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•𝙹𝚊𝚖𝚎𝚜•

Non mi stancherei mai di Ariel.
Possiamo passare momenti inaspettati.
Giornate storte, o semplicemente avventure da pazzi.

Ma vorrei sempre averla accanto.
E infatti, non ho intenzione di lasciarla a nessuno mai.
Cascasse il mondo, io e Ariel passeremo la nostra vita insieme.

Fino a che morte non ci separi.

Ma la morte, è davvero in grado di separare due ragazzi?
La morte, riesce davvero a mettere la parola fine ad un amore grande?

Si dice che non c'incontreremo più.
Che non c'è più vita.

Ma io non ci credo.
E sono folle a pensare una cosa così.

Me ne rendo conto.

Ma voglio credere nelle cose belle e non nelle cose brutte.
Perché, in fin dei conti, le cose brutte servono proprio per migliorarci.
Per vedere la vita da un altro punto
di vista.

Per non smettere di credere che tutto è realmente possibile.
Bisogna solo avere fiducia.

E mentre osservo Ariel, che gioca con Giselle seduta a letto, un'idea spunta all'improvviso nella mia mente.
È questione di qualche ora, poi tutto cambierà per davvero.

Si spera.

«Non riesce a chiudere occhio?»
«No, la vedo iperattiva, Jam, e so già che per lei, la notte sarà il giorno, e il giorno sarà la notte. Vedrai, appena crescerà»

Sorrido.

«Si dice il contrario, sai?»
«In che senso?»
«Nel senso che, da piccoli, se non dormono la notte, è come dici tu. Ma lei è sempre stata tranquilla, i primi giorni dopo il parto»
«Hai detto bene, i primi giorni. Giselle è intenzionata a non farci dormire, ma lo sai che noi, domani mattina, dobbiamo correre a lavoro? Quindi, mia carissima figlia, dobbiamo essere riposati»

Giselle ride.
Adora sentire la voce di sua madre.

Non so se anch'io ero così da piccolo.

«Ah, te la ridi pure? Tu vuoi giocare, e noi dobbiamo giocare con te? Ma certo mia regina, ai suoi ordini»

Ariel è cosi divertente.
Farebbe di tutto pur di tenere contenta la nostra Giselle.
Soprattutto non dormire la notte.

O andare a dormire tardi.

«Ariel»
«Ehi»
«Domani sera abbiamo da fare»
«Cosa?»
«Qualcosa. Non farmi entrare nel dettaglio, curiosona»

In realtà non vedo l'ora di dirglielo.
Ma tutto dev'essere organizzato bene.

E per adesso, sono ancora a zero.

«Un piccolo indizio?»
«Non posso, ti svelerei tutto»
«James»
«Non mi convinci, Ariel»
«Ma io ti dico tutto»
«Non mi avresti mai parlato di una tua sorpresa, ragazzina. E poi, è giusto che te lo tenga nascosto, se è una sorpresa»

Annuisce.
Anche se non sembri molto convinta.

Ma le lascio passare anche questo.

«Devo dirti una cosa, Jam»

Il tono con cui lo dice, mette ansia.
Cerco di controllarmi.

«Cosa?»
«Ho ricevuto un messaggio da Phoebe»

Quasi non mi strozzo con la mia stessa saliva.
È incredibile.

«Cosa dici? Ha il tuo numero?»
«No»
«E come ha fatto a scriverti?»
«Se mi lasci parlare, mi interrompi di continuo, cavolo»

𝙳𝚞𝚎 𝙲𝚞𝚘𝚛𝚒 𝙸𝚗 𝚄𝚗𝚘.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora