novantaquattro

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In settimana, tutte le squadre si erano riunite insieme ai loro prof in studio in vista della Semifinale.
Se pochi giorni fa ero contenta dell'aria che tirava in casetta, dopo quegli incontri che sono stati fatti vedere successivamente in casetta, si era creato un po' di scompiglio in quanto ogni squadra ha commentato ogni allievo delle altre.
Come primo filmato che venne mostrato, fu quello della mia squadra.
<Rimangono pensieri, sicuramente non so muovermi sul palco come Albe però io faccio un altro genere musicale, cioè mi sembrano che siano tanto per parlare le cose dette da Anna> commenta Alex
<Io da Dario me l'aspettavo, un po' meno da Veronica e non penso che abbia detto una cosa giusta perchè non tutti i ballini classici veri riescono a fare il modern, hiphop o ballare dai tacchi come ho fatto io. Apprezzo le parole di Giulia, è una ballerina che apprezzo e stimo anche io e penso che lei abbia fatto un grande lavoro e sia migliorata tantissimo da quando è entrata> commenta Michele a cui lasciai un sorriso.
Con il filmato della squadra Cucca-Todo nasce una discussione tra Dario e Serena in quanto quest'ultima ha detto che in molte coreografie del Serale non ha visto tanto Dario, sia interpretativamente che emozionalmente parlando.
Per fortuna quella discussione finisce presto e posso andarmi a preparare per la mia ultima lezione prima della Semifinale.
<Bambi>
<Ciao amore> saluto il moro che mi aveva seguito in stanza.
<Hai lezione?> domanda abbracciandomi da dietro.
<Si, l'ultima> rispondo portando la testa all'indietro appoggiandola alla sua spalla.
<Volevo un po' di coccole> sussurra al mio orecchio.
<Stasera, poi abbiamo anche la serata cinema in studio> spiego
<Ah, è oggi?> domanda
<Eh sì, quindi quando torno mi lavo e mi sistemo e poi andiamo> spiego girandomi verso la sua figura.
<Prima mangi e poi andiamo> corregge facendomi annuire.
<Devo andare adesso> sussurro lasciandogli un bacio che approfondisce.
<Dai amore, mi fai fare ritardo> sussurro facendolo sbuffare.
Dopo avergli lasciato altri due baci, prendo il borsone e raggiungo la scuola.
La lezione va abbastanza bene ma i miei muscoli chiedono pietà, sono arrivata a fine lezione che mi cedevano le gambe.
Rimango sdraiata in mezzo alla sala per riprendermi finché la porta non si apre rivelando il moro.
<Lo sapevo che eri ancora qui> dice avvicinandosi.
<Non sto continuando a provare, mi cedevano le gambe quindi mi stavo riposando> spiego con ancora l'affanno.
<Sei stanca piccola?> domanda accarezzandomi la coscia nuda.
<Tanto> sussurro mettendomi seduta e bevendo un goccio d'acqua.
<Dai andiamo> pronuncio dopo altri cinque minuti alzandomi in piedi rischiando di perdere l'equilibrio.
<Giu attenta> sussurra posando le sue mani sui miei fianchi.
<Piccola, da adesso fino alla puntata devi stare in completo riposo sennò rischi di non ballare bene> continua facendomi annuire.
Dopo aver raggiunto la casetta, mi concessi una doccia calda per rilassare i miei muscoli e poi andai a cenare insieme a tutti gli altri.
Eravamo rimasti in così pochi.
Lasciai da parte questi pensieri e raggiunsi la scuola insieme a Alex.
Lo studio era contornato da una luce blu soffusa, al centro due poltrone e due tavolini con bevande e popcorn.
<Wow> sussurro guardandomi attorno.
<Che figata> esclama il moro circondandosi il fianco con il braccio.
Raggiungiamo il centro per poi sederci sulle poltrone.
<Ma io ti voglio vicina> sussurra guardandomi con occhi dolci.
A quelle parole, lo raggiungo sopra la sua poltrona e ci sistemiamo abbracciati iniziando a guardare il film.
<Tra poco più di una settimana finisce tutto> sussurro a fine film godendomi le sue carezze.
<Si, sarà strano però non vedo l'ora di tornare alla realtà>
<Anche io, mi manca il mio letto, la mia stanza, la mia famiglia>
<Non vedo l'ora di conoscere la tua quotidianità>
<Anche io la tua, voglio viverti a 360º Alex> sussurro rialzando il viso per potergli lasciare un bacio.
<Come pensi che andrà domani?> domanda
<Spero che possa andare tutto al meglio, ma se così non fosse saranno solo pochi giorni in cui saremo divisi, quindi...> spiego
<Perché sei così pessimista?> domanda sbuffando.
<Semplicemente perché guardo con chi sono in gara>
<No, semplicemente credi poco in te stessa> risponde
<Vabbè cambiamo discorso> rispondo a mia volta non avendo le forze mentali per discorsi del genere.
<Basta che quando sali sul palco, liberi la mente e spacchi> continua facendomi annuire.
Dopo pochi minuti, decidiamo di raggiungere la casetta.
Nel mentre che io mi fermo a fumare una sigaretta, Alex rientra in casetta.
<Com'è andata?> domanda Sissi appena si siede al mio fianco a fumare.
<Bene bene, era un bel film> rispondo
<Tra poco finisce tutto> sussurra lei guardando dentro la casetta.
<Eh si, sarà tutto strano>
<Sarà triste non vedervi tutti i giorni, mangiare insieme, ridere, cantare, ballare>
<Molto, siete diventati la mia seconda famiglia> sussurro mentre ci abbracciavamo.
<Ho un ansia per la puntata inimmaginabile>
<Non hai niente per cui avere paura Sissi, te lo assicuro> la rassicuro.
<Eh ma mi faccio prendere dall'ansia e quando succede sono cazzi>
<A chi lo dici>
Continuiamo a chiacchierare, venendo raggiunti poi anche da Luigi e Albe.
Alex invece era sparito dalla cucina quindi decisi di cercarlo per dargli la buonanotte.
Non trovandolo nella sua stanza, raggiungo il giardino sul retro dove lo trovo strimpellare con la chitarra che gli avevo regalato.
Mi sedetti vicino a lui lasciandogli un bacio sulla guancia.
<Che hai?> domandò vedendolo con un'espressione seria.
<Niente> risponde continuano a muore le dita sulle corde della chitarra.
<Amò, mi parli?> domando lasciandogli una carezza sulla guancia.
<Non ho niente Giu, veramente>
<Va bene, volevo darti la buonanotte> sussurro sospirando per poi lasciargli un bacio e rientrare in casetta.
Probabilmente gli dava fastidio che credessi poco in me e che già partivo pensando di non arrivare in finale.
Ma avrei fatto di tutto per arrivarci.

tra silenzi -alex-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora