ottantasette

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Era sera quando un Albe un po' malinconico ci richiama in gradinata perché voleva dirci delle cose.
<Ve l'avevo detto che oggi era una giornata un po' malinconica e avevo voglia di ripercorrere il mio percorso e dirvi delle cose che non vi avevo mai detto, leggo quello che ho scritto: "Ciao scemi, sono qua dal 15 settembre 2021 e andarmene da questo nido senza aver lasciato delle parole per voi mi avrebbe fatto sentire un po' in colpa. Sono entrato da Alberto immaturo su molti aspetti e uscirò da Albero immaturo su molti meno aspetti, perché ho imparato tanto da voi e la cosa più difficile e bella che ho imparato è diventare me stesso a pieno e credo che fino all'ultimo dei mie giorni ricorderò questi 7 mesi o 8, quelli che saranno come i mesi più belli e intensi della mia vita, passo a voi, parto da Alex, è come se avessi avuto mio fratello in casa per sette mesi, guinness world record per la persona più lunatica del mondo, sei stato la prima persona con cui ho legato qua dentro e quel legame nonostante tutto non si è mai rotto, mi hai insegnato tanto, mi hai insegnato ad essere più coerente, a capire ciò che ho attorno e a dire ciò che penso fregandomene di chi ho davanti, ed è un pregio che non tutti hanno e se io ho imparato a fare questo, l'ho preso da te> inizia a leggere Albe facendomi intenerire per le belle parole che ha detto, specialmente quelle dette sul moro al mio fianco che sorrideva contento per le parole rivoltasi.
<Ora tocca alla nostra Giulietta, di te ho sempre apprezzato come reagivi alle critiche, di come ti mettevi sotto a lavorare a testa bassa per migliorare sull'aspetto criticato e cercare di far cambiare idea alla persona davanti a te con i fatti, senza trovarti delle scuse o lamentarti, apprezzo il fatto che qui tu sia riuscita a capire che il pianto non è segno di debolezza e questo l'ho imparato anche io con te, apprezzo il fatto che tu ci sia per qualunque persona in questa casetta anche quando tu in primis non stai bene, apprezzo il fatto che hai sempre una bella parola per tutti e apprezzo il fatto della tua forza nel superare penso l'evento più brutto che potesse succedere a una persona e come ultima cosa spero che la tua vita d'ora in poi sia una completa discesa perché a diciotto anni sei una forza della natura> legge il pensiero per me, facendomi scendere una lacrimuccia.
Dopo il pensiero per Maria che conclude con un "Continua così" facendomi morire dal ridere, ci alziamo per abbracciare il ragazzo.
<Sei una persona d'oro Albe> dico al ragazzo prima di stringerlo a me.
<Grazie grazie> risponde e poi veniamo avvolti dalle braccia di tutti formando un abbraccio di gruppo che non scorderò facilmente.
Dopo aver trascorso la serata in giardino a fumare e chiacchierare, ad una certa ora ci rintaniamo ognuno nella sua stanza, io in quella di Alex ovviamente.
<Sei pensierosa> sussurra il moro, eravamo al buio con solo la piccola lampada sul comodino ad illuminarci.
<Mi manca la mia famiglia> spiego tracciando delle linee immaginarie sul suo petto nudo.
<Manca poco alla fine amore, tra poco si ritorna alla normalità>
<Che ansia> sussurro ridacchiando
<Perché?> domanda accarezzandomi i capelli
<Boh, sarà strano il fuori, non sarà come prima>
<No questo no, però non devi viverlo in un modo negativo ma pensarlo come un'aggiunta alla tua vita>
<Si quello si>
<Hai letto la lettera di Carola?> domanda
<Si, mi manca tanto> sussurro
<Si sente la sua mancanza in casetta> dice facendomi ridacchiare
<Lei e il suo microfono portavano allegria> dico con il sorriso.
A natale le avevano regalato un microfono giocattolo e andava in giro a richiamare le persone per l'ordine generale e svegliare chi era in ritardo per le lezioni.
<Con Gigi?>
<Tutto uguale> sussurra
<Non vuoi risolvere?> domando per l'ennesima volta
<Penso che se qualcosa debba succedere succederà>
<Siete due testardi del cavolo, con la comparata? avete scelto il pezzo da fare?>
<Facciamo il pezzo dato dalla redazione> sussurra
<Pur di non parlare, fai una canzone di cui non sei convinto?> domando
<Io so che la so fare, semplicemente il pezzo è più nelle corde di Luigi> spiega facendomi scuotere la testa
<Sei scemo>
<Tu sei scema> sussurra iniziando a tartassarmi il fianco con il dito
<Ehi! niente solletico> dico staccandomi dalle sue braccia
<Questo lo dici te> sussurra facendo per riavvicinarmi a lui ma riesco ad alzarmi dal letto.
In meno di venti secondi ci ritroviamo a rincorrerci per la stanza mentre ridevamo come due scemi.
<Oddio basta basta, tregua> sussurro ridendo ancora avvicinandogli il mignolo che afferra con il suo avvicinandomi a lui lasciandomi dei baci a stampo che approfondisco.
<Sei così bello quando ridi> sussurro accarezzandogli il viso, infilando il dito nella sua fossetta.
<Ti amo, come non ho mai amato nessuna> sussurra facendomi intenerire per il faccino con cui me l'ha sussurrato.
<Ti amo Alex, con tutto il cuore> sussurro baciandolo finendo sul suo letto.
Tra baci e carezze ci addormentiamo con uno stupido sorriso sulle labbra.

tra silenzi -alex-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora