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•𝙹𝚊𝚖𝚎𝚜•

È bello gridare al mondo di avere una seconda ragione per continuare a lottare senza fermarsi.
Forte, così come il desiderio di non staccarti mai da lei, e di viverla, secondo dopo secondo, come se non ne avessi mai abbastanza.
Quasi come se ti drogassi di lei.

Giselle è arrivata all'improvviso, così come arrivano gli uragani.
O così come i terremoti, i maremoti.

Tutto è stato inaspettato.
Ma quando Ariel mi ha confessato di aspettare proprio Giselle, ho sentito l'aria mancare, ma non le ho lasciato la mano neanche per un istante.

È stata una nostra responsabilità.
Giselle è una nostra responsabilità e lo sarà fino a quando la morte non ci chiamerà accanto a sé.

Però, le sensazioni e le emozioni che ho sentito quando Ariel mi ha detto di essere in attesa, non sono minimamente paragonabili a quello che ho sentito in sala parto, quando Giselle è nata.
O meglio, quando stava per nascere.

C'è stato un problema, e abbiamo pensato che Giselle non potesse farcela.

Questo perchè Ariel, oltre ai dolori delle contrazioni e delle spinte, avvertiva anche un forte dolore alla schiena, e le veniva difficile persino muoversi.
I medici hanno deciso di aiutarla verso la fine, quando ho deciso di arrabbiarmi.

Giselle aveva due giri di cordone ombelicale intorno al collo, e le spinte di Ariel non aiutavano molto.
Ma, quando i medici hanno deciso di intervenire, direi alla buon'ora, tutto si è risolto al meglio.
La bambina è nata, e Ariel è stata portata poco dopo a fare dei controlli.

«A che pensi?»

Ariel interrompe i miei pensieri.
Con entrambe le mani, massaggia le mie spalle che ne sentono il bisogno.

«Ti sei distratto all'improvviso»

Ha ragione.
Le parlavo del futuro fidanzato della nostra bambina.

E ad un tratto, ho taciuto.

«A quando è nata Giselle»
Mentre lo dico, con la bocca, continuo a baciare la sua guancia.
Anche se poi, penso alla barba, e al fatto che potrebbe darle fastidio.

«Quindi, con esattezza, a quando la nostra vita è cambiata»
«E a quando mi hai fatto prendere l'infarto peggiore della mia vita»
«Non è stata colpa mia, Jam... Era scontato che avrei sentito dolore persino alla schiena, dato i problemi che ho»
«Non ho mai detto che è stata colpa tua»

Annuisce.

«Non l'hai superata?»
«No, e non ho intenzione di vederti soffrire ancora»
«Questo cosa significa? Lascerai la nostra bambina senza un fratellino o una sorellina?»
«Ha noi, Ariel, e un domani, avrà anche i cuginetti al suo fianco»
«Ho un vuoto di memoria. Abbiamo fratelli e sorelle ed io non lo sapevo?»

Scoppio a ridere.
Ariel è troppo divertente.

«Cretina, mi riferivo ai nostri migliori amici Hayley e Marcus! Anche loro avranno la loro famiglia, Hayley con il suo nuovo ragazzo, e Marcus con la sua futura ragazza»
«Phoebe? Non la metti in mezzo?»
«Dovrei?»

Giselle inizia tutto ad un tratto a piangere.
Provo a cullarla.

«Visto? Le da fastidio quando sua madre parla di Phoebe»
«La vecchia fiamma di suo padre»

𝙳𝚞𝚎 𝙲𝚞𝚘𝚛𝚒 𝙸𝚗 𝚄𝚗𝚘.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora