9-Liam

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Rebecca vestita così, è a metà tra un angelo e una bomba sexy, è impossibile non guardarla.
Lei è una di quelle ragazze che quando entrano in una stanza, anche se questa è piena di gente, tu noti comunque solo ed esclusivamente lei.
<<Liam, mi accompagni in bagno?>> Mi domanda appoggiando la mano sulla mia spalla.
È davvero molto, ma molto ubriaca.

<<Non ti senti bene?>> Le sollevo il viso per guardarla, ha lo sguardo piuttosto perso, mi meraviglio come stia ancora in piedi.

<<Mi gira la testa, non riesco a raggiungerlo da sola...>>
La aiuto ad alzarsi e mi crolla tra le braccia.
Come sospettavo.

<<Ops...>> Si porta una mano sulle labbra rosso fuoco su cui vorrei appoggiare le mie.

<<Sei proprio ubriaca.>>
Incrocio le mani dietro alla sua schiena per sorreggerla e la stringo a me. È la prima volta che siamo così vicini, questo contatto mi manda in subbuglio la testa.
<<Ti reggi da sola?>>
Quando entriamo in bagno, provo a togliere le mani dai suoi fianchi, ma appena mi allontano, si aggrappa alle mie braccia per non cadere.

<<Liam, mi gira la testa>> biascica, appoggiando la fronte sul mio petto.

<<Siediti un attimo>> la aiuto a sedersi sul bordo della vasca e mi inginocchio davanti a lei.

<<Sembri un angelo>> sussurra, accarezzandomi la guancia con un palmo.

<<E tu sei ubriaca persa>> scuoto la testa guardandola negli occhi.
È stupenda anche da sbronza.
Inaspettatamente Rebecca si sporge in avanti e mi stampa un bacio sulle labbra, anziché tirarmi indietro come dovrei fare, le avvolgo la nuca con una mano e schiudo le labbra per baciarla.
Sono perso di questa ragazza.

<<Da quando ti approfitti delle ragazzine ubriache?>> Tuona Nate alle mie spalle.
Ha una spalla contro l'uscio della porta e ci osserva con la mascella contratta.
Ci mancava anche lui.

<<Oh Liam, abbiamo un moralista tra noi.>> Biascica Rebecca, battendo le mani in direzione di Nate che la guarda senza battere ciglio.
<<Non mi sembra ti facessi tanti problemi quando limonavi con la tua amichetta poco fa!>>
Mette un piede in fallo, ma prima che possa cadere, Nate scatta un avanti e la afferra al volo.

<<Non ti sfugge mai niente di quello che faccio.>> Le dice lui guardandola negli occhi.

<<E cosa vorresti dire con questo?>> Rebecca lo spinge via, raggiunge il lavandino e si sfila il body restando in reggiseno.
Wow.
<<Reb, ma che fai?>> Sbatto gli occhi guardando il suo riflesso allo specchio, cazzo se è sexy.

<<Ma che cazzo, rivestiti!>>
Nate raccoglie il pezzo di stoffa caduto sul pavimento e glielo porge, ma lei lo allontana.

<<Ho caldo, devo lavarmi>> ribatte indispettita, incrociando le braccia.

<<Sei ancora più insopportabile da ubriaca.>> Nate alza la voce e prova ad infilarle di nuovo il body, ma lei indietreggia.

<<Non mi toccare, chissà cosa ci hai fatto con quelle mani!>> Rebecca posa le mani sul suo petto e prova ad allontanarlo, ma Nate non si schioda.

<<Non ho fatto un cazzo, cretina.>>
Nate che si giustifica?

<<Certo, come no>> biascica lei agitando una mano in aria.
In tutto ciò, questa conversazione prosegue con lei in reggiseno.
Inizia a girare a me la testa.

<<Lo stavi baciando due minuti fa e vuoi farmi la morale?>> Nate alza la voce indicandomi con la mano.

<<Perché non ti dai una calmata?>> Mi intrometto io, perché ha rotto le palle.
<<Fatti i cazzi tuoi tu.>> Ribatte lui puntandomi un dito contro.
Un attimo prima che perda le staffe anche io, Rebecca si volta a guardarci con una faccia anemica.
Nate scatta in avanti e la guarda preoccupato, come se non le stesse le urlando contro due minuti fa.
<<Oh, stai bene?>>
Le assesta due schiaffi leggeri sul viso per farla riprendere, ma Rebecca scuote la testa in segno di diniego.
Cavolo, è davvero distrutta.
<<Forse è meglio se mi metto a letto>> replica lei, stringendo con entrambe le mani il bordo del lavandino.

<<Ti aiuto io, vieni qui.>> Nate le infila un braccio sotto alle ginocchia e la porta sul letto per farla sdraiare.
Rebecca chiude gli occhi poco dopo, crollando in un sonno profondo.
<<È fuori di sé>> esclamo, Nate mi guarda e sospira.

<<Ha beccato sua mamma con un altro, non è un bel periodo per lei
>> Mormora preoccupato, si siede sul letto e la guarda pensieroso.

<<Potevi evitare di fare lo stronzo per una volta.>>
Nate non ha mai saputo gestire le sue emozioni, sopratutto la rabbia, figuriamoci adesso che c'è una ragazza di mezzo.

<<Aiutami a metterle il pigiama.>> Propone all'improvviso, prendendo il pigiama ripiegato sulla poltrona in velluto rosa accanto al letto.

<<Il pigiama?>> Gli chiedo sbigottito.

<<Mica possiamo farla dormire così, ti pare?>> Con la mano indica Rebecca in reggiseno e minigonna.

<<Se entra Thomas, ci uccide.>> Replico mentre Nate le sfila la gonna, lasciandola in mutande.
La guardo e mi dimentico di tutto il resto, perfino della possibile minaccia di Thomas Scott che se ci vedesse in questo momento ci lancerebbe entrambi dalla finestra.
<<Cazzo è perfetta.>>
Esclamo sbattendo gli occhi dinanzi al suo fisico.

<<Smetti di guardarla e passami il pigiama.>> Mi redarguisce subito il mio amico.

<<Perché ho l'impressione che per te non sia la prima volta che la vedi nuda?>> Gli chiedo e lui alza un sopracciglio.

<<Perché non è la prima volta. Quando quel coglione le ha dato la pasticca, l'ho dovuta mettere sotto la doccia per farla riprendere altrimenti sarei stato costretto a portarla in ospedale, era ridotta davvero male.>> Mi spiega, mentre le infila la maglietta del pigiama e le scosta delicatamente i capelli dal viso, cosa del tutto estranea rispetto ai suoi modi abituali.
Ovviamente non credo a ciò che mi ha appena detto, sono piuttosto sicuro che tra di loro ci sia stato ben altro di questo.

<<Cazzo, Nate>> esclamo spalancando la bocca.
Osservo il modo in cui la guarda e capisco tutto. Purtroppo.
<<Che vuoi?>> Risponde scontroso, come al suo solito.

<<Ti sei innamorato di Rebecca...>> Esclamo guardandolo negli occhi, ma lui distoglie subito lo sguardo.
Sa bene che dopo diciotto anni passati insieme, mi basta uno sguardo per capirlo.

<<Io innamorato? Ma che cazzo ti salta in mente? >> Ribatte accigliato, come se lo avessi offeso nell' orgoglio.
Figuriamoci se lo ammette.

<<Il modo in cui la guardi, non mente.>> Sospiro scuotendo la testa, perché so cosa significa questo per noi.
Guai, tanti guai.

<<Io non mi innamoro, mai. Non dire cazzate.>> Replica sicuro di sé.
Ma non gli credo.

<<Io però lo sono...>>
Lui si volta a guardarmi con un'espressione seria sul volto, poi torna a guardare Rebecca senza aggiungere niente.
Quando conosci il tuo migliore amico così bene, capisci quando sta mentendo anche a se stesso.
Quante probabilità ci sono che due amici, per essere esatti due fratelli, si innamorino della stessa ragazza su questo pianeta?
Una su un milione?
Sono più che sicuro che noi due, siamo quel fottuto uno su un milione.

-Broken Glass II -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora