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•𝙹𝚊𝚖𝚎𝚜•

Sognavo da sempre di vivere una favola.
Di non crollare mai, e di continuare a sorridere nonostante tutto.
È quello che volevo da tutta una vita.
Una ragazza che mi amasse per quello che sono realmente, che apprezzasse i miei pregi e difetti, e che non mi cambierebbe mai.

Con nessuno.

Ariel è la persona giusta per me.
La persona con la quale non ho paura di essere veramente me stesso.
Una ragazza con la quale posso essere sempre sincero, senza paura di essere preso in giro.
Così come accadde alle superiori, quando persino i miei amici si prendevano gioco di me.

Ridevano senza smettere.
Ed io ho smesso di credere nell'amore.

Ma nell'amore in generale.
Nell'amore che gira nell'aria.
In quello che c'è tra semplici amici.
In quello che si dovrebbe provare per il genere umano.

Ma ho capito che si può provare amore per ogni singola cosa.
Senza pentirti mai.
Io provo amore per Ariel.

Un'amore che non conosce limiti.
Che non ha confini.
Un'amore che vince contro tutto e tutti.

E poi, provo amore per mia figlia Giselle.
Che mi osserva, con quei due occhi magnetici e profondi come l'oceano.
E sorride, nel vedere me e la sua mamma piangere dalla gioia.

Prova a pronunciare qualche parola.
Ovviamente, a modo suo.
E noi la guardiamo per bene, prima di iniziare a parlare.

«Ovviamente, non crederai che ci sposeremo con abiti normali, vero?» Rido.

Lei non parla.
Forse l'ho lasciata senza parole.

«Sappi, ragazzina, che ho pronti i nostri abiti da sposi» Aggiungo.
Con un'occhiolino, avverto mamma.

Deve allontanarsi per prendere le buste.
Ma inaspettatamente, Ariel mi abbraccia, e Giselle scoppia a piangere.

«Che c'è, piccola mia?» Le parlo, mentre stringo con una mano Ariel.
Entrambi piangiamo.
Entrambi scoppiamo a ridere quando notiamo Giselle che vuole raggiungere sua mamma.

«Bene, ragazzina, si prepari. Per tutta la sua vita, saremo in due ad essere pazzamente gelosi di lei» Le parlo, senza mai smettere di stringerla.

È meravigliosa.
Amo questa persona più di quanto possa amare me stesso.

«Jam, non vorrei che invece, fosse gelosa di te e non di me»
«Dici?»

Intanto continua a piangere.
Ma noi le sorridiamo.

Pochi attimi dopo, mia mamma mi porta le buste tanto attese.
Sono enormi, potrebbero contenere me.

Addirittura.

Ho pensato a lei, prima di pensare a me.
Sapevo che questo abito le sarebbe piaciuto tra tutti.

Sapendo la taglia, l'ho preso.
Ma non vorrei aver sbagliato tutto.

Perché ne sono capace.

Appena lo nota, impazzisce.
Rimane a bocca aperta.

Rimane a bocca aperta

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𝙳𝚞𝚎 𝙲𝚞𝚘𝚛𝚒 𝙸𝚗 𝚄𝚗𝚘.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora