cinquantaquattro

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Era pomeriggio, ero appena tornata dalla prima lezione della giornata.
Maria ci chiama in gradinata per diverse comunicazioni.
Sissi essendo arrivata prima nella classifica di Arisa, come premio, la produzione ha deciso di darle la possibilità di fare il videoclip di "Stupidi Lovers".
Dopo questo momento, sul monitor, si collega con noi Rudy che aveva scritto una lettera che riguardava tutti noi.
Sospirai girandomi verso il mio ragazzo, che quel giorno aveva addosso la bandana, che gli stava divinamente.
Il prof chiede alla produzione di limitare i due biscotti rossi delle classiche a uno solo e chi arriva ultimo, non deve fare nessuna sfida ma andare direttamente a casa.
Che circo.
Rudy chiede un parere a noi e parte una mezza discussione con Albe, per poi salutarci e chiudere il collegamento.
Io e Alex ci alziamo raggiungendo il giardino sul retro, dove mi accendo una heets.
<Che ne pensi?> chiedo al ragazzo
<Non ha senso, perché non ci può attenere a un solo giudizio, per quanto rispettabile>
<Esatto, io in una classifica posso arrivare prima e in quella dopo ultima, con tutto il rispetto del mondo non ha senso come ragionamento>
<In più non ho capito la battuta sulla top 10 di Spotify, come se, non essendoci dentro, la nostra musica non valga>
<Non l'ho capita neanche io sinceramente> dico alzando le spalle, aspirando dalla mia iqos.
<Avete già iniziato a preparare il compito?> mi chiede guardandomi
<Abbiamo lezione dopo insieme con le due professioniste> dico sospirando facendolo sorridere
<Non ti va proprio giù eh> dice sorridendo
<Cosa?>
<Lei>
<Vedi un po' te> rispondo infastidita.
Cosmary aveva un po' mollato la presa, non faceva gesti ecclatanti, ma vedevo i suoi sguardi, in gradinata cercava sempre di mettersi vicino a lui, come anche a tavola, guarda caso o finiva difronte o a un posto vicino lui.
<Che ha fatto?> domanda non capendo, uomini.
<Che ti sta ancora sotto Alex> rispondo alzando gli occhi al cielo.
<Questo non lo so>
<Nono te lo dico io, forse tu non lo noti, ma ti gira sempre attorno> dico imbronciandomi
<Smettila scema> risponde tirandomi dal braccio facendomi sedere a cavalcioni su di lui.
<Guarda che è vero eh> dico facendogli alzare gli occhi al cielo.
<Mi infastidisci> continuo a parlare
<Perchè?> chiede divertito facendomi alzare le spalle in risposta.
<Sei proprio scema> dice divertito facendomi incrociare le braccia al petto.
<E bella> continua avvicinandosi lasciandomi un bacio a stampo che approfondisco io questa volta.
<Ti amo Bambi> sussurra sulle mie labbra facendomi sorridere e perdere un battito.
Dovevo ancora abituarmi a queste due paroline.
<Ti amo anche io, tanto> sussurro strofinando le punte dei nostri nasi.
Lo abbraccio rimanendo stretta al suo collo, mentre lui mi accarezza la schiena, scendendo a volte sul mio sedere e sulle gambe.
Poso alcuni baci sul suo collo accarezzandogli i capelli, rimanendo così per diversi minuti.
Dovetti staccarmi io, non sapevo l'orario, ma dovevo prepararmi per la lezione, come pure lui.
<Che ore sono?> chiedo al ragazzo che in risposta prende a leggere l'orario sul suo apple watch.
<Le 15:42>
<Dobbiamo prepararci per le lezioni> dico facendolo sbuffare e imbronciare, sorrido divertita lasciandogli un bacio a stampo che tenta di approfondire ma mi stacco, alzandomi dal suo corpo sotto le sue lamentele.
<Dai bimbo, poi sta sera stiamo insieme> gli prometto tendendogli le mie mani che afferra alzandosi.
<Lo prometti?>
<Si amore> dico facendolo sorridere, mi lascia un bacio ed entriamo in casetta, andando ognuno nella sua stanza a prepararci, avevo lezione di due ore sul compito con l'altra ballerina.
Preparai l'occorrente, vestendomi direttamente con leggins e una maglia corta, in puntata avremmo avuto una camicia bianca, infilai nel borsone due bottigliette d'acqua, un piccolo asciugamano e una barretta proteica.
La coreografia era sui tacchi, che avremmo trovato direttamente in sala, erano tacchetti da latino.
In dieci minuti ero pronta e avevo raggiunto la cucina posando il borsone vicino alla porta.
<Hai lezione mon amour?> mi chiede il napoletano facendomi sorridere
<Si, sul compito della celentano, due ore> spiego al ragazzo facendogli spuntare un sorriso divertito.
<Poi mi racconti come va> dice facendomi annuire.
Il mio ragazzo fa la sua entrata in cucina con il suo zainetto e il suo giubbotto marrone, che gli stava divinamente, non c'era un vestito che non gli stesse bene.
<Si è imbambolata> sussurra il napoletano dietro di me facendomi svegliare, Alex scoppia a ridere, lancio una bottiglietta addosso a Luca, andando a indossare il mio giubbotto facendo la finta offesa.
<Dai andiamo, che facciamo ritardo> dico prendendo il mio borsone mettendomelo in spalla.
<Non aspetti Cosmary?> chiede divertito Luca
<Penso conosca la strada per lo studio>
Io e il moro salutiamo il ragazzo uscendo di casa incamminandoci verso lo studio.
Essendo arrivati giusto in tempo, ci dividiamo nel corridoio.
<Ciao bambi, buona lezione> sussurra lasciandomi un bacio a stampo
<Ciao malinconia, buona lezione anche a te> sussurro ribaciandolo.

tra silenzi -alex-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora