•𝙰𝚛𝚒𝚎𝚕•
𝙳𝚄𝙴 𝙾𝚁𝙴 𝙳𝙾𝙿𝙾.
Hayley è al mio fianco.
La sua mano è stretta nella mia, mentre i suoi occhi sono puntati in un punto a caso della sala d'attesa.
Al contrario mio, che continuo ad osservare Josephine camminare avanti e indietro, come se non ci fosse un domani.La preoccupazione è salita al massimo.
Siamo in pensiero, non abbiamo avuto nessun tipo di novità.
Non abbiamo idea di come lui possa stare o se c'è stata qualche complicazione durante l'operazione.All'improvviso, arrivano persino i due amici di James, nonché Marcus e Phoebe.
Mi chiedo come facciano a sapere di come sia ridotto James, ma poi arrivo da sola alla conclusione.
Sono entrambi amici di Jam, quindi è logico che sua mamma ha raccontato ogni tipo di avvenimento.
Sua madre, o che sia suo padre.«Non ci sono novità, Josephine?»
«No, nessuna, Phoebe»Questa ragazza mi sembra troppo preoccupata per lui.
Con le mani tra i capelli, scoppia in singhiozzi tra le braccia di Josephine.
I miei occhi scattano immediatamente su quelli di Hayley, che ha capito subito quello che volessi dire.Ricordo quando James mi parlava di questa presunta ragazza che lo attraeva fisicamente, ma non mentalmente.
James non ha possibilità di parlare.
Dovrei parlare io, ma apro bocca solo nel momento in cui qualcosa non va.«Comunque, lei è Ariel»
Josephine all'improvviso parla.
Ma la frase la continuo io.«La fidanzata di James»
So che lui avrebbe fatto la stessa cosa.
Anzi, l'ha già fatto con Edward.«Esattamente, non so se ricordate quante volte James ha nominato la sua migliore amica d'infanzia. Quella bambina che ha conosciuto all'orfanotrofio e che successivamente, ha perso di vista... È lei, la famosa Ariel»
Lo dice con sorriso in volto e con le lacrime agli occhi.
Quasi come se fosse felice di questo.Ed io sono contenta.
«Quella ragazza che fingeva di essere me durante la finta relazione con James»
Annuisco e basta.
Non mi sembra simpatica, e James aveva ragione anche su questo.«Si, ma per fortuna, sia James che Ariel si sono fermati subito. E comunque, vi ho presentato Ariel, ma non vi ho presentato ancora Hayley. Lei è la migliore amica di Ariel, ed io l'ho conosciuta oggi stesso. Lei è molto presente sia per James, che per Ariel»
Hayley sorride, scambiandosi una stretta di mano con entrambi i ragazzi.
«Finalmente ho avuto l'onore di conoscerti, Ariel»
Phoebe sembra provocarmi.
Ma non cedo.Ricordo quando si presentò nel momento meno opportuno.
Quando io e James eravamo in camera sua e lui stava male.Phoebe scappò via.
Quale amica farebbe questo?
«Anch'io, è un piacere conoscerti»
Marcus lo vedo silenzioso.
Forse perchè, a differenza di Phoebe, ci tiene davvero a James.
So che lui è il suo migliore amico.Soffre tanto.
Quando notiamo suo padre spuntare in sala d'attesa, ognuno di noi scatta.
Chi da una parte, chi dall'altra.«Allora? Parla» Josephine prova a ricavare qualche risposta.
L'uomo inizialmente sta in silenzio.
Poi mi osserva.«È andato tutto bene»
Lo dice piangendo, come se fosse una vittoria anche sua.
«Posso vederlo?»
«Certo, Ariel. Lo stiamo trasportando in camera, quindi a breve potrai entrare»
«Possiamo vederlo anche noi?»Phoebe arriva sempre nel momento meno opportuno.
«Tesoro, è consentito l'ingresso ad una sola persona, e da quanto conosco mio figlio e Ariel, credo che appena lui si svegli, vorrebbero stare da soli»
Annuisce.
Dentro di me invece, sento l'inferno.«Tra quanto comincia la chemio?»
«Allora, c'è semplicemente bisogno di agire con la radioterapia, che serve per rimuovere quella parte del tumore che con l'intervento, non siamo riusciti a rimuovere. Puoi seguirmi, ti accompagno in camera»Mi sono tolta un peso enorme.
Il sapere che non farà la chemio, è un passo troppo importante.
All'istante lo seguo senza parlare.
Con occhi addosso.Phoebe prova qualcosa per James.
Ne ho la certezza.Cammino verso la stanza, incrociando poi i medici, che trasportano James sulla barella.
Mi fa malissimo vederlo così.Ma è andato tutto bene.
«Ascolta, Ariel. James è sotto anestesia»
Annuisco.
«Quindi non si sa tra quanto tempo apre gli occhi. Può essere questione di minuti cosi come può essere questione di ore»
Continuo ad ascoltare.
«È vitale tenerlo sotto controllo. Per nostra fortuna, come già ti ho detto e come già sapevate, nonostante le basse probabilità di sopravvivenza, il tumore era benigno»
Il cuore batte forte.
Ascoltare quelle parole mi mette ansia.James, non vedo l'ora di vederti.
Di sentire il tono della tua voce e di accoglierti nelle mie braccia.«Durerà un paio di mesi. James potrà tornare a casa fra qualche giorno, ma solo se si sente nelle condizioni di farlo»
Un paio di mesi, dove starò al suo fianco.
«Alla ferita viene associato un drenaggio per uno o due giorni. Dovrà effettuare controlli periodici, dopo la radioterapia, ma per il resto va tutto bene»
Sento finalmente che le nostre vite stanno acquistando nuovamente un senso.
Ma avere questa conferma, mi provoca all'interno delle sensazioni forti.
Sono felice.«Puoi entrare Ariel, tranquilla. Appena noti che si sveglia, chiamaci. È fondamentale tenerlo sotto controllo»
Annuisco.
«Grazie, davvero, anche a nome di James»
«È mio figlio, Ariel, avrei dato la mia stessa vita per lui»
«Lo so, ma a prescindere da questo, hai salvato molte vite umane. Voi medici meritate il meglio, davvero»
«Ti ringrazio, tesoro. Adesso vai, che per mio figlio, il meglio sei tu»
«Corro»Sorrido, prima di entrare nella camera.
È orribile vederlo in quelle condizioni e sapere di non poter fare nulla.Cammino, sedendomi silenziosamente al suo fianco.
Intreccio la mano nella sua.Continuo ad osservarlo.
Fa male, talmente tanto che mi viene da piangere ma cerco di contenermi.
Lui potrebbe sentirmi anche senza riuscire a svegliarsi.Quella macchinetta che segna il battito cardiaco di James me la sognerò stanotte.
Non ho intenzione di muovermi.Non farò nulla, fin quando lui non aprirà gli occhi e confermerà di star bene.
Ci vorrà del tempo, ma in questo momento mi trovo a sperare nella possibilità di non uscire incinta.
Il nostro è stato un rapporto completo al cento per cento, quindi la probabilità è molto elevata.Si può dire che è quasi certo.
Lui non lo sa.
Non so come potrebbe prenderla.
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𝙳𝚞𝚎 𝙲𝚞𝚘𝚛𝚒 𝙸𝚗 𝚄𝚗𝚘.
FanfictionNon bisogna mai giocare col fuoco, poiché si rischia di scottarsi. Eppure, ad Ariel non importa: preferisce scoprire una dolorosa verità, che potrebbe farle crollare il mondo addosso, piuttosto che vivere la vita per come si presenta, senza provocar...