52-Thomas

776 48 26
                                    

Teresa con i capelli scompigliati dal vento e le luci del tramonto che riflettono sul suo viso, è meravigliosa. Se un anno fa mi avessero detto che avrei perso la testa così per qualcuno, non ci avrei scommesso un dollaro.
<<Sta vibrando il  tuo cellulare>> mi indica la tasca dei jeans riscuotendomi dai pensieri.

<<Sorellina, perché mi importuni?>>

<<Ehi>> quando inizia così, non si preannuncia niente di buono.

<<Stai bene?>> Le domando mettendomi subito in piedi.

<<Dove sei?>> Mi chiede con un tono di voce stranamente piatto.

<<Al molo, tu?>>

<<Ci vediamo da Joe.>>
Si limita a dire prima di riattaccare.

Io e Teresa la raggiungiamo subito da Joe per capire cosa cazzo sta succedendo.
Rebecca è seduta con uno sguardo triste sui divanetti in pelle, alsuo fianco c'è Nate.
<<Cosa avevi da dirmi con tanta fretta?>> Le chiedo sedendomi accanto a Teresa.
<<Senti, la settimana prossima dobbiamo andare a cena a casa di Gerald.>>

<<Neanche per il cazzo, Reb.>>
Ma è impazzita?

<<Ti prego, Thomas>> mi dice con un tono di supplica che non le appartiene neanche lontanamente.

<<Tu che preghi me per andare a cena da quello stronzo? In che modo ti ha ricattata?>>
Nate e Teresa ci osservano in silenzio.

<<Non te lo chiederei se non fosse costretta, lo sai.>> Abbassa di un tono la voce guardando verso il basso.

<<Va bene, verrò>> acconsento a fare questa enorme cazzata, perché sospetto che ci sia qualcosa di grosso sotto se Rebecca mi sta pregando in questo modo.

                          
                          ***
Mi guardo allo specchio e sbuffo, mi rompo altamente le palle di andare a questa cazzo di cena con mia mamma e il suo nuovo fidanzatino ricco. Non le è passato neanche minimamente per la testa che magari io e mia sorella stiamo soffrendo per la separazione, che magari è troppo presto per conoscere il suo nuovo compagno.
Niente, a lei non frega un cazzo di niente, a parte di se stessa.
<<Reb, sei pronta?>> Busso più volte alla porta di mia sorella.

<<Prontissima...>> Biascica venendo ad aprire.

<<Sei ubriaca?>> Le chiedo guardandole gli occhi arrossati.

<<Vado bene per la cena di famiglia?>> Fa una piroetta per mostrarmi i pantaloni di pelle neri e un body rosa con dei ricami.
La prendo sotto braccio e la aiuto a scendere le scale per evitare che si rompa l'osso del collo.
<<Ma come diavolo ti sei vestita?>> Le chiedo mentre raggiungiamo la mia macchina.

<<Da troia, come lei.>>
Sospiro profondamente per non perdere la calma.

<<In che modo ti ha ricattata?>> Se si è ridotta così è come pensavo, l'ha ricattata.

<<Nate>> si limita a rispondere reclinando il capo contro il poggiatesta.

<<Nate?>> Mi volto a guardarla mentre inserisco la marcia.
<<Lascia perdere, è meglio così.>> Solleva una mano in aria e si volta a guardare fuori dal finestrino.

Lo stronzo vive in una mega villa che assomiglia ad una cazzo di reggia con almeno tre fontane danzanti, senza contare il parcheggio con almeno sei auto d'epoca, due Lamborghini e tre fuoristrada.
<<Ma quanti soldi hanno?>> Mi chiede sbigottita Rebecca.

-Broken Glass II -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora