55-Grace

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Finalmente una giornata tra amiche senza quei rompiscatole dei nostri ragazze, quando siamo da sole diamo libero sfogo a tutte le cretinate che ci passano per la testa e non facciamo altro che ridere, se ci vedesse qualcuno ci prenderebbe per matte.
<<Bionda, dove andiamo?>>Domando a Rebecca appena entra nella mia macchina.

<<Ciao, sister>> la saluta Summer seduta sul sedile del passeggero.
<<Shopping e poi frappè al molo?>>
<<Sei sempre la mia organizzatrice preferita, a differenza di questa qui...>> Con il pollice indico l'altra seduta dietro.

<<Ehiiii>> Summer mi assesta una spallata scherzosa.

<<Bel vestito, bionda.>> Rebecca indossa un vestitino bianco con i fiorellini gialli, stretto in vita che si apre a campana.

<<Nate ha dormito da te?>>

<<Sì, si ferma spesso a dormire da quando mia mamma dorme sempre dal suo nuovo fidanzato. >> Solleva appena a le spalle verso l'alto, non deve essere facile per lei vivere questa situazione.

<<Tua mamma ti ha ricattata per farti andare a quella festa?>> La prende in giro Summer, ma l'espressione di Rebecca cambia improvvisamente.

<<Proprio così, mi ha costretta ad andare altrimenti avrebbe detto a mio padre dei casini in cui si trova Nate.>> Noto che il suo sguardo si incupisce.

<<Quindi hai ceduto a tua mamma per lui...>> Mormora Summer allungando una mano tra i sedili.
<<E non è l'unica cosa che ha fatto per lui...>> Aggiungo io guardandola di sottecchi.
<<Grace>> mi richiama Rebecca guardandomi attraverso lo specchietto retrovisore.
<<Cosa mi nascondete?>>
<<Non posso dirtelo, Summer.>>
<<Stai scherzando, Reb?>> Ribatte indispettita.
<<Devo proteggerlo, meno persone ne sanno meglio è per tutti. Ti prego, non fare storie, cerca di capire.>> Mette le mani in segno di preghiera e socchiude gli occhi.

<<Sono offesa, te lo dico.>> Le sue labbra si piegano verso il basso.

<<Già è tanto che debba sopportare io questo peso, fidati.>> Le dico guardandola di traverso.
<<Rebecca Scott è innamorata persa, ragazzi.>> Summer finge di portarsi le mani davanti alla bocca a mo' di microfono.

<<È un male?>> Le domanda piuttosto incerta.
<<Reb, perché dovrebbe esserlo?>> Le chiedo aggrottando la fronte dinanzi a questa domanda assurda.

<<Ho paura di soffrire, è la prima volta che lo sono veramente.>> Si stringe nelle spalle guardando fuori.

<<Non escludo che possa succedere a te, come a me o a Summer. Ma le cose vanno vissute senza timori, goditi il momento e non farti troppe paranoie.>>
Le spiego uscendo dalla macchina.

<<La storia dei miei mi sta uccidendo, ragazze. Se non ci fossero Nate e Thomas, avrei già mollato tutto.>> È la prima volta che vedo Rebecca così distrutta.

<<E noi cosa ci siamo a fare? Siamo sempre qui, se vuoi parlarne.>> Summer la stringe tra le sue braccia.

<<Ti serve un po' di sano shopping per farti ritornare il buonumore. Vi porto in un negozio che adoro.>> Cerco di tirare un po' su di morale la bionda facendola distrarre almeno quando passa del tempo insieme a me. So che sta vivendo un periodo molto difficile,  i suoi genitori ormai sono sempre più indifferenti ai loro figli come se fossero già pronti ad affrontare questo mondo da soli.
Rebecca ha solo diciotto anni, anche se è una tosta, ha ancora bisogno dell'affetto dei suoi, come tutti noi del resto. I miei sono il centro del mio mondo, non riesco ad immaginare la mia vita senza averli accanto a sostenermi in tutto ciò che faccio.

<<Un negozio alla Grace?>>  Sul suo viso finalmente compare un bel sorriso.
<<Proprio così, bionda.>> Le schiocco un bacio sulla guancia.

<<Dopo aver fatto shopping con Grace, riteniamoci single>> sentenzia Summer prima di scoppiare a ridere.

<<Quindi il mio ragazzo non è l'unico ad odiare quando faccio shopping con lei?>>
<<Il mio ragazzo...>> La prendiamo in giro io e Summer.
<<Bambinaa>> ribatte la stronza.

<<Questa è più grave, Grace...>> Summer mi guarda alzando un sopracciglio.

<<Se scopriamo come lo chiami, perché sono certa che gli hai affibbiato qualche nomignolo del cavolo come hai sempre fatto anche con i tuoi peluche, vi distruggiamo.>> Minaccio la biondina che se la ride insieme a Summer.
<<Seguitemi dentro>> intreccio le braccia alle loro e le trascino nella boutique " Pink Lady".
Rebecca si guarda intorno come se fosse nel paese dei balocchi.
<<Ma è meraviglioso.>> Esclama quasi estasiata.
<<E non avete ancora visto l'intimo, Jason impazzisce ogni volta che indosso i loro modelli.>> Hanno un reparto dedicato ai completini intimi, diviso per ogni occasione e genere, a casa ne ho un cassetto pieno di queste delizie.

Dopo circa due ore di shopping sfrenato, usciamo distrutte dal negozio e ci trasciniamo pigramente fino alla mia macchina.
<<Urge un mega frappè.>>  Propone Summer spalancando la portiera.

<<Sono d'accordo con Summer, andiamo al molo, non voglio più vedere un negozio per un mese.>> Rebecca crolla sul sedile del passeggero piuttosto sfatta.

<<Reb, ma stai mangiando? Mi sembri un po' troppo fuori forma.>> Le chiede Summer voltandosi a guardarla.

<<Dovete smetterla di starmi con il fiato sul collo tu e Nate>> risponde stizzita.
Rebecca appena si tocca l'argomento cibo, sembra trasformarsi in un'altra persona.

<<Ti sei chiesta il motivo?>> Summer le risponde stizzita.
<<Perché volete rompermi le palle?>> Sbuffa la bionda dal sedile posteriore.
<<Perché ci teniamo a te, antipatica.>> Le dice Summer addolcendo la voce.
Siamo tutti piuttosto preoccupati per lei, è dimagrita davvero tanto negli ultimi tempi. Nate mi ha chiesto più volte di tenerla d'occhio quando sono con lei.
Chi l'avrebbe mai detto che quella testa di cazzo si sarebbe preoccupato così tanto per lei.

<<Sto bene, è solo un periodo>> replica lei guardando fuori dal finestrino con uno sguardo malinconico.

<<Reb, se hai bisogno di aiuto...>> Provo a dire io, ma scuote subito la testa e Summer mi guarda di sottecchi.

Una volta arrivate al molo, ci sediamo ai tavoli esposti al sole di un locale che si chiama " Hawaii", con decine gli ombrelloni di paglia e le sdraio verdi e bianche. Ordiniamo una bella caraffa di tè alla pesca per cui andiamo matte e finalmente di sdraiamo per goderci la bella giornata di sole.
<<Buongiorno, sorellina>> un ragazzo bruno con gli occhi azzurri e un fisico da urlo si avvicina al nostro tavolo.
Rebecca solleva la testa per guardarlo e sbuffa alzando gli occhi al cielo.
<<Non chiamarmi così, Brian.>> Squittisce indispettita, ma lui non si lascia intimorire, anzi sembra quasi divertito dal comportamento di Rebecca.

<<Come stai?>> Le domanda piuttosto interessato.
<<Bene, come puoi vedere>> ribatte fredda lei.
Quindi è lui il famoso Brian Miller di cui parlava Jason.
<<Posso parlarti da sola?>> Le chiede infilandosi gli occhiali da sole, a quanto pare le voci sul suo conto erano vere, è davvero bello come dicono.

<<Hai solo un minuto>> lo avverte Rebecca prima di seguirlo.

<<Rebecca dovrà andare a vivere da quello?>> Summer li guarda sbattendo gli occhi.
<<Niente male, eh?>> Le indico con il capo il belloccio.

<<Nate darà di matto, cavolo lo farei anche io...>> Esclama lei guardandolo da capo a piedi.
Cazzo se è bello.

<<Quei due non hanno pace...>> Mormora preoccupata Summer.

<<Rebecca tiene tanto a Nate, lui la sta tenendo con i piedi per terra al momento...>>
Nonostante i suoi difetti, Nate è sempre presente.
<<Sta passando l'inferno quella ragazza...>> Aggiungo io.
<<Già...>> Esclama pensierosa Summer riportando lo sguardo su Rebecca e la new entry che sicuramente porterà ulteriori guai.

-Broken Glass II -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora