sessantuno

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Erano le 16:00 di pomeriggio quando veniamo richiamati in studio per una gara di ballo di tecnica classica.
Aspettiamo seduti al nostro banchetto e dopo pochi minuti fa la sua entrata Francesca Bernabini.
Eravamo io, Carola, Serena, alice e Christian.
Dario e Cosmary stamattina si sono svegliati con la febbre e altri sintomi vari e Mattia ovviamente per la caviglia.
Anche io mi sentivo poco bene, mi sentivo debole, avevo mal di gola e un po' di raffreddore.
La prima prova era adagio e la seconda prova era una diagonale di piroette.
Dopo queste due prove ritornammo in sala relax dove ci aspettava Mattia.
Maria si collega con noi dopo cinque minuti e dopo un breve riassunto fa per far vedere la classica.
<Posso dirti le posizioni Maria?> domanda Christian
<Si certo>
<Allora, Carola, Giulia, Serena, Alice, io> risponde il riccio mentre Serena e Alice scuotono la testa non essendo d'accordo sulla loro posizione.
Serena pensava di essere penultima e Alice ultima.
<Okay, facciamo uscire il primo posto> dice la conduttrice e il nome di Carola spunta.
<Carola che dici?> le chiede maria
<Bene, sono contenta, anche per è il mio stile, avrei potuto però fare molto di meglio> risponde
<E cosa ne pensi della proposta della Celentano?>
<Sono d'accordo, perché queste gare avvantaggiano qualcuno di noi e quelle di improvvisazione avvantaggiano altri, quindi sono d'accordissimo>
<Grazie che è d'accordo> risponde ridendo Christian e da qui nasce una discussione in cui non ho né la forza mentale né quella fisica per parteciparvi.
<Guardiamo il secondo posto> pronuncia Maria e il nome spunta, ringrazio e torno nel mio silenzio.
<Allora Carola ha ricevuto un 9 come voto e tu un 7-> comunica e io annuisco in risposta.
In terza posizione spunta Serena con un 6,5, poi Alice e poi Christian.
<Posso capire una cosa che non capisco? chi è d'accordo con il pensiero di Christian?> domanda
<A mio parere, bisogna fare gare di tecnica, ma tecnica di tutti gli stili e non solo modern e classico, perché così Christian e Mattia fanno il nostro e noi non facciamo il loro e non sarebbe equo> rispondo per prima facendo annuire il moro riccio.
Dalla domanda di Maria riparte la discussione tra Christian e Carola.
Dopo circa altri dieci minuti, sentendomi poco bene chiedo alla conduttrice di poter tornare in casetta.
<Che ti senti Giu?> mi domanda dall'interfono.
<Mi gira un po' la testa, mi sento debole e ho mal di gola> rispondo
<Vai in casetta, copriti bene prima, e stai a letto, vi state passando tutti l'influenza>
Annuisco iniziando a vestirmi.
<Preparati qualcosa di caldo e mangia qualcosa, che presto ti portano dei medicinali>
<Va bene Maria, grazie> rispondo raccogliendo la mia borsa per poi uscire e raggiungere casa.
Varcai la porta della casetta entrando in cucina, trovando Alex seduto sullo sgabello.
<Oh eccoti, ti stavo aspettando> dice dopo essersi girato verso di me, dovevamo ancora parlare dopo ieri sera.
<Alex, non ho le forze adesso> sussurro appoggiandomi al bancone.
<Che hai?> domanda preoccupato alzandosi e avvicinandosi.
<Mi starò ammalando anche io, mi sento debole e mi gira la testa> rispondo e il moro molto dolcemente mi fa sedere sullo sgabello.
<Ora ti preparo qualcosa da mangiare e da bere e poi fili a letto> comunica mettendosi all'opera dietro al bancone.
Mi reggo il viso con la mano rimanendo incappucciata nel mio giubbotto chiudendo gli occhi finché delle carezze sul viso non mi "risvegliarono".
<Mangia amore> sussurra e lo ascolto.
Mangio e bevo il the caldo e quando finisco mi alzo raggiungendo la mia stanza, mi spoglio dal giubbino e mi infilo sotto le coperte.
<Dormi piccoletta, se hai bisogno di qualcosa chiamami> dice lasciandomi una carezza sul viso e un bacio sulla fronte.

Alex pov's

In casetta ci stavamo tutti ammalando, avevo messo a letto Giulia circa un paio di ore fa.
Poco fa ci hanno fatto recapitare delle medicine, per febbre, mal di gola e influenza.
Raggiunsi la stanza rossa e la trovai nella stessa posizione in cui l'avevo lasciata, mi avvicinai con la bocca alla sua fronte per vedere se era calda e scottava.
Tornai in cucina, presi i medicinali e l'acqua e tornai da lei per svegliarla.
<Giulietta> la richiamai accarezzandole i capelli e dopo pochi altri richiami si sveglia guardandosi intorno con sguardo smarrito.
<Ei, hai la febbre e ti ho portato i medicinali> spiego iniziando a toglierle i capelli dal viso.
Le passai le compresse che mandò giù e ritornò a sdraiarsi strofinandosi gli occhi.
Ad un certo punto sento dei singhiozzi da parte sua e inizio a preoccuparmi.
<Amore, che succede?> chiedo levandole le mani dal viso mostrando le sue guance rigate.
Mi infilai nel letto vicino a lei facendola coccolare al mio petto.
<Che c'è amore?> chiedo dopo che si è calmata un minimo.
<Non lo so, sono più vulnerabile quando sto male> sussurra tirando su con il naso.
<Alex ti ammali anche tu se stai qui> continua
<Non mi interessa, ho già l'influenza pure io tanto> rispondo facendola sbuffare.
<Guarda che c'è l'ho ancora con te> precisa stringendosi di più a me.
Sorrido divertito lasciandole un bacio in testa.
<Lo so, poi quando stai meglio chiariamo> rispondo accarezzandole i capelli.
Come sempre le mie paranoie hanno preso il sopravvento sulle mie insicurezze.
La paura che possa perderla da un momento all'altro mi ha portato a trattarla male e mi da fastidio non riuscire a controllare questa cosa.

tra silenzi -alex-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora