<Guanti di sfida, ballo, chi va?> domanda la conduttrice dopo averci richiamato in gradinata.
Io e Serena alziamo la mano in contemporanea facendo ridere i ragazzi.
<Serena e Giulia? in questo caso no> risponde Maria
Alla fine il primo guanto era per Nunzio contro Leonardo su un samba.
Secondo guanto era sempre da parte della Celentano, Serena accompagnata da Nunzio contro Carola accompagnata da Michele.
<Okay, un altro guanto di sfida ballo> annuncia Maria
Alzo la mano e quando la conduttrice conferma, mi alzo raggiungendo il giardino per ritirare la lettera.
<"Giulia, in questo guanto contro Carola mi piacerebbe vedere tutta la tua versatilità. Sai bene che i miei compiti durante l'anno che considerate cattivi, ti abbiano aiutato un minimo a fare dei piccoli miglioramenti, e questo sarà un compito diverso del solito. Quando lavorerai come ballerina, lo spero per te, dovrai affrontare di tutto, così ho pensato ad una coreografia dove oltre ad eseguire passi di neoclassico e di modern, quindi assolutamente equo, tu e Carola avrete difficoltà diverse ma equivalenti. Eseguirete la coreografia indossando in un piede la scarpa da punta (più adatta a Carola, ma immagino che con i tuoi studi classici tu l'abbia messa più volte) e nell'altro piede una scarpa da ginnastica sicuramente più adatta a te che a Carola. La difficoltà maggiore sta nella coordinazione delle due scarpe differenti. Credo che questo guanto sia equo anche se io penso fermamente che il guanto di sfida non debba esserlo ma debba mettere in seria difficoltà l'avversario per vincere la partita, altrimenti che guanto sarebbe? La buona riuscita sta nella qualità dell'esecuzione. Non basta avere un buon movimento come non basta avere un bel fisico, anche se nella danza è la base. E poi diciamocela tutta, avere un bel fisico e un bel viso aiutano molto, anche nella vita e nessuno lo può negare. Vincerà chi piacerà di più alla giuria ma sono sicura che in modo diverso sarà un'ulteriore crescita sia per te che per Carola. Buon lavoro. Alessandra Celentano" Vi faccio vedere la coreografia> legge Maria.
<La scarpa che utilizzo ha? è sempre sulle punte> domanda Alex mentre guardiamo la coreografia
<Che dite?> domanda la conduttrice
<Allora, è tutta neoclassica la coreografia, inoltre non capisco il senso di mettere la scarpa da ginnastica quando si sta tutta in punta. Inoltre io non le indosso da anni e anni, perché ho fatto semplicemente i primi anni danza poi mi sono spostata sul modern, quindi le ho indossate per poco tempo se non niente> commento
<Anche se avessi ad entrambi i piedi le scarpe da ginnastica rimaneva una coreografia neoclassica> continua Dario
<Secondo te non riesci a farla?> mi domanda Carola
<Amo, non dico che uscirebbe una cosa aberrante ma quasi, non mi ricordo quasi come si sta in punta> rispondo
<Comunque, anche per me sarà difficile, non è facile ballare con una punta e una scarpa> dice Carola
<Caro ma cosa stai dicendo?> domanda Serena ridendo
<Sicuramente mi viene meglio, ma non sarà un passeggiata anche per me ho detto> ribatte Carola.
Tra le due inizia una breve discussione che viene interrotta da Maria
<Quindi, non è equo questo guanto?> domanda
<No non lo è, leggendo la lettera mi aspettavo tutt'altra coreografia, la coreografia è tutta neoclassica e l'uso della punta è prevalente> commento
<Quindi che vuoi fare, lo rifiuti?> domanda la conduttrice
<Non lo so, è che se rifiuto è come darle ragione su tutto quello che ha scritto e mi da fastidio, posso provarlo prima in sala?> domando
<Certo Giulia>
Maria va avanti con il canto con un guanto di sfida per Luigi contro Crytical ovviamente da Anna Pettinelli per poi salutarci.
Sospiro alzandomi per raggiungere la mia stanza per posare la lettera sul comodino per poi tornare in salotto buttandomi sul divano.
Dopo circa dieci minuti Alex entra in salotto con il suo zaino in spalla avvicinandosi a me.
<Hai lezione?> domando al ragazzo che annuisce
<Sul guanto di sfida contro Luigi> risponde alzando gli occhi al cielo.
<Sex bomb?> domando sorridendo
<Si, è imbarazzante> commenta facendomi ridacchiare
<Guarda che se ti impegni ti esce da dio>
<Mmm, vedremo> dice abbassandosi per lasciarmi un bacio a stampo
<Ciao bomba sexy> sussurro facendogli scuotere la testa
<Ciao scema> ricambia scombinandomi i capelli per poi uscire dalla casetta.
Dopo circa una quarantina di minuti, mentre lavavo dei piatti lasciati nel lavello, vengo richiamata in palestra senza il motivo.
Dopo essermi infilata il giubbotto raggiungo lo studio e la sala entrandoci dopo aver bussato.
C'erano Alex e Lorella girati verso la mia direzione.
<Ehm... mi hanno chiamata, ho sbagliato sala?> domando rimanendo sullo stipite
<No, Giulia vieni, aiutami tu con questo che mi sta facendo uscire matta> risponde Lorella, quindi decido di avvicinarmi e mettermi vicino al moro.
<Che succede?> domando al ragazzo
<Succede che Alex ci crede poco in quello che fa e in un pezzo come questo non può non farlo, deve essere spudorato, mantenere lo sguardo su di me, sta parlando ad una donna e le sta dicendo che è una bomba, quindi ti ho chiamata per vedere se almeno con te davanti ci riesce> spiega la bionda aldilà del plexiglas.
Guardo il moro che intanto si dondolava mantenendo lo sguardo sulle sue scarpe.
<Dai proviamo> dice Lorella andando verso lo stereo.
<Ei> sussurro al moro avvicinandomi a lui
<Non riesco, già per me riuscire a cantare una canzone così è un grosso passo avanti e non viene manco riconosciuto> commenta infastidito.
<Si che ti viene riconosciuto, vuole solo vederti in altre vesti, quindi ora canti e fai come se ci fossimo solo io e te, va bene?> domando al moro che annuisce.
Lorella gli fa togliere l'asta e mi fa sedere su una sedia praticamente davanti a lei.
Il moro inizia a cantare ma s'imbarazza interrompendosi poco dopo quindi Lorella va ad interrompere la base.
<Riproviamo> dice la Cuccarini
<Fai finta che ci siamo solo io e te> sussurro al ragazzo che rinizia a cantare mantenendo lo sguardo sul mio.
<Dai, un piccolo passetto l'abbiamo fatto, ora manca tutto il resto Alex, devi essere spudorato, accattivante, devi muoverti> commenta Lorella e decido di alzarmi rimettendomi vicino al ragazzo.
<Riproviamola senza Giulia davanti mettendo tutto il resto, voglio lo sguardo Alex> continua Lorella riaccendendo la base.
I due fanno altre prove senza buon fine e iniziano a chiacchierare.
<Promettimi che ci penserai a quello che ti ho detto> dice la bionda a fine discussione
<Va bene> risponde il ragazzo
<Dai, ciao, ciao Giulia, scusa se ti ho tenuta qua ma almeno con te abbiamo fatto un piccolo passettino> continua Lorella verso di me
<Figurati, ciao Lorella> rispondo e la prof esce dalla sala lasciando me e il ragazzo.
<Alex> lo richiamo tendendogli le mani, si avvicina afferrandole mentre sbuffa.
<Ma perché devo mettermi in ridicolo così?> domanda infastidito
<Non ti metti in ridicolo, lo so che è una canzone che non avresti mai scelto di cantare, ma ce la fai se parti con la testa giusta, se parti già con il pensiero che risulti ridicolo non vai da nessuna parte, ce l'hai il lato spudorato Alex, devi solo farlo uscire>
<Che palle> sussurra buttando la testa all'indietro
<Vuoi riprovarla?> gli domando e annuisce in risposta.
Gli lascio un bacio mentre lo lascio andare a prendere il microfono e accendere la base.
Il moro inizia a cantare tenendo lo sguardo fisso su di me avvicinandosi piano piano alla mia figura, merda se era sexy.
<Ecco, com'è? sono ridicolo vero?> dice fermandosi
<Eri tutto fuorché ridicolo> sussurro facendolo sorridere
<Che intendi per "tutto fuorché ridicolo"?> mi domanda avvicinandosi ulteriormente
<Che potresti anche stare fermo che risulteresti sexy>
<Quindi posso anche cantare all'asta fermo al centro del palco che sarei sexy?>
<Se ti sentisse Lorella ti prenderebbe a sberle> dico facendolo ridere.
<Andiamo in casetta va> dice
<Ho finito di sistemare il pezzo che mi ha dato Michele> dice durante il tragitto verso casa
<Davvero? quando me la fai sentire?> dico sorridendo
<Presto, non ce l'ho scaricata sul mp3 sennò te la facevo sentire> spiega facendomi annuire
<Per il guanto che ti ha mandato la celentano che dici?> domanda mentre entriamo in casa
<Non lo so, devo provarlo e poi sentire Veronica> spiego
<Giu, ti sono arrivate le punte> mi comunica Serena dal divano, quindi mi avvio prendendo il sacchetto nelle mani, ce ne erano più di un paio, così provavo la misura giusta per il mio piede.
Inizio a provarli trovando le punte che più si adattavano, ma riuscivo a stare a malapena in punta per più di cinque secondi.
<Non riesci?> domanda qualcuno dal divano
<Eh no che non riesco, non le metto da quando ero piccola> rispondo mentre riprovavo a salirci davanti allo specchio.
Tra un quarto d'ora avrei avuto lezione con Elena e Montesso per provare e capire se accettare o meno il guanto e poi un incontro con Veronica per decidere insieme.
Mi dava fastidio che non riuscissi a stare sulle punte come volevo, ma ci voleva uno studio dietro grandissimo e in cinque giorni non potevo fare granché.
Sbuffo e velocemente ripongo le punte nel cassetto, portando le altre in sala box così che la redazione potesse riprenderle.
Raggiungo la mia stanza dove trovo il moro posizionato nel mio letto.
<Tra poco mi devi pagare l'affitto> dico facendolo ridere mentre inizio a sistemare il borsone.
<Hai lezione proprio ora?> mi domanda e annuisco
<Perchè?> domando chiudendo il borsone e avvicinandomi a lui
<Volevo un po' di coccole> sussurra con una dolcezza che mi fa sciogliere
<Puoi averne per esattamente cinque minuti> dico leggendo l'orologio sul mio comodino.
<Allora non perdiamo tempo> dice tirandomi facendomi sdraiare vicino a lui.
<Ahia scemo> dico ridendo lasciandogli una sberla sul petto
<Manesca> sussurra mordendomi la guancia
<Cannibale> sussurro a mia volta mordendogli il labbro inferiore tirandolo leggermente per poi baciarlo.
Dopo la lezione e l'incontro con Veronica, la conclusione era che avremmo rifiutato il guanto di sfida e mi ha rassicurato sul fatto che se avessi più tempo ce l'avrei fatta, ma avrei rischiato anche di farmi male alla caviglia a cui mi ero infortunata.
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tra silenzi -alex-
Fanfictiontocchiamo la vita con pochi gesti TW: dca, attacchi di panico