84-Brian

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Sono passati circa due mesi da quando sono venuto a NY l'ultima volta. Nonostante fingesse di stare bene, ho sentito Rebecca piangere ogni notte durante la settimana che ho trascorso qui da lei.
Mi è dispiaciuto doverla lasciare da sola per così tanto tempo, ma purtroppo gli impegni lavorativi non mi hanno permesso di ripartire di nuovo.
Ieri finalmente sono riuscito a liberarmi e stamattina sono saltato sul primo volo per NY, senza neanche avvertirla. Ho pensato di farle una sorpresa e portarla a vedere quello spettacolo a Broadway di cui mi parlava qualche settimana fa.
<<Rebecca, sono Brian>> alzo la voce per farmi sentire, ma sembra non essere in casa, quindi provo a chiamarla per capire dov'è finita a quest'ora.
Un brivido corre lungo la mia  spina dorsale quando la suoneria del suo cellulare si diffonde in tutto l'ambiente e il display si illumina sul bancone della cucina.
Corro in camera da letto, ma di lei nessuna traccia, non mi resta che una sola stanza da controllare.
Quando spalanco la porta del bagno, mi sento raggelare il sangue nelle vene. Passo i primi minuti sbattendo gli occhi senza riuscire a muovere un solo muscolo.
Rebecca è riversa a terra, circondata da una pozza di sangue.
<<Rebecca>> urlo stringendola tra le mie braccia con le lacrime agli occhi.

<<Brian>> sussurra debolmente tirando le ginocchia al petto.

<<Reb, ma cosa hai combinato?>> Le scuoto le spalle, mentre lei continua a guardare un punto fisso nel vuoto con un'espressione spenta.
<<Mi dispiace, Brian>> sussurra tra le lacrime.
<<Questa giuro che me la paga!>> Esclamo con rabbia, stringendola tra le mie braccia.
Io lo ammazzo, Nate Anderson.

Broken Glass II termina qui...

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