settanta

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Erano le cinque di pomeriggio quando io, Luca, Leonardo, Aisha, Nunzio, Crytical, Christian e Calma veniamo chiamati urgentemente in studio dove troviamo Rudy Zerbi e la maestra Celentano nelle postazioni.
Loro due insieme non erano mai un buon segno.
Iniziano a leggerci ciò che hanno scritto, parlando dei posti del serale, dell'impegno e dedizione che ci devono essere, finendo col dirci che i presenti in quel momento in studio non rispettavano.
Tutto assurdo.
Inizio a guardarmi intorno vedendo le facce sconcertate dei miei compagni, tornando poi con l'attenzione sui due prof.
Rudy parte dicendo che passano ore davanti ai monitor a guardarci, vedono che il tempo che passiamo in casetta invece di sfruttarlo o siamo stravaccati sul divano, a guardare il tv definendoci di pensare di essere in villaggio.
<Voi siete qui, chi per un motivo chi per altro, perché non state dando il massimo e questo noi non lo possiamo accettare> dice finendo il suo discorso Rudy.
<Possiamo sapere questi motivi per cui ritenete che non ci impegnamo? non essendo delle macchine ma umani, abbiamo il bisogno fisico e specialmente mentale di aver tempo di riposare> parlo alzando la mano chiedendo indirettamente la parola.
<Certo, non avete bisogno di passare delle ore sul divano stravaccati o ore a farvi maschere e a truccarvi, inoltre se non dormite la notte è normale che durante la giornata non siete produttivi> risponde la maestra facendomi scuotere la testa.
<Siete stati chiamati qua perche adesso vi esibirete, le vostre esibizioni verrano mandate a due giudici, uno del canto e uno del ballo e chi sarà ultimo oggi, andrà direttamente a casa, uno per il canto e uno per il ballo> dice Rudy scatenando sguardi ancora più sconcertati.
Io invece rido per l'assurdità della situazione, era tutto senza senso.
Dovevo rischiare di tornare a casa perché secondo loro non mi impegno? io? seriamente?.
Smetto di seguire la discussione coprendomi il viso, o scoppiavo a piangere o a urlare e mandare a cagare tutti tornandomene con i miei piedi a casa.
Dopo che quasi tutti hanno detto la propria, i due prof escono lasciandoci soli.
C'era chi era scoppiato a piangere e chi continuava a parlare, io mantenevo lo sguardo fisso picchiettando con il dito sul banco, concentrandomi sul mio respiro.
Dopo pochi minuti, la produzione inizia a chiamarci uno ad uno per esibirci, non so come avremmo fatto in queste condizioni.
Partono i cantanti, poi Nunzio, io e alla fine Leo, ognuno ha potuto scegliere l'esibizione che preferisce.

Dopo esserci esibiti, torniamo in casetta nel silenzio più totale.
Raggiungo velocemente il bagno della mia stanza chiudendomici dentro.
Il mio respiro rimane in affanno pur avendo finito di ballare minuti fa, cerco di fare respiri profondi ma non sento l'ossigeno arrivare ai polmoni.
<Giu, tutto bene?> mi domanda qualcuno bussando alla porta, mi sembrava la voce di Carola, ma non mi sentivo lucida in questo momento.
Mi appoggio per terra ranicchiandomi sulle ginocchia sentendo una botta di caldo assurda.
Mi spoglio dalla maglia rimanendo in top e Carola non sentendo risposta, apre la porta raggiungendomi vedendo le mie condizioni.
<Giulietta che è successo?> domanda abbassandosi alla mia altezza.
Mi stavo sentendo male, il petto iniziava a fare male, le lacrime scendevano una dopo l'altra sul mio viso, facevo fatica a respirare e il mio cuore batteva più del normale.
La bocca di Carola si muoveva ma io non riuscivo a capire nessuna parola di quello che diceva, finché non sparisce dalla mia vista, tornando poco dopo con Alex che si chiude la porta dietro avvicinandosi a me.
<Eiei amore> pronuncia sedendosi davanti a me avvicinandomi al suo corpo.
Inizio a singhiozzare, il peso sul petto aumentava e tutto ciò mi portava il doppio del panico.
<Giulia, respira con me amore, segui il mio respiro> dice spostandomi i capelli dal viso.
Il moro inizia ad inspirare ed espirare lentamente, cercavo di seguirlo ma non ci riuscivo.
<No amore, hei, non ti agitare di più, respiriamo insieme> dice prendendomi le mani che avevo appoggiato al petto nelle sue.
Dopo minuti che mi sembravano ore, torno a respirare quasi normalmente e il mio battito cardiaco stava tornando nella norma.
Il dolore al petto era ancora presente e un po' mi agitava, ma la presenza di Alex e il suo sguardo rassicurante mi aiutava.
<Brava piccola, hai visto? sei bravissima> sussurra e mi avvicino appoggiandomi al suo petto.
<Quando te la senti, ci laviamo il viso e mi racconti cos'è successo, va bene?> dice stringendomi tra le sue braccia mentre annuisco in risposta.
Qualcuno della produzione domanda se era tutto apposto, anche Carola entra per controllare e dopo la risposta positiva del moro, ci lasciano soli.
<C'erano Rudy e la Celentano in studio, hanno detto che non ci impegniamo come dovremmo, che dobbiamo impiegare il nostro tempo in casetta a provare e riprovare invece di stare spiaggiati sul divano o pensare di essere in villaggio, ci hanno fatto cantare e ballare, due giudici ci giudicheranno facendo una classifica, uno del canto e uno del ballo chi arriveranno ultimi, andranno direttamente a casa> spiego dopo minuti di silenzio rimanendo nella stessa posizione.
Il moro sospira a fine racconto lasciandomi poi un bacio sulla testa.
<Io devo rischiare di andare a casa perché secondo la Celentano e Rudy non m'impegno come dovrei, io? capisci?> domando risentendo la rabbia crescere dentro di me rialzando il viso.
<Sei una di quelle che si impegna di più Giulia, non c'è bisogno che te lo dica io, e stai tranquilla che non esci, sei una ballerina formidabile> dice rassicurandomi.
<Non so come ho ballato, avevo il cervello annebbiato> rispondo sentendo le lacrime risalire.
<Avrai ballato bene, tranquilla> sussurra lasciandomi un bacio in fronte.
<Grazie Alex> sussurro lasciandogli un bacio a stampo facendolo sorridere.
<Non mi devi ringraziare> risponde accarezzandomi la guancia.
<Si invece, non saprei come superarli questi momenti senza di te> spiego e mentre il ragazzo fa per rispondere, la produzione ci richiama in gradinata, le classifiche erano pronte.
Il moro si rialza aiutandomi a fare lo stesso, mi lavo il viso e mi sistemo i capelli prima di prendere un grosso respiro e uscire da quel bagno insieme ad Alex.
<Amore> sussurra Carola alzandosi dal mio letto venendo ad abbracciarmi.
<Sto bene> sussurro ricambiando.
Ci dirigiamo poi insieme tutte e tre in gradinata aspettando.
<Allora, partiamo dalla classifica di ballo> pronuncia una ragazza della produzione mentre sul monitor spunta la classifica vuota con due sbarre rosse sugli ultimi due, c'è n'erano due non uno.
<Vediamo chi c'è al primo posto> dice e subito dopo spunta il nome di Leonardo.
<Vediamo il secondo che è salvo dall'eliminazione> continua e quando spunta il nome di Nunzio sento un tuffo al cuore.
Ero eliminata.
Ero eliminata da Amici.
Io e Christian eravamo eliminati.
Giro il viso verso Alex che già mi guardava smarrito e gli lascio un sorriso triste mentre lui si appoggia con i gomiti sulle ginocchia coprendosi il viso.
Carola mi appoggia una mano sulla coscia mentre sento delle mani sulle mia spalle, Luigi.
Intanto che mostravano la classifica canto, dove arriva ultimo Calma, compio lo stesso gesto di Alex per non riaccoppiare a piangere.
<Gli ultimi classificati vanno in palestra, non portate nulla poi ci penseremo noi alle vostre cose> continua la ragazza.
Tutte le mia paure si stavano avverando.
Tutti i sacrifici fatti buttati nel cesso.
Chissà che penseranno papà e Ale, chissà che penserà mamma.
I ragazzi eliminati si alzano in piedi appena viene chiuso il collegamento, io invece non riuscivo ad alzarmi da quella gradinata.
Carola mi avvolge nelle sue braccia mentre singhiozzava, sospiro trattenendo le mie lacrime.
Mentre gli altri eliminati salutano i ragazzi e mentre con una mano stringo Carola, con l'altra cerco la mano di colui che mi ha capita, accettata e amata.
Carola si stacca dal mio corpo e dopo averle lasciato una carezza sul viso, mi alzo in piedi sulla gradinata staccando la mia mano da quella del moro non riuscendo neanche a guardalo.
Serena si avvicina abbracciandomi così come Luigi.
<Prenditi cura di lui e non litigate e apri il tuo cuore a tu sai chi> gli sussurro all'orecchio.
Dopo aver abbracciato tutti, il mio sguardo finisce in quello sofferente del moro.
Si alza raggiungendomi per poi racchiudermi tra le sue braccia dove scoppio a piangere definitivamente.
<Non ce la posso fare qui dentro senza di te> sussurra al mio orecchio.
<Si che ce la fai, tu ce la fai> sussurro staccandomi e prendendogli il viso tra le mani.
Scuote la testa, alzandola guardando verso l'alto.
<Devo andare> sussurro e lui scuote la testa.
Lo bacio coprendo le nostre bocche per poi staccarmi poco dopo.
<Ti amo> sussurro mentre mi guardava perso.
<Vinci mi raccomando e non litigare con gli altri> sussurro facendogli spuntare mezzo sorriso.
Faccio un breve saluto generale e il moro mi accompagna alla porta, infilo il giubbotto avvicinandomi alla porta d'ingresso della casetta con lui.
<Non andare, perfavore> sussurra riportandomi vicino al suo corpo nascondendo il viso nel mio collo.
<Ei amore> sussurro accarezzandogli i capelli.
<Alex perfavore> sussurro con la voce tremolante, già era difficile, così lo era ancora di più.
Con fatica riusciamo a staccarci, il moro aveva gli occhi arrossati e questo mi stringeva il cuore.
<Devo andare> sussurro avvicinandomi leggermente per baciarlo.
<Ti amo> sussurra prima che esca dalla porta di quella casetta, per l'ultima volta.
Quando chiudo la porta, sento qualcosa dentro di me spezzarsi, mi guardo attorno, decidendo di raggiungere gli altri che saranno già arrivati.
Raggiungo la palestra trovando Chri e Calma, il primo si avvicina a me abbracciandomi.
Ci sediamo tutti per terra aspettando probabilmente le nostre valige.
Questo, forse era il modo peggiore per essere eliminati, per un provvedimento che non stava né in cielo né in terra, ed è questo che mi fa più rabbia.
Dopo un quarto d'ora avvolti nel silenzio, dalla porta opposta entrano Rudy e Alessandra Celentano.
Iniziano a fare un discorso sull'impegno e su quanto uno faccia se gliene importa di qualcosa.
Era un discorso giusto se si basava su fatti reali, ma qua di reale non c'era niente.
Calma dopo il discorso dei due prof dice la sua opinione mentre io rimango fissa guardare un punto davanti a me.
<Allora, questo significa che qualcosa qui avete imparato ed è per questo qualcosa che avete imparato che tornate in casetta> pronuncia Rudy in risposta a Calma.
Le sue ultime tre parole mi risvegliano dal mio stato di trance.
<L'importante ragazzi è che abbiate capito, ma non solo voi, trasmettete tutto questo si vostri compagni, a tutti, chi più chi meno> continua la maestra.
I due ci salutano poco dopo e io mi copro il viso sentendo tutta l'ansia e la paura scendere.
Prima di uscire dalla palestra, ci stringiamo in un veloce abbraccio e molto velocemente raggiungiamo casa.
I ragazzi quando ci rivedono chiedono spiegazioni, ma non mi fermo a darle, il mio unico pensiero è una persona sola.
<È nella tua stanza> pronuncia qualcuno nella mia direzione che ringrazio velocemente e raggiungo il posto comunicato.
Appena entro nella mia stanza mi si stringe il cuore, il moro è sdraiato sul mio letto mentre abbraccia il mio cuscino.
<Amore> pronuncio facendogli alzare la testa di scatto.
Appena mi vede sorride facendosi spuntare le fossette e si alza raggiungendomi per poi abbracciarmi ed alzarmi da terra.
<Mi sono cagato sotto> sussurra stringendomi a lui.
Sospiro rilasciando tutto lo stress accumulato in meno di due ore.
Mi stacco leggermente per poterlo baciare.
<Stavo pensando di abbandonare> sussurra sulle mie labbra facendomi staccare di scatto.
<Che cazzo dici?> rispondo guardandolo male mentre annuisce.
<Senza di te non ha senso Giu> sussurra ribaciandomi.
<Non te lo avrei perdonato Alex, sei un papabile vincitore lo sai?> domando al moro staccandomi a fatica dalle sue labbra
<Tu sei una papabile vincitrice, dobbiamo alzare insieme quella coppa> risponde facendomi sorridere
<Devo prima prendere la maglia del serale Alex, poi penseremo ad arrivare alla fine, insieme> rispondo riattaccando le nostre labbra.
<Hai finito le lezioni di oggi?> mi domanda
<Si, perché?> domando a mia volta
<Perfetto, sta sera sei tutta mia>

tra silenzi -alex-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora