11-Rebecca 🧳🇮🇹🍕

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Finalmente è arrivato il tanto atteso giorno della partenza, il tempo sembrava non passare mai. Quando aspetti qualcosa con ansia, il tempo sembra andare a rallentatore prima che questa si realizzi. Ho proprio bisogno di cambiare aria per un po', queste settimane sono state infernali. Non abbiamo fatto altro che litigare con nostra madre, be' io ho litigato, essendo in guerra aperta con lei. Mentre la guerra di mio fratello consiste per lo più in un silenzio assordante che manda su tutti i nervi mia mamma.
E io ci godo da morire.
<<Thooomas ti muovi>> urlo spazientita, trascinando la mia valigia giù per le scale.

<<Ho dormito solo tre ore, mi fai prendere un caffè?>> Sbuffa scocciato con la tazza fumante a mezz'aria davanti al lavello.
Ma quanto sono lenti gli uomini?
<<Se mi fai perdere l'aereo, mi accompagni a piedi in Italia!>> Gli dico indispettita.

<<Contaci, sorellina>> sogghigna mostrandomi il pollice e un sorriso forzato.
Stronzo.

Come avevo previsto, mi ritrovo a correre in tutto l'aeroporto trascinando a fatica il trolley rosa con gli stickers appiccati sul davanti.
<<Signorina, stavamo per chiudere le porte. La accompagno al suo posto che al momento non so quale sia, considerato che i suoi compagni si sono scambiati come figurine.>> Dice l'hostess appena varco l'ingresso dell'aereo.
Si gela qui dentro, ho fatto bene a mettere la felpa grigia.
<<Prego, si accomodi qui>> mi indica con la mano quello che dovrebbe essere il mio posto.

<<Rebecca Scott.>> Appena sento quella voce, un brivido corre lungo la mia schiena.Dan mi osserva con un ghigno maligno sul volto.
Mi sale un gonato di vomito come ogni volta che me lo ritrovo davanti.

<<Io qui non mi siedo.>> Dico all'hostess senza neanche guardare quel pezzo di merda che ho di fianco.

<<Ma come Scott, non vuoi stare vicino a me?>> Dan si alza in piedi per scrutarmi da capo a piedi.
Sono salita da meno di un minuto e sto già attirando le attenzioni di tutti.

<<Ci sono problemi qui?>> La sagoma alta di Liam che spunta alle mie spalle mi fa tirare un sospiro di sollievo.

<<Liaaam>> urlo stringendogli le braccia al collo, sono davvero felice di vederlo, non lo vedevo dalla sera della festa a casa mia.

<Tyler, vieni a sederti qui>> urla autoritario all'amico che è seduto a metà corridoio.

Da lontano vedo che anche Nate si incammina nella nostra direzione e ci raggiunge in poche falcate.
<<Cosa succede qui?>> Domanda sollevando sulla testa il cappuccio della felpa grigia che gli fascia le spalle larghe.
Avevo dimenticato quanto fosse attraente questo dannato.

<<Quanta folla, Scott>> mi sussurra all'orecchio Dan, ma per sua sfortuna Liam lo sente e lo spinge contro il sedile.
<<Ascoltami bene, se solo ti avvicini di nuovo a lei ti spacco quella faccia da figlio di papà che hai. Sono stato chiaro?>> Non avevo mai visto Liam reagire così, Nate invece resta al suo fianco senza parlare.
<<Reb, vieni con me.>> Liam mi prende per mano e mi trascina con lui, Nate ci segue rigirandosi in bocca un bastoncino di liquirizia rosso.

<<Tyler, muovi il culo.>> Ordina all'amico muovendo il capo.

<<E dai, capitano>> si lamenta Tyler togliendosi le cuffie nere.

<<Liam, non voglio creare problemi>> dico guardando Tyler che si alza sbuffando.

<<Biondina, ma cosa gli fai agli uomini?>> Mi canzona divertito Tyler superandomi.

-Broken Glass II -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora