Svegliarsi e non sentire il solito baccano provenire dalla cucina era strano.
Andare a dormire, con la consapevolezza che il giorno dopo ero libera di fare quello che voglio, era strano.
Ero tornata a casa mia solamente da due giorni e dovevo ancora realizzare.
Abbracciare mio papà e mio fratello è stata un'emozione unica.
Mi mancavano tutti i ragazzi della casetta, specialmente uno.
Abbiamo fatto il viaggio di ritorno insieme, io a Milano e lui a Como dalla sua famiglia.
Oggi però, ci siamo messi d'accordo che sarebbe salito a Milano.
Avevamo pochi giorni di respiro prima delle migliaia di inviti a eventi e interviste.
La prima cosa che ho fatta tornata a casa mia, dopo aver salutato a dovere la mia famiglia era andare a fare visita alla mia mamma.
Pur essendo tornata a casa con gli occhi gonfi, mi aveva fatto stare bene parlarle un po', anche se lo facevo ogni sera.
<Principessa, a che ore arriva Alex?> domandò mio fratello.
<Ha appena preso il treno, quindi massimo tra due orette> spiego leggendo i messaggi del moro.
Appena Alex mi avvisò che fosse quasi arrivato, io e mio fratello partimmo per andarlo a prendere in stazione.
Dopo dieci minuti, la sua figura spuntò venendoci incontro ed io corsi ad abbracciarlo.
<Ciao bambi>
<Ciao amore>
Gli lasciai un bacio veloce, essendoci mio fratello e passai alle presentazioni, anche se si conoscevano già.
I due si salutarono scambiandosi quattro chiacchiere per poi decidere di tornare a casa.
<Come sono stati questi giorni fuori dalla casetta?> domandò mentre mi buttavo sul mio letto.
<Stranissimi, mi mancano tutti. I tuoi?>
<Strani ma bellissimi, mi mancava vivere senza telecamere puntate> rispose appoggiandosi al suo fianco.
<Non che ti abbiano limitato eh> risposi ridendo.
<Cretina> rispose ridendo lasciandomi un bacio che approfondì.
Pranzammo a casa mia insieme a papà e mio fratello, era bellissimo vedere Alex a tavola con loro.
Mancava solo mamma, sono sicura che le sarebbe piaciuto molto.
Il pomeriggio lo passammo in casa e la sera decidemmo di andare a cena fuori e poi passare la serata in un pub dove ci avrebbero raggiunti Albe e Luigi.
Con Carola invece ci stavamo ancora organizzando, mi mancava come l'aria quella pazza.
<Ora mi aiuti a scegliere cosa mettere> dico dirigendomi verso il mio armadio ancora incasinato.
Tirai fuori tutti i vestiti che mi sembravano più adatti mostrandoglieli.
Alex con molta attenzione li osservò e alla fine scelse un vestito nero di pelle che mi arrivava a metà coscia a cui abbinai dei tacchi.
<Vado a farmi una doccia> avvertì il moro sdraiato sul mio letto.
Corsi a lasciargli un bacio ed entrai in doccia lavandomi solo il corpo avendo i capelli puliti.
Raggiungi la mia stanza coperta solo dall'asciugamano chiudendo la porta dietro di me.
<Bambi ti prego copriti> sussurrò mettendosi le mani sul viso.
Scoppiai a ridere avvicinandomi a lui.
<Perché?> domandai.
<Perché ti salterei addosso, ma tuo papà è di là e non mi sembra il caso>
<Mmm, va bene mi vesto>
Indossai il vestito e glielo mostrai.
<Come sto?>
<Wow, da dio> sussurrò avvicinandosi a me.
<Sicuro? non mi stringe un po' troppo?> chiesi guardandomi allo specchio.
<No amore, è perfetto. Sei perfetta> rispose lasciandomi un bacio.
Passai a sistemarmi i capelli con delle onde morbide e mi truccai leggermente intanto che Alex si lavava e si preparava pure lui.
Infilai i tacchi e presi la borsa e quando fu pronto anche lui usciamo.
<Divertitevi e state attenti mi raccomando>
Lasciai un bacio a papà e uscimmo di casa.
Arrivammo al ristorante di sushi, uno dei più belli di Milano.
<Te l'avevo promesso> disse il moro che baciai.
Dopo mangiato raggiungemmo Albe e Luigi.
<Ciao patati> salutai abbracciandoli.
<Eccola la mia coppia preferita> pronunciò Gigi.
<Nulla a togliere a te e Sere eh> continuò girandosi verso Albe che gli tirò uno scappellotto.
Tutto questo mi era mancato.
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tra silenzi -alex-
Fanfictiontocchiamo la vita con pochi gesti TW: dca, attacchi di panico