ventinove

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La mattina mi sveglio sola nel letto e con un dolore alla pancia lancinante, guardo l'orologio, erano le dieci di mattina.
Mi alzo mettendomi seduta, prendo le stampelle e mi dirigo in bagno, mi era arrivato il ciclo mannaggia, riesco dal bagno per prendere tutto il necessario e mi cambio anche pantaloni.
Dopo aver lavato denti e faccia mi dirigo in cucina, dove trovo i ragazzi appena entrati, li saluto e mi chiedono come sto.
Inizio a prepararmi un the caldo che decido di accompagnare con dei biscotti integrali, me li preparo e mi metto seduta sullo sgabello.
Serena e carola si avvicinano a me baciandomi la guancia e raggiungono la stanza.
<scricciolo> sento chiamarmi e mi giro trovando il moro appena entrato dalla porta, sorrido verso di lui e si avvicina dopo essersi tolto il giubbotto.
Mi lascia un bacio sulla fronte e mi guarda.
<che c'è?>
<sei bella>
<Immagino con sta faccia appena svegliata>
<smettila> mi dice spingendomi la testa andando a poggiare il suo zaino sul divano per poi tornare per andare a versarsi del latte nella tazza da riscaldare, prende i biscotti e si mette vicino a me iniziando a mangiarsi gli oreo e bere il latte.
<Come stai?> mi domanda guardandomi
<Mi è arrivato il ciclo, mangio e mi prendo un buscofen> rispondo toccandomi la pancia subito dopo per l'inizio di un crampo.
Si avvicina ulteriormente e inizia a massaggiarmi la pancia con una mano mentre con l'altra finisce il latte.
<Dov'è la medicina?> mi domanda alzandosi
<Nel cassetto vicino al letto> si allontana andando nella direzione della mia stanza per poi tornare subito dopo con la medicina che prendo subito mandandola giu con il poco the rimasto.
<Non mi hai ancora dato il bacio del buongiorno> mi dice con un broncio dolcissimo.
<Vieni qui bimbo> apro le braccia nella sua direzione e si avvicina, gli lascio diversi baci a stampo e lui sorride.
<Vado a fumare ora che sta fumando gigi che gli rubo una sigaretta> dico guardando il giardino
<Devi smetterla di fumare lo sai?> annuisco mentre mi alzo con le stampelle e mentre faccio per uscire Alex mi ferma
<Vuoi pure prenderti l'influenza?> mi domanda e io non capisco, poi abbasso lo sguardo sul mio vestiario e capisco
<scusa papà mo mi copro> prendo il suo giubbotto mentre lui va verso la sua stanza mentre scuote la testa divertito.
<Gigino mi dai una sigaretta?> gli domando uscendo e chiudendo la porta.
<Me ne devi un pacchetto giulietta> mi dice passandomene una
<Esagerato> dico mettendomi vicino a lui e rubandogli anche l'accendino, il moro mi guarda male e io rido.
<Come stai?>
<Starò meglio quando mi diranno che potrò ballare, tu come stai?> gli domando
<Bene, sta andando bene fin'ora qua, sono anche contendo per il pezzo>
<stra bella quella canzone> mi ringrazia sorridendo e continuiamo a parlare del più e del meno finché la conduttrice non ci richiama in gradina.
Raggiungo il moro che si era già seduto e mi metto vicina a lui con ancora il suo giubbotto addosso.
<Giulia tu come stai?>
<Meglio di ieri, ma finché non mi dicono che posso riprendere a ballare male>
<Basta che non sforzi il piede e usi le stampelle>
<Si maria>
<Allora, Tommaso è arrivata la tua busta rossa>
Il biondo era già in sfida per l'ultima posizione della classica, a quella frase mi ricordo che anche Alex era in sfida infatti mi giro impanicata verso di lui.
<Cos'hai?> domanda preoccupato al mio scatto.
<ma tu sei in sfida> dico sbarrando gli occhi e lui sorride
<si scricciolo> risponde semplicemente
<scusa non ti ho chiesto niente in merito, me ne sono completamente dimenticata alex, scusa> dico iniziando a parlare a vanvera.
<Giulia, fermati, tranquilla piccola, ti sei fatta male, dovevi pensare a te non a me, io sto bene giu, la affronterò e come andrà andrà> mi dice mettendomi il braccio attorno alle spalle avvicinandomi a lui.
<No alex come andrà andrà niente, ti devi impegnare al massimo, anche se non ho dubbi che qualunque sfidante arrivi, vinci comunque tu> alle mie parole sorride e mi lascia un bacio sulla fronte mentre il biondo stava leggendo la sua lettera.
Quando Tommaso legge il nome della sfidante si blocca e poi continua a leggere.
<No Elena no> dice il napoletano toccandosi i capelli
<Se è l'Elena che pensiamo io e Luca l'abbiamo predetto> dice Tommaso
Maria fa partire il video della ragazza e Luca si alza esclamando un "No ragazzi" mentre inizia a camminare.
<Zitti un attimo che voglio ascoltare, Alex ascolta> dice tommaso, e questo dimostra la bravura del moro, tutti gli chiedevano un parere.
Maria chiede a Tommaso cosa ne pensi e lui dice che probabilmente se ne va a casa perché la ragazza era bravissima, ed era vero era brava si.
Luca inizia a spiegare la sua reazione e racconta di conoscere la ragazza, che c'è stata una cena e che lui le ha scritto un inedito.
<E io per scherzare tempo fa ho detto alla redazione di mettere in sfida Elena> continua il napoletano ridendo
<Non l'hai detto una volta eh> gli risponde alex divertito.
Maria conclude il discorso con Luca, e Simone inizia a parlare dicendo che secondo lui, l'inedito della ragazza era fortissimo, commento che scaturisce una reazione negativa a Tommaso che se ne va.
Sospiro e mi alzo cercando il biondo che trovo buttato sul suo letto a piangere.
<Tommino, ei> mi avvicino accarezzandogli i capelli.
<Mi fa il culo questa Giulia> mi dice rimanendo con il viso contro il letto.
<Però non devi partire con questo mood, se fai così perdi in partenza> finisco di dire la frase e vengo raggiunta da Simone, Luca e Gigi che gli dicono la stessa cosa, io intanto mi siedo sul letto di Albe.
<Un abbraccino risolve tutto> dico aprendo le braccia verso il ragazzo biondo, mi sorride ringraziandomi e mi abbraccia.
<mi raccomando impegnati> gli dico prima di lasciare la sua stanza per ritornare in salotto.
<Anche a me servirebbe un abbraccino> sento dire da dietro di me mentre sono già nel minuscolo corridoio che divide la stanza blu dalle gradinate, mi giro e trovo Simone sorridere, continuo a camminare e gli rispondo
<Non mi sembra> gli dico semplicemente mentre raggiungo il divano dove trovo il moro che quando vede che ho dietro simone fa una faccia strana, mi siedo vicino a lui mentre il riccio va in cucina.
<Che voleva?> mi chiede girando il viso verso la mia direzione, non sapevo che dirgli ma sapevo che odiava le bugie.
<Niente, ho detto a Tommaso che un abbraccino risolve tutto e lui mi fa che anche a lui servirebbe> dico brevemente, a quelle parole fa per alzarsi ma gli tengo il braccio scuotendo la testa
<Non ce n'è bisogno Alex> gli dico tenendolo ancora per il braccio.
<Giu sono stato in silenzio anche per troppo tempo, ho lasciato stare i primi giorni, il primo biglietto, il secondo, ma sta esagerando> dice mentre la vena sul collo inizia a gonfiarsi.
sospiro e lo tiro a me facendolo appoggiare al mio petto e iniziando ad accarezzargli i capelli per tranquillizzarlo.
<Sei eccitante quando ti arrabbi> dico cercando di smorzare la sua incazzatura e infatti ci riesco, alza il viso verso la mia direzione sorridendo per la mia presa di coraggio.
<Giulietta se già così sono eccitante non immagini nudo> mi dice abbassando la voce ad un centimetro dalla mia bocca, sospiro arrossendo e mi lascia un bacio a stampo staccandosi con un sorriso divertito per la mia reazione.
<Mi piace quando sei così intraprendente comunque>
continua ribaciandomi, ovviamente non avevamo nessuno attorno, eravamo riservati entrambi e ci piaceva avere la nostra intimità.
Era arrivata l'ora di pranzo, Sissi e Dario preparano un risotto e mangiamo quasi tutti assieme in quanto qualcuno era a lezione.
<Giulietta io vado a lezione> mi dice il moro entrando nella mia stanza mentre leggevo il libro che ci aveva dato Maria di Roberto Saviano.
<Ciao bimbo> si abbassa su di me baciandomi.
<Vai che fai ritardo scemo> gli dico mentre cercava di approfondire i baci, in risposta mi rilascia un altro bacio ed esce dalla stanza.
Sospiro e torno a leggere, poi decido di studiare delle dispense sulla danza, per informazioni generali, tanto non avevo nulla da fare finché non entra nella mia stanza Simone che mi saluta, saluto che ricambio essendo una persona educata.
<Ti serve qualcosa?> gli domando
<Volevo essere sincero con te e dirti che quei bigliettini anonimi li ho scritti io> mi dice sedendosi a piedi del mio letto.
<Penso di averlo capito> gli dico semplicemente non capendo dove volesse arrivare.
<E che ne pensi? a me piaci veramente giulia> sospiro a quelle parole decidendo di chiudere il libro.
<Simone non so se te ne sei accorto ma sono occupata e tanto presa da Alex>
<Tanto se vuoi lui non lo saprà mai> dice avvicinandosi cercando di mettere una mano sulla mia gamba, che sposto non so con che riflessi prima che la appoggiasse.
<Ma per chi mi hai presa? Simone non mi interessa avere niente con te, forse detto così è più chiaro> gli ripeto in altri modi
<vedremo> dice alzandosi e lasciando la stanza.
<no ma questo non sta bene con la testa> dico parlando da sola.
sospiro e decido di cercare un volto amico, trovo nicol in giardino a fumare e la raggiungo.
<Ciao bellissima> mi dice lei appena esco
<Ciao tesoro> mi metto seduta e iniziamo a parlare del più e del meno mentre fumiamo e inizio a raccontarle la conversazione con il cantante di Rudy.
<No ma questo? avevo una vaga idea su chi fosse a scriverti i biglietti però non pensavo fosse così sfacciato, se lo viene a sapere Alex si incazza di brutto> commenta lei e io sospiro.
Quelli che avevano lezione rientrano, tra questi anche il moro che quando vede il mio abbigliamento mi guarda male essendo che c'era brutto vento, gli sorrido ed entro in casa insieme a lui e andiamo nella sua stanza.
Si avvicina a me e mi stringe i fianchi lasciandomi un bacio sulle labbra.
<cos'hai giulietta?> mi domanda
<perché dovrei avere qualcosa?> gli domando
<perché lo sento e lo vedo dai tuoi occhi> mi dice mentre ci sediamo sul suo letto.
<Ehm... Simone->
<Dimmi cos'ha fatto perché è la volta buona che->
<Alex però, non ti devi agitare perché sennò non ti racconto nulla, non è successo nulla di quello che la tua mente sta pensando> lo interrompo prendendogli le mani tra le mie.
<Dai dimmi> sospira
<Niente, è venuto nella mia stanza...> e inizio a raccontargli il dialogo avuto, alla fine delle mie parole fa per alzarsi dal letto ma lo fermo, una seconda volta.
<Alex fermo, prima ti calmi e poi se vuoi gli vai a parlare, io ho già chiarito la situazione con lui.>
<Si ma non ha capito a quanto pare> dice alterandosi.
Sospira strofinandosi il viso con le mani.
<Tu alex non hai una sfida da preparare?> annuisce sbuffando.
<Che pezzi porterai?> domando cercando di calmarlo cambiando discorso, lo avvicino a me prendendogli il viso tra le mani.
<Penso l'inedito e Iris dei Goo Goo Dolls> mi dice
<È bellissima Iris, la farai da dio> gli dico facendogli spuntare un piccolo sorriso.
<Me lo fai un sorriso con le fossette ora?>
a quelle parole sorride veramente e mi spinge la testa.
<Guarda che non mi passa l'incazzatura nei confronti di quello> mi dice alzandosi per togliersi il giubbotto.
<E ora Giulietta ci vado a parlare> continua uscendo dalla stanza, sospiro e lo lascio andare rimanendo sul suo letto, il moro rientra dopo dieci minuti.
<cos'è successo?> gli domando
<niente gli ho rispiegato che sei una ragazza occupata e gli ho chiesto se aveva bisogno di un disegnino e lui ha fatto il finto tonto> scoppio a ridere alle parole del ragazzo mentre lui si avvicina a me sedendosi sul letto dove ero ormai sdraiata.
<hai ancora male alla pancia?> mi domanda dolcemente
<no anche se tra poco l'effetto svanisce> gli spiego.

Erano le sei di pomeriggio circa quando la conduttrice ci chiama in gradinata, alla fine nella gara ballo primo è arrivato Christian e ultimo Dario.
Maria spiega ai cantanti che è stata data la possibilità agli altri professori di assegnare un brano a ciascun ragazzo appartenente agli altri prof, ad ogni brano c'è una richiesta specifica e ogni prof di appartenenza poteva rifiutarsi in caso di assegnazione con poco senso.
Maria parte da Anna pettinelli facendo partire dei cartelli sul monitor sulle regole che da: arraggianento originale, no autotune, scelta della propria tonalità.
<Alex, hai sempre la stessa faccia da funerale e qui non puoi essere triste> Inizia leggendo la conduttrice
<aia, raggaeton> iniziano a prenderlo in giro i ragazzi mentre io sorrido divertita.
<Sei pronto?> gli domanda Maria
<No però andiamo> dice ridendo, maria fa partire la canzone e all'ascolto il moro scoppia a ridere girandosi verso di me, sorrido divertita e gli scompiglio i capelli.
"i wanna dance with somebody" era il pezzo assegnato.
<Non lo so, devo sentirla con una tonalità più bassa così non ce l'ho bene in mente>
Maria continua con le altre assegnazioni e io guardo il ragazzo al mio fianco.
<Beh guarda che non avrai problemi a farla lo sai?>
<No sì questo sì, vocalmente non ho problemi, ma vorrà che io sorrida, mi muova sul palco eccetera>
<Allora fallo, sorridi e fai uscire le fossette> gli dico toccandogli le guance, lui in risposta sorride e lascia un bacio sul palmo della mia mano.
<Alex, ti volevo far vedere il tuo sfidante> a quelle parole smettiamo di parlare tra di noi
<ok maria>
Alla l'immagine del ragazzo il moro esclama di conoscerlo e che è venuto a casa sua una volta.
<è fortissimo lui> continua muovendo la testa all'ascolto del ragazzo, a me non piaceva e neanche ad Albe e Tommaso.
<Che dici?> chiede la conduttrice
<ma nulla cioè onestamente non ho paura a prescindere, soltanto che lo conosco e so chi è>
Maria ci saluta e ci lascia dopo altre chiacchiere.
<con tutte le persone che c'erano> continua il moro
<A me onestamente non piace, non mi ha trasmesso nulla> prendo parola
<Neanche a me Giu, opinione personale> risponde Albe
<È bravo raga> dice Luca.
Ci alziamo e andiamo in salotto sul divano più interno.
<Alexino> richiamo la sua attenzione
<non mi chiamare così> dice lamentandosi
<si invece, ino mi sa di piccolino> gli spiego il mio ragionamento
<di piccolino bambi non ho niente> il mio cervello recepisce in ritardo il doppio senso e sbarro gli occhi colpendo il braccio del cantante.
<Alex!> il moro scoppia a ridere per la mia reazione
<sei proprio scemo giuro> gli dico mentre continua a ridere.
Quando finisce di ridere mi tira verso di se e mi abbraccia.
<hai bisogno delle coccoline?> dico prendendolo in giro
<eddai però, mo me ne vado> dice facendo finta di alzarsi, rimane appoggiato al mio seno e si rilassa mentre io gli accarezzo i capelli.
<sei comoda bambi> mi sussurra e io esclamo un "lo so"
Il moro viene avvertito dalla produzione che Lorella voleva vederlo e dopo aver sbuffato almeno cinque volte si stacca dalle mie braccia.
<Su Alexino> gli dico e lui mi lascia un bacio sulle labbra e uno "scema" sussurrato per poi uscire di casa.

tra silenzi -alex-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora