stata qualcosa di fantastico, sei veramente brava a raccontare le emozioni, so che non avremo problemi su questo, cosa ne pensi di quello che ti ha detto la maestra?> disse mantenendo il sorriso e uno sguardo tenero
<Ti ringrazio veramente tanto, diciamo che le parole della maestra me le aspettavo, so di non rispettare i suoi canoni di ballerina con questo fisico> dissi mentre abbasso lo sguardo giocando con le mie dita
<Allora come prima cosa, devi sapere che il tuo fisico non ha niente che non va, hai tutto al punto giusto, è lei che ha una visione della danza antica> cerca di rincuorarmi, vedendo probabilmente la mia fragilità su questo argomento.
<Dai, raccontami qualcosa su di te> disse cambiando argomento
Questa è la tipica domanda che fanno tutti a cui non so mai cosa si debba rispondere.
<Allora, vivo vicino Milano, con papà e mio fratello più grande, faccio il liceo classico, e ballo da sempre, il mio stile principale è il modern ma da tre anni a questa parte studio anche hiphop>
<Brava, si vede che sei una che studia molto e si impegna, mi hai fatto da subito una bellissima impressione, si vede che sei molto timida e non ti piace molto parlare di te, però piano piano cerchiamo di superare queste barriere, che dici?> disse premurosa
<Speriamo di riuscirci> le sorrido sinceramente.
<Io una cosa che ti chiedo è di parlarmi, se hai qualche problema, qualsiasi, o anche se semplicemente hai qualcosa da raccontare, vorrei che ci fosse trasparenza, cosicché io possa aiutarti e tu possa aiutare me>
<Penso che tu abbia capito quanto abbiamo una sorta di blocco sul parlare di me stessa apertamente, ma ti assicuro che ci proverò>
<Grazie Giu, allora parliamo delle coreografie che vogliamo preparare questa settimana?> si inizia a lavorare finalmente
<Certo, non vedevo l'ora> mi spunta un sorriso non vedendo l'ora di vedere le coreo, me le mostra, una modern puro e l'altra hiphop base, tutte e due bellissime.
<Mi piacciono tantissimo, grazie>
<E di che? le tue lezioni dovrebbero iniziare questo pomeriggio, ne hai una con Elena e Giulia e una con Andreas> dice elencandomi le lezioni
<Perfetto, grazie Veronica> sorriso alzandomi da terra
<Grazie a te giulietta, ti saluto, ciao bellissima> si alza pure lei e si avvicina alla porta, sorrido ricambiando ed esco dalla sala.
Torno in casetta saltellando per il tragitto, calmandomi quando arrivo alla porta di casa, saluto i ragazzi che trovo in giardino ed entro in cucina. Avevo tempo libero, quindi decisi di sistemare le cose fuori posto, e di mettere le tazze in lavastoviglie, finito, vado in camera e prendo il mio pacchetto di heets e l'iqos avviandomi in giardino quello sul retro.
Sono una ballerina e non dovrei fumare, ma da un anno a questa parte ho preso il vizio, rifugiandomi nel fumo ogni qualvolta che ero nervosa o stavo male.
<Non pensavo fumassi> sento dire e mi prendo un colpo saltando sul posto
<Scusa non volevo spaventarti> sorride Alex
<Tranquillo, ho solo perso dieci anni di vita> dico togliendo la mano che ho appoggiato sul cuore.
Si mette comodo vicino a me mantenendo sempre una certa distanza.
<Da quando fumi?> chiede inaspettatamente lui, non pensavo volesse parlare, pensavo di passare il tempo come ieri sera, non che mi dispiacesse.
<Da un annetto> rispondo sinceramente guardandolo e stessa cosa fa lui.
<Come mai hai iniziato se posso chiedere?> chiede incerto
<Ho trovato rifugio nel fumo in un periodo così della mia vita> rispondo senza sbilanciarmi, capendo non insiste
<Non ti piace parlare vero?> sorride facendo ritornare il suo sguardo su di me
<Neanche a te a quanto ho notato> rispondo ricambiando
<touchè> dice riportando lo sguardo di fronte a se.
veniamo raggiunti da alcuni ragazzi, tra cui Lda, Nunzio e Nicole.
Luca aveva gli occhi rossi, e preoccupata gli chiedo se stesse bene.
<Tutto apposto ragazzi, ho appena incontrato Rudy e sono usciti un po' di ricordi> sorrido per l'emotività del ragazzo e Nicol e Nunzio non perdono tempo a prenderlo in giro in modo amichevole.
<Cucciolooo> urla Nicol
<Mannaggia> gli risponde luca passandosi la mano sugli occhi.
<Prendi la vita con filosofia come fa Nunzio> gli dice dandogli delle pacche sulla spalla.
Sorrido divertita guardando la scena davanti a me e la stessa cosa fa il ragazzo seduto vicino a me facendo spuntare la fossetta.
<Chi ha pulito la cucina?> ci chiede Nicol
<L'ho fatto io quando sono tornata dall'incontro con Veronica> le rispondo sorridendole
<Dobbiamo fare i turni e dividerci i compiti appena ci stabilizziamo un po', sennò si finirà che solo alcune persone puliranno> dice Alex parlando per la prima volta da quando erano usciti i ragazzi.
<Sono d'accordo, com'è andato l'incontro con Veronica> mi domanda interessata Nicol, tutti gli sguardi si posano su di me, sembrano interessati alla mia risposta.
<Tutto bene, lei è stra carina e mi ha messo a mio agio> rispondo sinceramente
<Sei molto timida tu vero? qua come ti trovi?> risponde sempre nicol, mi imbarazzo senza un apparente motivo iniziando a giocare con le mie dita
<Tu si che sai mettere a proprio agio le persone timide Nicol> le risponde Nunzio spingendola leggermente
<No tranquilla, un po', qua mi trovo bene, sembrate tutti simpatici>
<Tutti tranne Nunzio> salta questa volta luca .
il ragazzo nominato, alla frase gli da un coppino e iniziano a rincorrersi per il giardino.
<Sei veramente carina, in più la tua esibizione in puntata è stata veramente emozionante> mi risponde Nicol sedendosi sulla poltrona.
sto per ringraziarla ma la voce di nunzio giunge alle nostre orecchie
<Ma che carina e carina, è una dea> mi gratto la testa imbarazzata non sapendo cosa rispondere.
<Eccolo è partito, mo chi lo ferma più?> domanda luca questa volta.
<Proprio uno scemo, poi dici a me che la metto a disagio> gli dice nicol
<Vabbè ma Nunzio è Nunzio> dice parlando di se in terza persona.
la porta del giardino si apre facendo spuntare il viso di serena, sempre sorridente ci chiede chi è che avrebbe cucinato il pranzo, alla domanda si propongono nicol e luca, ci avviamo tutti e cinque in cucina e i due iniziano a cucinare della semplice pasta, io e i due ragazzi apparecchiamo la tavola.

tra silenzi -alex-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora