Guardo Rebecca e ancora non ci credo che sia riuscita ad incastrare quel bastardo di Dan. Lo so che non è finita, ma almeno abbiamo la sua allontanano.
<<Sei proprio cretina.>>Le dico stringendola tra le mie braccia.<<Questa cretina ha appena provato a salvarti il culo.>> Mi dice alzando il mento all'insù per vantarsi.
<<L'hai fatto per me?>> Le domando sbattendo gli occhi incredulo e lei annuisce sorridendo.
<<Certo che l'ho fatto per te, Nate.>> Si solleva sulle punte dei piedi e mi bacia<<Sei sexy quando metti al tappeto le persone, piccola.>> Le mormoro all'orecchio facendola arrossire come sempre.
<<Non farti venire strane idee, siamo su un aereo.>> Sussurra in modo che possa sentirla solo io.
<<I bagni esistono per questo...>>
Ci sediamo di nuovo ai nostri posti.
<<Vuoi farlo su un aereo?>> Mi chiede sconvolta sbattendo le ciglia lunghe.<<Lo farei ovunque con te, piccola>> le dico mentre le faccio risalire una mano tra le cosce che stringe all'istante per bloccarmi.
<<Nate>> mi ammonisce guardandosi intorno.
<<Vieni con me?>> Le chiedo risalendo con il dito fino a raggiungere il tessuto già umido dei leggings.
<<Vai prima tu, arrivo tra un attimo.>> Sussurra sulle mie labbra, le lascio un bacio a stampo e mi avvio verso il bagno posizionato nella zona dell'aereo in cui non ci sono le classi della nostra scuola, sperando di passare inosservati.
Mi infilo dentro e aspetto che arrivi la mia ragazza.
"La mia ragazza", mi fa una strana sensazione dirlo, ma mi piace.
<<Credevo non arrivassi più>> le dico appena entra in bagno.<<Non riesci proprio a resistermi, Anderson>> mi parla con voce calda all'orecchio prima di mordermi il lobo e passarci sopra la lingua.
<<Ci ho già provato per troppo tempo a resisterti.>> La spingo contro la porta grigia alle sue spalle e lei succhio il labbro inferiore.
<<Come siamo aggressivi.>> Mi osserva da capo a piedi passandosi la punta della lingua sulle labbra.
<<Sta diventando un bel cazzo di problema il fatto che quando sei con me, io sia perennemente eccitato...>> Le apro la zip della felpa e le sollevo il tessuto aderente della canotta rosa.
<<Dio mio>> esclamo appena i suoi seni grossi e sodi rimbalzano da sotto alla canotta aderente. Non smetterò mai di abituarmi al suo seno prosperoso che mi manda in tilt ogni volta che me lo ritrovo davanti.<<Potrei leccarle per ore>> le dico prima di passare la lingua intorno all' areola rosa, lei ansima infilando una mano tra i miei capelli per spingere la mia faccia contro il suo seno.
Prima che possa tirarle giù i leggings, qualcuno bussa forte alla porta del bagno.
<<Che rottura di coglioni>> sbuffo appoggiando i palmi ai lati della sua testa.<<Oddio che figura...>> Arrossisce mettendosi una mano davanti alla bocca.
<<Taci che non l'abbiamo neanche fatto...>> Sbuffo cercando di sistemarmi i pantaloni della tuta sotto ai quali mal si nasconde la mia erezione, cosa che tra l'altro mi risulta difficile fare, dal momento che la mia ragazza mi spinge con una mano contro il lavandino per infilarmi la lingua in bocca.
<<Piccola vorrei tanto scoparti contro questa porta, ma dobbiamo uscire...>> Replico poco convinto, ansimando sulle sue labbra.
<<Vi muovete o no?>>
<<Quanta fretta...>> Esclamo sarcastico spalancando la porta e mi ritrovo Liam davanti.
Vorrei sprofondare.<<Noto che ti stai divertendo alla grande>> guarda prima i miei pantaloni e poi con il capo indica Rebecca alle mie spalle.
<<Quando la finirai con questa storia?>> Tengo stretta nel palmo la maniglia della porta per evitare di chiudere la mano in un pugno e colpirlo in faccia.
<<Nat, io non sono come te. I miei sentimenti sono reali e non passeggeri.>> Mi provoca incrociando le braccia al petto.<<Tu sei convinto che io stia giocando con lei, non è così?>>
Certo che lo pensa.<<Penso che ti scoccerai presto, lo sappiamo entrambi che non sei tagliato per il ruolo di fidanzato, non lo sei mai stato.>>
Nate, sei su un aereo. Non puoi lanciarlo di sotto, non sopravvivrebbe. Ricorda che è pur sempre tuo fratello.<<Io invece penso che tu abbia paura che stavolta non sia così, ma se ti fa stare meglio raccontarti le favole, continua pure.>> Gli rispondo a tono prendendo Rebecca per mano per farla uscire insieme a me.
<<Bionda, quando ti farà piangere, sai dove trovarmi.>> Fa l'occhiolino a Rebecca e sparisce in bagno.
<<Nate, lascia perdere. Non farti mettere queste cose in testa>> non mi ero reso conto che Rebecca mi stesse stringendo il braccio per impedirmi di raggiungerlo e spaccargli la faccia.<<Io non resisto ancora a lungo, se vuole farsi spaccare la faccia, sta raggiungendo il suo obiettivo.>> Ringhio stringendo i pugni, quanto mi manca il mio sacco da boxe, in questo momento avrei proprio bisogno di scaricare la tensione.
<<Vieni qui...>> Rebecca mi avvolge le braccia intorno al collo e mi bacia nel bel mezzo del corridoio.
<<Questo per cosa era?>>
<<Per esserti controllato, per una volta>> scoppia a ridere portandosi la mano davanti alla bocca.
<<Cretina.>> Scuoto la testa sorridendo prima di baciarla di nuovo.