•𝙹𝚊𝚖𝚎𝚜•
Non mi sento bene.
Non ho più quella lucidità che avevo pochi giorni fa.
La testa gira e mi fa male.
Batte forte la tempia.
Lo stomaco brucia, ho la nausea.
Il cervello non connette più.Da quando sono in ospedale, l'unica domanda che riesco a pormi, è se riuscirò a resistere.
Se riusciremo ad affrontare anche quest'altra battaglia.Una delle più dolorose.
Insieme alla sofferenza di Ariel, c'è anche il mio dolore.
Ma vedremo un po' di luce prima o poi?La porta della mia camera si apre, ed io intravedo mia madre Josephine insieme alla mia ragazza Ariel.
Ma il mio sguardo non collabora, tant'è che non riesco a guardarle.
Mi lacrimano gli occhi, perciò gli chiudo.«Che hai? Che ti senti?»
Ariel è il triplo più preoccupata di prima dopo avermi visto così.
Come darle torto.«Mi batte forte la tempia, ho la testa che mi gira, la nausea, e lo stomaco fa male»
«Tutto normale, credo» Sento la voce di mamma, ma non riesco a vederla.Vedo nero, questo perchè i miei occhi sono chiusi.
«Il dolore allo stomaco non è un sintomo del tumore, da quello che so. Penso sia perchè sei a digiuno, James» Ascolto poi la voce della mia donna.
Talmente bella.Ricordavo fosse così soave.
«Non ho fame»
«Infatti non devi mangiare, oggi pomeriggio ti operano, James. Sta per finire tutto»E finalmente, ascolto quelle parole.
Ariel cerca sempre il modo per tranquillizzarmi a prescindere da tutto
e tutti.L'operazione dovrebbe calmarmi.
Ma è solo il primo passo.
«Ma se non mangio io, non è detto che non devi mangiare tu»
So bene che è esattamente quello che sta passando nella mente di Ariel.
Ma non glielo permetterò.«Non pensare a me, James» La sua mano si posa sulla mia guancia.
Continuo a non vederla, ma solo ed esclusivamente a sentirla.«Quanta percentuale ho, Ariel?»
Ho ansia, ma non la trasmetto.
Non riesco a mantenere quella sensazione di voler buttare fuori tutto.«Non lo so, Jam... Tuo padre non ha voluto dirmelo»
«Ariel...»Credo stia mentendo.
«Giuro, non ne ho idea. Non ha voluto dirmelo, mi ha detto solo di fidarmi della sua parola, e che se non me lo dice, è meglio per noi»
Annuisco silenziosamente.
È una risposta, forse la peggiore che poteva darmi Ariel.
Ma l'accetto.«Mamma... Non ti sento parlare»
Non ho sentito spesso la sua voce.
Sempre stata in silenzio.«Sto ascoltando voi, James. Tranquillo per me, perchè sono al tuo fianco»
Intreccia la mano con la sua.
Entrambe piangono, ed io mi sento impotente.
Non posso far nulla.«Guardate che sono ancora qui»
«Possiamo restare in silenzio, James?»Ariel si sistema vicino a me.
Provo ad aprire gli occhi, che subito si scontrano con quelli lei, che mi sorride.
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𝙳𝚞𝚎 𝙲𝚞𝚘𝚛𝚒 𝙸𝚗 𝚄𝚗𝚘.
FanfictionNon bisogna mai giocare col fuoco, poiché si rischia di scottarsi. Eppure, ad Ariel non importa: preferisce scoprire una dolorosa verità, che potrebbe farle crollare il mondo addosso, piuttosto che vivere la vita per come si presenta, senza provocar...