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•𝙰𝚛𝚒𝚎𝚕•

Inizialmente ho pensato fosse un sogno.
Non avrei voluto essere svegliata.

E invece, si è rivelata tutta realtà.
Mi ha chiesto di diventare sua moglie tutto ad un tratto, senza che io me l'aspettassi e forse, è proprio questa la cosa bella.
Lui ha voluto rendermi felice.

Vuole passare la sua vita con me nonostante tutto e tutti.
Ma io, sono pronta a dargli la vita che lui si merita?
Ha intenzione di accettarmi nonostante i miei difetti siano più dei miei pregi?

«Davvero me lo stai chiedendo?»

Lui per un attimo sbarra gli occhi.
Forse per la paura di una mia risposta.

«Si, davvero. Non m'importa di niente e nessuno, Ariel, se non di te»
«Ma io non posso darti quello che tu meriti, James»
«Che significa questo?»

I miei occhi si inumidiscono.

«Sai cosa significa... Essere donna, ma doversi limitare in tutto? Non poter neanche portare un pancione, o salire su una scala per pulire casa... Sai come mi sento impotente? Davvero hai intenzione di passare la tua vita con una persona che ha questi problemi? Mi dispiace dirlo, James, ma tu meriti di meglio, e lo sai»

Parla la parte razionale di me.
Perchè il mio cuore mi spinge a gettarmi nelle sue braccia e non lasciarlo andare.

«Cosa stai dicendo? Sai benissimo che in amore, tutto è lecito. E ti limiterai in tutto Ariel, perchè è giusto che tu lo faccia. Ma a me, sai cosa m'importa del pancione o delle pulizie di casa? Nulla»

Si avvicina di più, poggiandosi con la fronte sulla mia.

«Io ho bisogno di te, del resto non m'importa nulla» Mormora, posando poi la bocca sulla guancia.
Resta immobile.

«James, meriti di meglio, e lo dico col cuore in mano. Io non sono la persona che tu stai cercando. Cavolo, ci sono rimasta male del tuo atteggiamento, ci sono rimasta male talmente tanto che non ho voluto sentirti ne vederti per due giorni, e il solo sapere che hai domandato a mia madre il luogo del funerale, quando potevi benissimo chiederlo a me, mi ha mandato fuori di testa, James»
«Sei la stessa persona che eri qualche secondo fa, Ariel?»

E dopo, si allontana.
Mi guarda, deluso.
Affranto.

«Io ho solo paura, James! Meriti di meglio perchè io non posso darti quello che vorresti un domani»
«E io ti sto dicendo che a me, non interessa, perchè mi basti tu. Comunque, non preoccuparti, davvero. Se credi che meriti di meglio, va bene. Come non detto, fai finta che non ti abbia detto nulla di tutto ciò»

Quando si gira per andarsene, mi crolla il mondo addosso.
Sto esagerando, ma la mia è sola paura.

Mettere lui prima di me, sempre.

Decido di andargli dietro, non volendo che lui si allontani da me.
Lo abbraccio.

«Non andartene»
«Mi spezzi il cuore ogni volta, Ariel»

E la mia anima si sgretola, dopo quelle parole.

«Io voglio darti tutto quello che meriti»
«Me lo stai dando, santo cielo! Me lo hai sempre dato, e me lo darai» Si volta verso di me, puntando i suoi occhi nei miei.

«Non hai problemi nel restare accanto ad una persona così?»
«Che problemi? In amore, si accetta tutto Ariel, anche le cose più difficili. Se il problema è la gravidanza, allora non avremo bambini. A me non interessa, a me interessa solo di te, e che tu sia felice a prescindere»
«In realtà... C'è un modo, per far andare bene la gravidanza»
«E cioè?»
«Dovrei passare nove mesi a letto, e alzarmi solo per necessità»
«Ti sei informata bene, vedo»

𝙳𝚞𝚎 𝙲𝚞𝚘𝚛𝚒 𝙸𝚗 𝚄𝚗𝚘.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora