quattro

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Nei giorni successivi, arrivano due sfide, la prima per Flaza, da parte di Anna Pettinelli che le scrive di quanto sul palco passa inosservata, la seconda è per Mirko, da parte della mia Professoressa, che poi verrà sospesa in quanto mirko non ha la maglia essendo che la celentano gliel'ha sospesa.
Per la prossima puntata la mia professoressa mi ha assegnato altre due coreografie, uno sul hiphop, e avendo visto il mio livello con la prima coreo ha deciso di alzare l'asticella, e l'altra di modern contaminato.
Dopo aver finito di pulire la cucina, mi avvicino alla sala delle gradinate avendo sentito la melodia del piano, lì c'era alex che suonava con gli occhi chiusi completamente immerso nel suo mondo, mi appoggio al muro continuando ad osservalo e ascoltarlo.
<Cosi lo sciupi> sento una voce dietro di me che mi fa spaventare, era Luigi, con cui ho avuto modo di parlare un po' di volte.
<Sei scemo?> gli dissi immediatamente con la mano sul cuore per lo spavento, il ragazzo con gli occhiali bianchi scoppia a ridere guardandomi.
<Sei tu che eri troppo immersa nell'osservarlo, e oh, ora pure lui ti sta guardando> dice la seconda frase guardando dietro di me, mi giro e ci stava guardando
<Ti abbiamo disturbato?> gli chiedo sentendomi in colpa
<cara che si preoccupa> continua a mettere il dito nella piaga Luigi
alex si era ormai alzato da lì e stava venendo verso di noi.
<no tranquilla, non disturbate> mi dice con un sorriso, alla vista delle fossette mi sciolgo continuando a guardarci negli occhi.
<Vabbe ragazzi, siamo in una casa piena di stan-> lo interrompo con una gomitata in pancia, alche lui si piega e io scoppio a ridere.
<Poi lei era la ragazza timida e calma, se ti prendo giulia giuro> continua a dire piegato, mi sentivo un po' in colpa ma le battute di quel tipo mi imbarazzavano troppo.
<Non ho intenzione di correre luigi, non volevo farti male>
in tutto questo alex rideva guardando la scena dell'amico piegato.
<mannaggia a te giulia> si rialza spingendomi la testa
<ora però mi fai sentire in colpa...> mi guarda di sottecchi facendomi poi un sorriso alla fine tranquillizzandomi
<siete scemi> esclama questa volta alex
<ora però ti becchi due gomitate tu> esclama luigi che mi fa ridere.
luigi intanto viene chiamato in cucina da qualcuno e io continuo a ridere.
<hai una bella risata> mi dice malinconia abbassando la voce, probabilmente sono rossa in viso perché quando mi giro mi stringe le guance facendomi fare strane facce.
<eddai> dico scansandomi e lui ride, penso sia uno dei suoni più belli che abbia mai sentito.

Poche ore dopo

Erano le sette di pomeriggio e io avevo finito tutte le lezioni, mi ero fatta la doccia e asciugata i capelli ed ero uscita in giardino dove poco dopo mi ha raggiunta Alex.
Stavamo parlando del più e del meno quando serena ci chiama per la cena.
<Io ho già mangiato> dico ai due.
Serena intanto rientra in casetta.
<Vieni a mangiare?> mi richiede Alex
<Ho già mangiato Alex, vai pure> gli ripeto sorridendogli
<Non hai mangiato giulia> mi rimprovera
<No Alex ti assicuro che ho mangiato>
quello che ha ingerito il mio corpo quest'oggi è una barretta , una mela, e un toast, ma non avevo fame, e del fumo di circa cinque/sei heets.
Il ragazzo difronte a me continua ad osservami e sospirando si alza dal divano entrando in casetta, dopo circa cinque minuti sento la porta riaprirsi, era Alex con due piatti in mano.
<Mangiamo insieme? hanno fatto la pizza, non puoi dire di no alla pizza> dice posando i due piatti sul tavolino. Continuo ad osservarlo in silenzio.
<Non ho fame Alex veramente> sospiro guardandomi le mani
<Almeno una fetta Timidezza, che dici, assaggiala almeno, è buona giuro> insiste cercando il mio sguardo, mi dispiaceva continuare a dirgli no e apprezzavo ciò che faceva.
Prendo il piatto portandomelo vicino e prendo una fetta assaggiandola.
<Buona?> mi domanda malinconia mangiando con me.
<Si è buona> ed era vero, era veramente buona.
Continuano a mangiare in silenzio, ho cercato di mangiare due fettine e ci sono riuscita.
Ero migliorata, ero convinta di esserne uscita ma stavo ricadendo dentro al baratro.
Mi veniva da piangere guardando il piatto, mi sentivo in colpa, Alex come se mi avesse letto dentro, capisce che c'è qualcosa che non va.
<Timidezza che succede?>si avvicina a me dopo essersi pulito le mani.
Mi giro dall'altra parte non volendo mostrarmi debole.
<hei> fa il giro mettendosi dall'altra parte del divano guardandomi negli occhi.
Mi stringe a sé ed è lì che scoppio a piangere.
<Che succede Giulietta?> mi chiede accarezzandomi i capelli cercando di calmarmi.
ripensavo al periodo buio, a tutto quello che mi ha portato a caderci, alle parole rivolte a me e al mio corpo, i digiuni che facevo per cercare di dimagrire, sta tornando tutto.

tra silenzi -alex-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora