74-Liam

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Sono tranquillamente seduto sul mio divano a giocare alla PlayStation, quando all'improvviso sento un tonfo provenire da fuori alla porta di casa mia.
Nate è seduto sui gradini con il cappuccio nero della felpa sulla testa che tiene reclinata contro il pilastro del portico.
<<Che ci fai qui fuori?>> Gli domando, ma lui non mi risponde.
<<Nat, stai piangendo?>> Gli chiedo incerto sedendomi vicino a lui.

<<L'ho lasciata>> mi dice portando alla bocca la mano tremante con cui stringe la sigaretta.

<<L'hai fatto davvero...>> Mormoro mettendogli una mano sulla spalla.

<<Non avevo altra scelta, lo sai.>> Ribatte scalciando la sigaretta spenta prima di infilarsene un'altra in bocca.

<<Come l'ha presa?>> Mi sento stupido a fargli questa domanda, sapendo che Rebecca lo ama alla follia.

<<Di merda, mi ha detto di non avvicinarmi mai più a lei>> si copre entrambi gli occhi con i palmi delle mani.

<<Mi dispiace, Nat.>>
Mi fa male vederlo ridotto in questo, non l'ho mai visto così distrutto.

<<Fa male, cazzo...>>
<<... non ce la faccio a vivere senza di lei.>> Si asciuga le lacrime che scorrono fino alle labbra.

<<Nat, puoi sempre contare su di me. Mi hai capito?>> Gli prendo la testa tra le mani per guardarlo negli occhi spenti e tristi.
<<Vieni dentro, dormi qui stasera>> lo sollevo da terra e lo trascino con me.

<<Puoi chiedere a Grace di sentirla?>> Mi chiede sedendosi sul divano con la testa china e le mani tra i capelli scompigliati.

<<Okay>> prendo il cellulare e provo a chiamarla mettendo il vivavoce.

<<Ciao, riccia.>>

<<Se mi stai chiamando perché quel bastardo è con te, vengo lì e lo prendo a calci nel culo.>>
Nate mi fa segno di dirle di no.

<<È appena andato via, sai come sta Rebecca?>> Le chiedo guardando negli occhi Nate che solleva appena lo sguardo preoccupato su di me.

<<È distrutta Liam, lo sai meglio di me quanto ama quel coglione di tuo fratello.>>

<<Sì...>> Sospiro sprofondando sul divano.

<<Perché l'ha fatto? Non è possibile che abbia mentito tutto questo tempo, lo vedevo come la guardava.>>

<<Cerca di starle vicino, se hai bisogno, chiamami.>>

<<Non ha voluto che andassi neanche io, ha spento il cellulare da ore. Ho chiamato Brian per sapere se le fosse successo qualcosa, mi ha detto che si è chiusa in camera dopo aver vomitato e non è più uscita.>>
Nate si sdraia sul mio divano con il braccio sulla faccia per nascondere le lacrime che gli rigano le guance.

<<Fammi sapere appena sai qualcosa>> le dico prima di riattaccare e correre in soccorso di Nate che ha una faccia anemica.

<<Hai qualcosa in casa?>> Mi domanda mettendosi seduto, asciugandosi gli occhi arrossati.

<<Il massimo che posso offrirti è un po' d'erba, non ti darò altro, ti avverto>> gli lancio la bustina trasparente tra le mani.

<<Non duro un giorno senza di lei.>>

<<Ce la fai, Nat>> provo a rassicurarlo e gli metto una mano sulla spalla.

<<Il modo in cui si sono spenti i suoi occhi quando le ho detto che non l'amavo più, mi ha distrutto.>> China la testa portandosi le mani in faccia.

<<Spero non faccia cazzate>> sospiro pensando a Rebecca.

<<Se non mi fossi avvicinato a lei, tutto questo non sarebbe successo.>>

<<Nat, non rinnegare tutto quello che c'è stato tra di voi. Vale sempre la pena innamorarsi, indipendentemente da come va a finire.>>

<<Di merda, ecco come finisce quando fai il coglione innamorato>> sbotta strappandomi un mezzo sorriso.

Se io ero ridotto uno schifo quando Rebecca mi ha detto che non provava niente per me, non voglio neanche immaginare quanto stia soffrendo Nate in questo momento.
Lasciare andare qualcuno per il suo bene, credo sia il gesto d'amore più forte che esista al mondo.
E mio fratello, a differenza di tutti noi, ha avuto il coraggio di farlo davvero, perché la ama più della sua stessa vita.

-Broken Glass II -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora