otto

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Giulia pov's

Ritornata a casa, io e le ragazze della camera rossa ci siamo messe a chiacchierare, erano un paio di giorni che non parlavamo di quello che ci stava succedendo.
Carola ci ha raccontato delle sue insicurezze, dicendo che lei era una ragazza che non si fidanza e che in testa aveva la danza e voleva chiarire la situazione con il cantante di rudy, Serena ci ha confessato che potrebbe piacerle Albe e che lui ci provava un sacco.
<Tu giulietta, che ci dici di te e di un certo ragazzo con le fossette?> mi imbarazzo coprendomi il viso sorridendo alla domanda della bionda.
<Eddai, non ci racconti mai niente, siamo o no le tue amiche?> ribatte Carola
<Niente ragazze, mi trovo molto bene con lui, è un ragazzo che mi trasmette tranquillità e sicurezza> dico guardando il soffitto essendo sdraiata sul mio letto.
<Dovresti vederli Caro, ogni volta che non sai dove sono, controlla il giardino sul retro che li trovi lì abbracciati> lancio un cuscino alla bionda ricoprendomi il viso.
<Giu lui è stra sotto per te, non ti perde mai di vista, ti guarda sempre, poi quando siete insieme ha sempre il sorriso stampato e ormai ha i buchi perenni sulle guance> continua Serena
<Dici che gli posso interessare?> domando guardandola, le due si girano guardandosi e io non capisco.
<Ma è scema questa?> domanda la bionda all'altra che acconsente.
sbuffo, lanciando verso di loro un altro cuscino ributtandomi sul letto.
<Che c'hai?> mi domanda questa volta la ballerina della Celentano
<ho paura> esterno i miei pensieri, sapevo di potermi fidare di loro due.
<Di cosa?> domanda sempre Carola mentre le due si posizionano vicino a me sul mio letto.
<Non sono mai stata insieme a qualcuno, e non ho mai provato queste tipo di emozioni in presenza di un ragazzo>
Le ragazze si buttano su di me e finiamo abbracciate in tre in questo letto minuscolo, ora stavamo guardando tutte e tre il soffitto, io in mezzo e loro due ai miei lati.
<Amore non devi avere paura di niente, conosciamo Alex, hai detto tu che ti trasmette sicurezza e tranquillità> mi dice sere
<Oggi mi ha accompagnata in sala perché avevo bisogno di togliermi il nervoso della sfida, alla fine siamo finiti molto vicini, probabilmente ci saremmo baciati ma mi sono imbarazzata e l'ho abbracciato, ho fatto una stronzata?>
Le ragazze alzano il busto iniziando ad urlare e io mi copro il viso, dopo che si sono ricomposte ritornano nelle posizioni di prima.
<Amore se non te la sentivi, era giusto che non lo facevi, non hai fatto nessuna stronzata> mi risponde carola e serena concorda con lei.
mi stringono a loro abbracciandomi più forte.
Sento la voce di Maria chiamarci in gradinata, era qualcosa per Luca, c'eravamo tutti, il moro appena mi vede, si siede vicino a me e mi saluta, ricambio facendo finta di non sentire le battute sussurrate delle mie amiche.
Parte il video di Rudy diretto a Lda, dove il professore gli dice che è deluso sia dal fatto che era nella lista di quelli che non puliscono, sia per l'uso del telefono in momenti non concessi, sia perché aveva dei ritardi alle lezioni, il provvedimento di Rudy era che Luca doveva prepararsi alla sfida da solo, senza l'aiuto dei vocal coach, il ragazzo sembra prenderla bene con l'atteggiamento giusto.
<Per Giulia invece, Veronica vuole vederti tra un quarto d'ora> sospiro ringraziandola e salutandola, il ragazzo al mio fianco mi stringe la mano e io gli sorrido sentendo una strana sensazione nello stomaco mai provata d'ora.
<Anche io ho lezione tra poco, andiamo insieme?> mi chiede il moro guardandomi
<Va bene, ci avviamo ora?> domando
<Devo prendere il mio zaino dalla mia stanza>dice alzandosi
<Ti accompagno> seguo il ragazzo nella stanza arancione e mi appoggio al letto di luca.
Quest'ultimo viene in stanza ed era euforico.
<Sto gasato ragazzi, mo non c'è ne per nessuno> continua a ripetere, al continuo ripetersi di queste frasi io e il moro scoppiamo a ridere, subito dopo noto che è senza maglia, distolgo lo sguardo velocemente dal suo corpo sperando non mi avesse visto e lo rimetto su Lda che faceva avanti e indietro.
Luca era così agitato positivamente che mi abbraccia alzandomi da terra, avendo un'altezza molto differente.
<Miraccomando impegnati> gli dico quando mi mette giù, annuisce sorridendo e corre a dare il cinque anche al moro che si era finalmente vestito.
<Andiamo noi? che facciamo tardi> mi domanda alex, annuisco e inizio ad avviarmi con lui dietro.
<Sei agitata Timidezza?> mi domanda quando entriamo in sala relax
<Si un sacco, non voglio deluderla e passare per una che lascia lo schifo> rispondo rimanendo in piedi a differenza di lui, mi tende le mani e io gliele stringo avvicinandomi alla sua figura.
<Non passi per quella che non sei>
<Si alex, finendo in quella lista sto passando per quello che non sono> sospira, dovevamo andare in saletta, lo saluto e lui ricambia con una carezza sui capelli.
Entro in sala aspettando la mia insegnante e dopo pochissimi arriva.
<Allora Giu?, cos'è sta storia?> si avvicina al plexiglas
<Sono in sfida perché quattro persone mi hanno votata dicendo che secondo loro non pulisco, ma io non mi sento di far parte di questa lista> dico brevemente
<Allora come mai ti hanno votata?> domanda cercando di capire
< Perché la maggior parte hanno votato facendo preferenze, con amicizie eccetera, io sono apposto con la mia coscienza, perché ho sempre pulito il mio e soprattutto quello degli altri.>
Il discorso va avanti, e mi da le coreografie da imparare per la sfida.
<Io giulia mi informerò su quello che hai detto, tu preparati alla perfezione, perché non voglio perdere un elemento come te> la ringrazio e torno in relax.
Aspetto il moro sedendomi sul ripiano alto, vicino alla macchinetta del caffè, e dopo due minuti entra.
<Com'è andata?> mi domanda subito
Alzo le spalle mentre lui si mette di fronte a me
<Normale, le ho spiegato come stavano le cose, mi ha dato le coreografie che devo preparare per la sfida e mi ha detto di impegnarmi al massimo>
<Ed è quello che farai Giu, questo è il tuo posto, non puoi andartene> si avvicina mettendosi in mezzo alle mie gambe, gli accarezzo il viso e lui mi tira a se abbracciandomi, questa volta ad accarezzargli i capelli sono io, ci stacchiamo dopo poco e finiamo a guardarci intensamente negli occhi, prendo coraggio e gli lascio un bacio sulla guancia.
<Te lo volevo dare da tanto> dico abbassando lo sguardo imbarazzata
<Da quanto?> sorride alzandomi il viso
<Da tanto> sorrido spingendolo leggermente per scendere dal ripiano.
<Andiamo a casa che tra un'ora ho una lezione> gli dico e ci avviamo in casetta.
Il giardino era popolato dalla maggior parte dei ragazzi ed io il moro ci fermiamo lì con loro.
<Mi dai la mia iqos e le mie heets?> chiedo al moro avendo bisogno di nicotina.
Scuote la testa ridendo.
<Hai fumato troppo oggi Giu> lo guardo di sottecchi e mi giro ascoltando i dialoghi dei ragazzi.
Serena batte le mani sulle sue gambe guardandomi e io mi avvicino sedendomici, mi lascia un bacio sulla guancia e le chiedo la sua iqos e una heets.
<Le tue amo dove sono?> mi domanda mentre mi porge ciò che le ho chiesto.
Indico il moro che già mi stava guardando e scuote la testa vedendo ciò che ho in mano, gli faccio la linguaccia e inizio a fumare.
<Belli che siete> mi dice all'orecchio la bionda, le sorrido divertita senza risponderle.
<È fisso su di te Giu, poi mi vieni a chiedere se ti sta sotto> mi dice dopo un po' sempre serena, guardo il moro e aveva ragione, la cosa che mi stupisce è che quando lo "becco" non distoglie lo sguardo anzi.
Io invece distolgo lo sguardo e guardo che ore si fossero fatte, decido di alzarmi a preparare la mia borsa, infatti mi avvio in stanza rossa, dove prendo la borsa e ci metto tutto il necessario.
Mi giro trovando il moro appoggiato con la testa allo stipite della porta e mi prende un colpo.
<Dio mio Alex> mi tocco il cuore per lo spavento, alche lui ride divertito, e che risata ragazzi.
Si mette seduto sul mio letto sistemato e io decido di rifarmi il "trucco", struccandomi innanzitutto, togliendo il filo di mascara che avevo sugli occhi e il poco correttore che mettevo.
<Sai che non ti serve quella roba?> dice osservandomi mentre mi mettevo il mascara.
<In realtà mi servirebbe più trucco, ma non so truccarmi> gli rispondo sinceramente continuando ad applicare il prodotto
<Sei bella Giu> mi dice questa volta alzandosi e mettendosi dietro di me, gli sorrido attraverso lo specchio e facendo per mettermi anche il correttore me lo toglie dalle mani.
<Hai preso il vizio di togliermi le cose dalle mani?> gli domando girandomi verso di lui.
<Non ti serve Giulietta> sospiro incrociando le braccia.
<Lo sai che sei bella?> mi domanda questa volta alzandomi il mento così da guardarlo negli occhi.
Il suo sguardo su di me mi faceva sentire apprezzata e con non so quale coraggio decido di dirglielo.
<Tu mi fai sentire bella> alla mia frase il suo sorriso si allarga e il suo sguardo finisce sulle mie labbra.
Sospira e mi abbraccia.
<Mi farai impazzire un giorno bambi> sussurra
<Bambi?> chiedo
<I tuoi occhi> mi spiega, si stacca leggermente da me e mi lascia un bacio sulla fronte.
Era il momento di recarmi allo studio, per non fare ritardo e peggiorare la mia situazione.
<Ci vediamo dopo, devo andare> gli dico rimanendo stretta a lui, annuisce e ci stacchiamo per mio dispiacere, mi avvio verso l'uscita della stanza ma sento il moro richiamarmi.
<Bambi>
<Dimmi Alex> gli chiedo girandomi verso di lui
<La borsa> mi indica il borsone per terra, che sbadata
<che deficiente che sono> mi avvicino e la prendo in spalla, gli lascio un bacio sulla guancia e scappo, letteralmente da quella casetta, sia per l'imbarazzo sia perché rischiavo di fare ritardo.

tra silenzi -alex-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora