28-Rebecca

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Aspetto che Nate e Liam si allontanino prima di parlare con questa merda di uomo che mi ritrovo davanti.
<<Cosa vuoi da me?>> Chiedo a questo maledetto bastardo che mi sorride maligno.

<<Se mi denunci, il tuo amichetto va in galera>> indica Nate che da lontano ci guarda minaccioso.

<<E come faresti? Sentiamo.>> Gli chiedo indispettita con le mani sui fianchi.

<<L'ho ripreso mentre mi colpiva.>> Mi dice con un tono soddisfatto, come se avesse fatto una buona azione.

<<Tu sei un bastardo, Dan. Non riesco a capire come abbia fatto a stare tanto tempo con te.>> Alzo la testa e lo fisso negli occhi.
<<Perché l'hai fatto l'altra sera?>> Aggiungo.

<<Quindi ti ricordi.>> Solleva l'angolo della bocca verso l'alto.
È stato lui, cazzo.
<<Vagamente, pezzo di merda.>>
<<Volevo sentirti, te l'ho detto che mi mancavi.>> Mi dice abbassando la voce di un tono.
<<Mi fai schifo!>> Gli dico a denti stretti, sono sicura che Nate tra le sue mille doti, sappia leggere pure il labiale.

<<Non la pensavi così l'altra sera, quando ti baciavo.>>
<<Te la cavi perché ci stanno guardando tutti, ma ti giuro che non finisce qui.>> Faccio tre passi avanti per andarmene.

<<Puoi contarci, tesoro. Non ho ancora finito con te.>>
Torno indietro stringendo i pugni. <<Che cosa vuoi dire con questo?>>

<<Lo vedrai.>> Mi dice sistemandosi la polo rosa nei pantaloni.

<<Perché mi stai facendo questo?>>

<<Per noia, forse>> la sua bocca si apre in un sorrisetto che gli farei sparire volentieri, se solo Nate non mi stesse guardando.

<<Sei proprio uno stronzo.>>

<<Dimmi una cosa, chi ti scopi dei due?>> Piega la testa di lato per guardare Nate e Liam che ci osservano da lontano.
<<Nessuno dei due>> rispondo intimorita.
<<Vuoi dirmi che sei ancora vergine?>>
<<Non sono cazzi tuoi, Dan.>>
<< Chi può dirlo, magari lo sono ancora.>>
<<Non ci pensare, preferirei buttarmi in una fossa di leoni, piuttosto.>>
<<Non dimenticare ciò che ti ho detto.>> Mi minaccia prima di andarsene.

Quando alzo la testa per guardare Nate, mi tremano le gambe, cerco di tranquillizzarmi prima di tornare da loro.
<<Cosa ha detto?>>
Nate non mi fa neanche arrivare che inizia con le domande.
<<Non farmi domande, Nate>>
<<Non farmi domande ?>> Alza la voce scendendo i gradini della piccola scalinata.
<<Non ne voglio parlare.>>
<<Non hai avuto tempo per inventarti cosa dirmi?>> Sputa una nuvola di fumo verso l'alto.
Beccata.

<<Ragazzi, siamo in ritardo. Ci aspetta la gita alla reggia di Caserta, raggiungete subito il vostro pullman.>> La Smith mi salva in calcio d'angolo, io la seguo cercando di dileguarmi, ma Nate tiene il passo
<<Prof. posso farle qualche domanda?>>
<<Dimmi, cara.>>
<<Visiteremo anche le stanze o solo i giardini?>> Le chiedo mettendomi alla sua destra.
<<Quanto interesse, Scott>> sputa sarcastico Nate alle mie spalle.

<<Certo, visiteremo prima l'interno poi i meravigliosi giardini reali.>>

<<Vuoi farti sbattere nella camera della regina, Scott?>> Mi bisbiglia all'orecchio e lo spingo via premendo un palmo sul suo petto.

Salgo velocemente sul pullman e mi siedo accanto a Tyler.
<<Ciao, biondina>> mi saluta felice di vedermi come sempre.

<<Ciao, Tayler>> gli dico evitando di guardare Nate che percorre il corridoio con un'aria minacciosa.
Quanto è bello con la camicia sbottonata.

-Broken Glass II -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora