trentotto

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Il suono della sveglia mi fa aprire gli occhi velocemente per mettere fine a quel rumore fastidioso, erano le 10:00 di mattina, sarei riuscita a dormire altre dieci ore per la stanchezza accumulata, il moro non era più al mio fianco.
<Buongiorno> sussurra Carola, ricambio, in stanza eravamo solo io e lei.
<come stai?> mi domanda venendo a sdraiarsi vicino a me sotto le coperte.
<così così, tu?> le domande mentre prende ad accarezzarmi i capelli.
<sto bene, un po' stanca, perché così così>
<la ragazza che è entrata al posto di Virginia>
<Cosmary si chiamava no?, che ha?> mi chiede non capendo
<lei e Alex hanno avuto una frequentazione un annetto fa>
<ma che dici?> mi chiede incredula e io annuisco sospirando.
<me l'ha detto lui ieri sera> spiego guardandola
<vabbè amo, ti da fastidio?>
<si- cioè no, Caro lei è tanto bella> sussurro la seconda frase
<e? anche tu Giulia sei tanto, ma tanto bella> sospiro mettendomi una mano sul viso che mi viene tolta subito dopo.
<ho paura, io sono troppo complicata, ho un carattere chiuso e lei sembra avere tutto al punto giusto, solare e bella> prendo a parlare con la voce che iniziava a incrinarsi
<giulia ma cosa stai dicendo, sei diventata fondamentale per chiunque in questa casetta, ti apprezzano e ti vogliono bene tutti, tra cui io Giulia, sei l'amica più vera che io abbia mai avuto e sei bella Giulia, non hai niente in meno di lei, ne hai parlato con Alex di questo?>
<no e non ho intenzione di farlo, sembrerei troppo patetica e bambina> scuoto la testa
<amore devi parlarci, per cosa pensi che stia insieme a te lui? perché sei una ragazza pura, sincera, altruista, gentile, empatica> sospiro asciugandomi la lacrima sfuggita dal mio occhio e mi abbraccia.
<mi tradisci così?> sento dire da qualcuno, io e la ragazza ci stacchiamo girandoci vedendo Alex appoggiato alla porta.
<si Alexino, devi sapere che preferisce me> gli risponde la mora alzandosi dal letto non prima di avermi lasciato un bacio sulla guancia andando in bagno.
Il moro si avvicina con un broncio per le parole della ragazza che mi fa sorridere, si mette seduto vicino al mio corpo e mi lascia una carezza sul viso.
<si è un po' liberata questa testolina?> chiede toccandomi la tempia.
<no> rispondo facendo spuntare un piccolo sorriso.
<cosa devo fare con te?> domanda tirandomi per un braccio mettendomi a cavalcioni su di lui mentre si appoggia alla tastiera.
<non voglio obbligarti a parlare Giulia, però lo sai che di me puoi fidarti e dirmi tutto quello che ti passa per la testa> mi accarezza il viso e i capelli, mi appoggio nell'incavo del suo collo e sospiro
<ho paura> confesso
<di cosa amore?> al nomigliolo mi spunta un piccolo sorriso.
<è stupido Alex> spiego e mi rialza il viso
<niente è stupido Giu, parlami>
<lei è tanto bella e sembra il contrario di me> prendo a giocare con i lacci del suo pantalone
<chi Giulia?> chiede non capendo
<Cosmary>
<Amore anche tu sei bella, tu sei la più bella per me Giulia, non devi metterti a paragone né con lei né con nessun'altra> mi prende il viso facendomi alzare lo sguardo su di lui.
<hai capito? sei tu che occupi la mia mente e nessun'altra> sospiro facendo appoggiare le nostre fronti.
<sei bella Giulia e se ce n'è bisogno te lo ripeterò in ogni momento della giornata> mi lascia un bacio a stampo.
<ti ho preparato la colazione ed ero venuto a svegliarti> mi dice appena staccati
<davvero?> chiedo stupita e lui annuisce sorridendo, non mi andava di mangiare ma non glielo dissi.
Appena esce Carola dal bagno, mi alzo entrandoci io, facendo tutto quello che dovevo fare per poi ritornare dal ragazzo che era ancora appoggiato al mio letto a parlare con la ballerina di classico.
Ci avviamo tutti e tre in cucina, dove troviamo altri ragazzi intenti a fare colazione, che salutiamo.
<che hai preparato?> gli domando
<pancake>
<e li hai fatti tu da solo?> chiedo sospetta
<potrebbe avermi aiutato Nicol, ma ho fatto la maggior parte io giuro>
sorrido divertita e gli scombino i capelli, mi metto su uno sgabello, il moro mi mette davanti una tazza con acqua bollente e una bustina di the.
<quanti ne vuoi?> mi domanda tirando fuori il piatto colmo di pancake, gli faccio segno con la mano di volerne uno ma non mi ascolta e me ne mette due.
<ci mettiamo sopra la nutella?> scuoto la testa in risposta, prende la sua tazza di latte che aveva messo a scaldare in precedenza e si mette anche lui i pancake nel piatto, prendendo anche il barattolo di nutella venendo a sedersi vicino a me.
<proviamo a mangiarne almeno uno con la cioccolata?> mi chiede dolcemente mettendo una mano sulla mia gamba
<va bene>
La mia risposta lo fa sorridere e inizia a metterne un po' sia sul mio pancake sia sul suo e iniziamo a mangiare insieme.
<come sono i miei pancake Giulia?> mi domanda Nicol entrando in cucina, guardo il moro che guarda male la ragazza e io sorrido divertita.
<buoni Nicol, grazie>
<li abbiamo fatti insieme eh> prende parola il moro
<li hai solo cucinati, l'impasto l'ho fatto io>
i due battibeccano ancora un po' finendo con una risata.
Luigi e Luca entrano in cucina anche loro dopo un po' e vengono a salutarci, con un bacio sulla guancia a me.
<tutti sti baci scusate?> domanda Alex verso i due ragazzi che si guardano tra di loro avvicinandosi poi a me, uno dal lato e uno dall'altro e riprendono a baciarmi le guance, rido per il solletico e per l'espressione del moro finché non decide di spingerli.
<sempre un bello spettacolo vederti geloso alex> prende parola gigi facendoci ridere.

tra silenzi -alex-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora