76-Rebecca

536 44 8
                                    

Ho trascorso una settimana intera senza andare a scuola, ho finto di avere una brutta influenza intestinale, fortunatamente era l'ultima settimana di lezioni prima del diploma.
Non ho avuto il coraggio di trovarmelo davanti dopo quello che è successo, non sarei riuscita a sopportarlo.
Ho trascorso gli ultimi sette giorni chiusa nella mia camera, senza quasi toccare cibo, nonostante ciò continuo a vomitare, ho una nausea che non mi lascia un solo minuto, come ogni volta che sto male per qualcosa. Ma a differenza delle altre volte non c'è più lui a ricordarmi di mangiare, a lui non importa più niente di me e di quello che faccio nella mia vita. Mi sono illusa di essere speciale per lui, ci ho creduto davvero a quella cazzata che anche i ragazzi come lui possono innamorarsi e cambiare per sempre, se trovano l'amore della loro vita.
Me l'avevano detto le mie amiche, me l'aveva detto mio fratello, me l'aveva detto perfino suo fratello, che sarei stata solo una delle tante, ma io dovevo sbatterci con il muso prima di crederci davvero.
Io dovevo farmi spezzare il cuore in mille pezzi, prima di capire che non contavo per lui come lui contava per me.

Purtroppo tra una settimana ci sarà la cerimonia del diploma e quindi sarò costretta a vederlo, sto già male a sol pensiero.
<<Rebecca, infilati qualcosa e usciamo da qui>> mi ordina Grace sbattendo un piede a terra.

<<Ti ho già detto che non mi va.>> Rispondo sbuffando, è solo la decima volta che me lo chiede.

<<Rebecca Scott, mettiti questo e usciamo, te lo ordino>> mi lancia un mini dress nero tra le mani.

<<Solo un'ora, ti avverto>> le dico andando in bagno per prepararmi.

Dopo aver fatto una fila di mezz'ora, finalmente riusciamo ad entrare in questo locale strapieno di gente con una musica assordante.
<<Ho bisogno di bere, sono venuta solo per questo.>> Dico a Grace, trascinandola verso il bancone dietro al quale ci sono tre barman a petto nudo, indossano solo le bretelle rosse e un papillon dello stesso colore.
Bei ragazzi, ma lui...
<<Dammi qualcosa di forte, molto forte>> ordino al tatuato pieno di piercing.

<<Prova con questo qui.>> Il suo collega mi passa un cocktail che ha appena preparato, lo afferro al volo e lo butto giù tutto d'un fiato.

<<Vacci piano, questo ti stende>> prova a darmi ordini il biondino.

<<Dammene un altro>> ribatto appoggiando il bicchiere sulla superficie liscia del bancone.
Dopo aver buttato giù non so quanti di quei famosi cocktails, non mi reggo più in piedi.

<<Forse hai esagerato.>> Mi rimprovera Grace.

<<Ho appena capito che l'unico modo per non sentire dolore è affogarlo nell'alcol>> le dico sorridendo, beccandomi un'occhiataccia alla Grace.

<<Oh no>> esclama guardando un punto lontano nella folla.

<<Non d-irmi che...?>> Il mio cuore inizia a balbettare proprio come le mie parole.

<<Fingiamo di non vederli, okay?>> Grace mi spinge dalla parte opposta.

<<C'è anche Jason, vai a salutarlo, ti aspetto qui.>> Le dico appena intravedo il biondo.

<<Torno subito, tu non muoverti>> mi ordina come se fosse mia madre.
E proprio come faccio con mia madre, la ignoro deliberatamente.

<<Occhi belli, che ci fai tutta sola?>> Un ragazzo sulla ventina mi stringe i fianchi con le mani e inizia a strusciarsi dietro al mio culo.
So che dovrei mandarlo via, ma non ne ho la forza mentale per farlo. Non ho la forza di fare nulla, sono spenta, non provo alcuna emozione, non provo niente di niente.
A parte il dolore per lui, quello lo sento eccome.

-Broken Glass II -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora