29.

457 68 11
                                    

•𝙰𝚛𝚒𝚎𝚕•

Raggiungiamo, senza più proferire neanche una parola, il suo prossimo luogo di lavoro.
Sono in molti a bere acqua mentre sistemano tutto il necessario.

James osserva, ma ancora non parla.
Credo sia perché pensa e ripensa al nostro discorso in auto.
Non ho mai detto di non essere pronta.

Credo.

Ma concedermi a lui è uno dei passi più importanti di tutta la mia vita.
Se non quello che conta di più tra tutti.

Parliamo del mio migliore amico.
Se all'improvviso tutto dovesse assumere una forma diversa, e cambiare quindi l'andazzo delle cose, io potrei perderlo per sempre.

Ed io non voglio perderlo.

«Ti piace?» Mi distrai dai miei stessi pensieri, rompendo il ghiaccio dopo minuti interminabili di silenzio.
«Adoro questo posto, Jam»
«Davvero?»
«Davvero. Credi non sia sincera?»
«Forse lo dici solo per non farmi
restare male»

Ed è di questo che parlo.

Soprattutto.

James è diventato più negativo.
Non cerca più il lato positivo, come accadeva giorni fa.
Al contrario, si concentra nel trovare un pensiero che possa stravolgere la
sua mente.

Dopo quello che ha passato.

Ed io non voglio più che succeda.

«La vuoi finire di vedere il marcio in tutto quello che ti circonda?»
«Non so cosa mi stia succedendo, Ariel»
«La tua mente non collabora. Mi hai appena chiesto qualcosa di importante e sei già con la testa altrove»

Cerco semplicemente di smuoverlo.
So benissimo che può sentirsi toccato da ogni mia parola.

Anche da una sola lettera.

È questo l'effetto che ho su di lui.

«Lo so, Ariel. È vero che ti desidero, ma non posso neanche obbligarti. Capisci quello che intendo, vero?»
«Lo capisco, e questo ti fa onore. Ma io non ho mai detto che non desidero la stessa cosa che desideri tu»

Cala ancora una volta il silenzio.

Lo odio.

Odio il non parlare.
Il non raccontarci anche la minima cavolata.

Odio il silenzio.

«Fammi una promessa, Ariel»
«Quale?»
«Esci con la tua migliore amica, e metti me da parte per una sera»
«Tu credi che cosi facendo, non penserò a te... Ma la verità è che io penserò a te più di quanto stia facendo ora»

Ed è quando lui si avvicina di più, che rivedo i miei colori preferiti.
Il mondo ha più senso, adesso.

«Ed io non voglio questo, ragazzina»

Le sue labbra sono sulle mie.
Non mi bacia.

In fin dei conti siamo in un luogo pubblico.
Non possiamo permettercelo.
Però cerca di farsi sentire a suo modo.

𝙳𝚞𝚎 𝙲𝚞𝚘𝚛𝚒 𝙸𝚗 𝚄𝚗𝚘.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora