46.

368 65 12
                                    

•𝙰𝚛𝚒𝚎𝚕•

𝚄𝚗 𝙰𝚗𝚗𝚘 𝙳𝚘𝚙𝚘.

Eravamo rimasti a noi e alla nostra consapevolezza che saremmo diventati più forti di prima, insieme.
È passato un anno, ma nulla è cambiato.

Al contrario, si è rafforzato.

Quasi come se, tutto ad un tratto, ci siamo trovati un muro dinnanzi a noi che abbiamo dovuto abbattere.
Con tutto noi stessi.

E noi, quell'ostacolo l'abbiamo superato.
Ma senza aspettarci che non saremmo stati più soltanto noi due.
Qualcosa ci ha raggiunto, ed è stato impossibile contrastarlo.
O rendersene conto.

Qualche settimana dopo, la scoperta di essere in attesa di Giselle mi ha cambiato la vita.
Ci ha stravolto la vita.

Ho avuto paura di dirglielo, non sapendo come avrebbe potuto prenderla.
James doveva effettuare la radioterapia oltre agli ulteriori analisi.

I suoi cambi d'umore non mi aiutavano per nulla.
Ma ho dovuto farci l'abitudine.

Credevo che sarebbe successo il finimondo e che ci saremmo litigati.
E invece, James mi ha sconvolto.

Ricordo quel momento come se fosse successo ieri.
Invece è passato un anno.

•𝚄𝚗 𝙿𝚘' 𝙳𝚒 𝚃𝚎𝚖𝚙𝚘 𝙿𝚛𝚒𝚖𝚊•

L'ansia mi ha pervasa dalla testa ai piedi e non riesco a contrastarla.
Osservo il mio James, seduto a letto, che mi osserva a sua volta.

Come potertelo dire, Jam.

«Ho bisogno di parlarti» Non gli ho dato alcun preavviso.
Sono partita spedita, non volendo altro che parlargli.
Confessargli finalmente il tutto.

«Possibile che mi metti ansia?»
«Lo capisco, anch'io avrei avuto ansia, se fossi stata al tuo posto»
«Ariel, non scherzo... Parlami, sai che non gestisco quello che sento»

Annuisco.
Mi avvicino, per prendergli la mano.
I miei occhi sono lucidi.

Non l'abbiamo controllato.

«Forse, James, sono proprio le cose inaspettate a rendere bella la nostra vita»
«Hai ragione, Ariel. Ti ho incontrato all'improvviso ed è stato l'incontro che mi ha cambiato la vita, ancora una volta... Ma perchè mi stai parlando di tutto questo?»

«Adesso ci arrivo...  Ammetto che come te, anch'io non so più come gestire l'ansia e in questo momento, è qualcosa che dovrei imparare a controllare e dovresti farlo anche tu. Certe situazioni accadono per una ragione, e se ci troviamo qui, è proprio per questo»

Sto cercando di essere il più diretta possibile ma forse, mi sta riuscendo più il fare giri di parole.
Sapevo che poteva succedere.
Ma non gli ho mai detto che non sono riuscita a prendere la pillola.

Non ho avuto il coraggio.

«Ariel, cosa devi dirmi? Non girarci attorno e raccontami, per favore»

È molto freddo e distante.
Ma lo sapevo, i suoi sbalzi d'umore ormai fanno parte della nostra quotidianità.

«Il giorno della proposta di matrimonio è successo qualcosa tra noi, lo ricordi?»

Lui annuisce.
Ma un dettaglio non mi sfugge.

Diventa pallido.

«Io non ho...»

Un'altra delle cose che fanno parte della nostra vita di tutti i giorni, è proprio il mio bloccarmi mentre parlo.

𝙳𝚞𝚎 𝙲𝚞𝚘𝚛𝚒 𝙸𝚗 𝚄𝚗𝚘.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora