Ufficialmente in vacanza.
Erano le undici di mattina quando delle carezze sul mio viso mi svegliarono, era Alex.
<Buongiorno> sussurro strofinandomi gli occhi
<Buongiorno bambi> ricambia lasciandomi un bacio sulla fronte
<Ci vogliamo alzare?> mi domanda e io scuoto la testa in risposta sorridendo.
<Scema, su dai, hanno preparato i waffle per colazione>
Cerca di convincermi ma io apro le braccia nella sua direzione avendo bisogno di affetto.
<Se non ti alzi non ti do il bacio del buongiorno>
<Mi stai ricattando Alexino?> assottiglio lo sguardo e lui annuisce divertito.
Dopo altri cinque minuti riesce a convincermi ad alzarmi dal letto, sbuffo scostando le coperte iniziando a sgranchirmi, mi alzo per dirigermi in bagno, quando il moro mi lascia una pacca sul sedere.
<Alex!> lo richiamo facendolo ridere, mi chiudo in bagno, avevo un po' di crampi al basso ventre e quando mi abbassai le mutande, sbuffai.
<Alex> richiamai il moro
<Che ho fatto ancora?> domanda da dietro la porta facendomi sorridere
<Niente scemo, mi prendi delle mutande per favore?>
Non ricevo risposta, dopo due minuti il moro entra in bagno porgendomele.
Non saprei da quando abbiamo una confidenza tale, quando ancora arrossisco e mi imbarazzo per parole un po' più spinte o carezze un po' più intime.
<Ti è arrivato il ciclo?> mi domanda e io annuisco, il moro mi lascia la mia privacy uscendo dal bagno mentre io finisco di fare tutto, dopo essermi lavata faccia e denti e pettinato un po' i capelli, esco dal bagno trovandolo aspettarmi seduto sul mio letto sistemato.
<Addirittura mi hai fatto il letto?> chiedo avvicinandomi a lui, le sue mani finirono dietro le mie ginocchia e le mie mani sulle sue spalle
<Solo perché so come stai quando hai il ciclo, sennò te lo facevi da sola> mi rispose con la sua solita ironia, alzai gli occhi in risposta mentre lui iniziava a strofinare le sue mani sulle mie cosce.
<Mi dai un bacino?> chiede dolcemente facendomi sciogliere, mi abbasso e lo bacio.
<Già di prima mattina gli ormoni a mille?> domanda qualcuno facendoci staccare, chi poteva essere se non gigi.
Il cantante di rudy mi lascia un bacio sulla guancia sedendosi sul mio letto vicino al mio ragazzo.
<Quindi?> domanda l'intruso
<Cosa?> chiedo non capendo
<Avete usato il mio regalo?>
Alla domanda sentivo già l'imbarazzo salire, ma lasciai stare guardando male il ragazzo che sorrideva divertito, non ricevendo risposta da me si gira verso Alex che scuote la testa con un mezzo sorriso mentre mi guardava.
<Dai andiamo a fare colazione> prendo parola, uscendo seguita dai due ragazzi, la cucina era avvolta da un profumo dolciastro, erano i waffle cucinati da Nicol.
Feci un saluto generale, per poi andare a salutare Carola e Nicol con un bacio sulla guancia avendole trovate dietro al bancone della cucina.
Iniziai a prepararmi un the caldo mentre per gli altri due del latte caldo, andai a sedermi su uno sgabello, iniziando a fare colazione, erano abbastanza piccoli quindi me ne concessi tre.
Erano buoni, tanto, mi complimentai con la ragazza che mi ringraziò sorridente.
Dopo aver aiutato a pulire la cucina, uscì fuori raggiungendo gli altri per fumarmi una sigaretta, il moro seduto vicino a me non approvava, quindi ha passato tutto il tempo a infastidirmi.
<Le prendi giuro> lo minacciai girandomi verso la sua direzione trovandolo sorridente.
<Non mi calcoli> si lamenta come un bimbo facendomi sorridere
<Non è vero, finisco ed entriamo dentro, va bene?> gli domando e annuisce in risposta.
Così feci, dopo la sigaretta entriamo dentro andando a sederci sulle gradinate con un pile per coprirci, mi misi in mezzo alle sue gambe attaccando la mia schiena al suo petto.
<Sono tanto fiero di te, lo sai?> prende a parlare osservandomi dalla parete specchiata davanti a noi
<Per cosa?> domando non capendo
<Perché stai migliorando piano piano il tuo rapporto con il cibo> spiega sorridendo leggermente
<Se non avessi intorno persone che mi stanno aiutando non ce l'avrei fatta> sussurro
<Si ma tutto parte da te, se non avessi buone volontà di uscire da questa situazione, non riusciresti>
<È anche grazie a te se ci sto riuscendo Alex> dico girando il viso verso la sua direzione per guardarlo
<Non devi ringraziarmi di niente Giu> dice avvicinandosi lasciandomi un bacio sulla fronte.
<All'inizio, mamma è stata la prima ad aver notato il mio cambiamento, tornavo a casa da scuola, usavo delle scuse per non pranzare, anche se lei si impegnava a prepararmi il pranzo con le cose che preferivo, quindi mi sentivo doppiamente in colpa, sia per mentirle ogni volta sia per non mangiare ciò che cucinava con amore per me> prendo a raccontare mentre lui mi ascoltava attentamente.
<Poi le cose iniziavano a farsi più serie, iniziavo ad essere più debole, il mio corpo dimagriva ma ogni volta che mi guardavo allo specchio odiavo ciò che vedevo e non notavo il cambiamento che tutti dicevano, mi continuavo a vedere grossa, non avevo lo spazio ampio in mezzo alle cosce, quando mi piegavo i rotolini sui di fianchi e sulla pancia uscivano fuori, le mie braccia non erano sottili come quelle delle altre ragazze, mi odiavo così tanto che sono caduta in questo circolo vizioso, finché la mia famiglia non ha deciso di trattare l'argomento, ho iniziato un percorso di terapia, mi hanno fatto un piano alimentare, e piano piano ho iniziato a riprendermi, fino a guarire anche se avevo delle ricadute> contino il racconto con la voce un po' tremante, il moro mi fa girare verso la sua direzione facendo incastrare le nostre gambe, facendoci rimanere attaccati, prese ad accarezzarmi il volto e i capelli.
<Poi la morte di mamma è stata un duro colpo, ancora oggi non riesco ad accettarlo e forse non riuscirò mai, non ci credo ancora, passare dall' averla accanto ogni giorno, a vederla poche ore sul letto di un ospedale senza forze, a non poterla vedere più, lì mi è cascato un mondo addosso, mi sono chiusa in me stessa ancora di più, ho passato mesi in depressione, chiusa nella mia camera, sono tornata a mangiare poco, ma papà e Ale non mi hanno lasciata sola pur soffrendo come me, mi hanno curata, cullata e aiutata, così prima che potessi ricadere fino in fondo, mi hanno risollevata> sospiro con le lacrime agli occhi, non riuscendo a guardare il ragazzo negli occhi sennò rischierei di scoppiare a piangere, il moro mi rialza il viso avvicinandosi per poi posare un bacio sulle mie labbra aspettando che continui a parlare, rispettando il mio stato d'animo e la mia storia.
<Entrando qua dentro, ero sicura di esserne uscita al 100% sennò non avrei fatto i casting, papà e mio fratello mi hanno incentivato molto, pensavano che potesse essere una distrazione, stare un po' lontana da casa per riuscire anche ad accettare il lutto, con i commenti della Celentano, a cui non do colpe, perché giustamente non sa la mia storia, mi sono sentita in difetto, mi sono sentita come quando ero alle medie, tornavano in testa gli stessi pensieri negativi di quel periodo e quindi stava riniziando il loop> finisco il mio discorso con un nodo alla gola, stavo per scoppiare a piangere ma non l'avrei fatto, sono forte.
Mi buttai tra le braccia del moro che mi accolsero volentieri, avevo bisogno di affetto e del suo calore.
<Sei tanto forte piccola> sussurra al mio orecchio stringendomi forte e accarezzandomi i capelli
<E tanto bella> continua a parlare mentre dai miei occhi sfuggono un paio di lacrime, tirai su con il naso e Alex fece per staccarmi dal suo corpo per potermi guardare in viso ma glielo impedì rimanendo stretta al suo collo.
<Sto bene, giuro> spiego
Dopo essermi calmata e avergli lasciato un paio di baci sul collo mi staccai leggermente dal suo corpo per poterlo guardare.
<Grazie per avermi raccontato un po' della tua storia>
<Grazie per avermi ascoltata>
Ci sorridiamo a vicenda lasciandoci un bacio, gli morsi il labbro inferiore tirandolo leggermente.
<Ahi!> sussurra
<Falso> sussurro divertita dopo avergli lasciato un bacio a stampo
<Cannibale> risponde prontamente e io annuisco rimordendogli il labbro facendogli spuntare un sorriso.*_*
Se volete lasciare una stellina e un commento mi farebbe piacere<3
STAI LEGGENDO
tra silenzi -alex-
Fanfictiontocchiamo la vita con pochi gesti TW: dca, attacchi di panico