novantasei

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Era l'ultima settimana.
Sto vivendo con tante emozioni contrastanti, non vedo l'ora di uscire fuori, vedere i miei famigliari, gli amici e allo stesso tempo non voglio lasciare l'equilibrio a cui sono arrivata e i rapporti creati qua.
Eravamo tutti contenti di essere in finale, ma la mole di lavoro era il doppio di tutte le puntate passate.
Eravamo tutti concentrati, chi ripassava coreografie, chi studiava cover, chi scriveva, però allo stesso momento cercavamo di viverci tutti insieme questi ultimi momenti.
Alex e Luigi con l'aiuto di Maria e la proposta di un confronto, avevano risolto completamente e io non potevo che esserne felice.
In sala, Veronica veniva a trovarmi ogni giorno per arrivare perfettamente preparati al grande giorno.
Le ore in sala raddoppiavano e la sera in casetta cercavamo di stare tutti insieme.
Oltre al lavoro però abbiamo vissuto anche momenti di spensieratezza, tra scherzi, unghie colorate mentre si dormiva e in tutti gli scherzi c'era in mezzo Alex, che si divertiva come un matto.
Si era dato alla pazza gioia finendo a essere rincorso da quasi tutti, persino da me.
Un bel caldo pomeriggio, mentre mi riposavo al sole in giardino sdraiata sull'erba, mi ha buttato addosso dell'acqua gelida.
Inutile dire che l'ho ricorso per tutta casa e ho avuto la mia rivincita bagnandolo con il doccino, che poi io l'abbia perdonato in un battere d'occhio in quella doccia era scontato... che sottona.

Avevo appena concluso la mia ultima lezione della giornata quando venni invitata a raggiungere lo studio per provare gli spazi di alcune coreografie e sistemare delle cose tecniche.
Dopo averlo raggiunto e salutato tutti i tecnici, iniziamo a provare finché la musica non si interrompe tutta d'un tratto per un problema tecnico.
Colgo il momento per riposare le gambe e bermi un po' d'acqua.
Nello studio iniziano ad abbassarsi le luci, sarà stato quello il problema dell'interruzione.
Quando però iniziano a comparire delle immagini di me piccola insieme a tutta la mia famiglia, capisco che non c'era nessun problema tecnico.
Una serie di foto e video compaiono davanti a me e alcune lacrime iniziarono a bagnare le mie guance.

Ciao piccola
Siamo tanto fieri di te e di tutto quello che sei riuscita a fare con le tue forze.
Mi ricordo ancora la te bambina, anche se lo sei ancora adesso, che non smetteva un secondo a ballare qualunque musica ci fosse in sottofondo.
Sei sempre stata una brava ballerina, ma lì dentro hai fatto una crescita assurda che chiunque ha notato.
Io, papà tuo volevo dirti che sei la figlia che chiunque avrebbe desiderato.
Sei veramente il mio punto luce, insieme a tuo fratello e a tua mamma.
Anche se non te lo può più dire a voce, ma troverà altri modi per fartelo sapere, sei un orgoglio, non perché tu sia arrivata in finale, dove tanto desideravi, ma lo sei sempre e lo sarai anche se non vincerai.
Sei la nostra piccola e se già vederti su quel palco mi fa emozionare, non immagino quando calcherai i grandi palcoscenici o teatri, perché ci arriverai amore.
Tra meno di una settimana, potremmo riabbracciarci dopo mesi e non vedo l'ora di poter risentire il tuo profumo e la tua voce.
Per te, mia Giulietta dal tuo papà.

La voce di papà si diffonde nello studio e le sue parole mi toccano l'anima, facendomi versare qualsiasi lacrima abbia in corpo.
Mi alzo da terra, pensando fosse finita la sorpresa iniziando a ringraziare.
Mi blocco quando il led inizia ad aprirsi e compare la figura di mio fratello.
<N-no, non è vero> sussurro mettendomi le mani sulla bocca.
<Principessa> mi saluta sorridente.
Mi avvicino al plexiglas che non avevo neanche preso in considerazione e lo stesso fa lui.
Le nostre mani si appoggiano su di esso così come le nostri fronti.
<Ale> sussurro accarezzando il vetro.
<Come stai amore?>
<Bene, tu? voglio abbracciarti, ne ho bisogno>
<Sto bene, mi manchi. Tra poco ci potremmo abbracciare quante volte vogliamo principessa>
Dopo essermi calmata un minimo, ci sediamo sul pavimento per poter parlare.
<Beh?come sta andando la preparazione per la finale?>
<È tosta, abbiamo tanto lavoro da fare, ho appena finito le lezioni di oggi>
<Non ti stremare troppo mi raccomando, perché ti conosco> dice rimproverandomi.
<Si, me lo dice anche Alex> sussurro per poi ridacchiare per la sua espressione gelosa.
<Beh, lui come sta?>
<Sta bene, era un po' agitato nella semifinale però è andata bene per entrambi>
<Bene, quando me lo farai conoscere?> domanda
<Quando usciamo, non so se posso chiamarlo> dico guardandomi in giro.
<Ciao> saluta Maria dall'interfono.
<Ciao Maria> salutiamo all'unisono io e mio fratello.
<Beh Giulia me lo presenti?>
<Si, lui è Alessio, mio fratello>
<Ciao, piacere. Ti manca tua sorella?>
<In realtà moltissimo, non siamo mai stati divisi così tanto, all'inizio ero preoccupato poi ho visto che si è integrata anche fin troppo bene> risponde facendoci ridere.
<Che cretino> sussurro.
<Eh, hai visto? ha trovato il fidanzato>
<Ho visto ho visto> risponde guardandomi male, scherzando.
<Comunque, vi lascio un po' soli. Vi ho chiamato Alex> pronuncia per poi salutarci.
Dopo due minuti, il moro spunta vestito con dei pantaloni della tuta e una maglia bianca.
<Ciao> sussurra imbarazzato sistemandosi i capelli.
<Vieni> pronuncio allungando il braccio verso la sua direzione.
Il moro si avvicina intrecciando le nostre mani per poi risalutare mio fratello, iniziando a parlarci.
<Beh, me la stai trattando bene?> domanda con tono fintamente minaccioso.
<Spero di sì, questo lo deve dire lei> risponde girandosi verso di me.
<Si mi tratta benissimo, non ti devi preoccupare> sussurro sorridendo.
<Allora sto sereno, io mi sa che devo andare> pronuncia guardandomi.
<Ciao ale, abbraccia papà per me>
<Lo abbraccerai presto tu, vi saluto ragazzi. Ciao principessa>
<Ciao amore>
Rimaniamo lì, finché non scompare dal nostro campo visivo.
Mi lascio andare ad un sospiro, mentre il moro mi abbracciava da dietro.
<Presto li abbraccerai> sussurra al mio orecchio posandoci un bacio.
<Per ora, ti abbraccio io> continua strofinando il naso sul mio collo.
Mi giro, allacciandogli le braccia al collo per poi lasciargli un bacio.
<Hai visto che non è arrabbiato con te?> domando
<Beh, un pochettino si, però ci sta> rispose facendomi alzare gli occhi al cielo.
<Gli piaci Alex, stai sereno> sussurro baciandolo.
<E io ti amo e questo basta> continuo facendogli spuntare un sorriso.
<Ti amo>

*_*
Siamo quasi alla fine...💔

tra silenzi -alex-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora