<<Reb, ti vuoi alzare?>> Brian, dopo aver aperto tutte le tende per fare entrare un po' di luce nella mia camera buia, proprio come il mio cuore, mi scopre le coperte di botto.
<<Fammi dormire ancora un po'>> mi lamento riportando le coperte sulla testa.
<<Sono le quattro del pomeriggio, ti ricordo che tra due ore ci sarà la cerimonia del diploma>> ribatte piccato scuotendo la testa.<<Thomas è già arrivato?>> Gli domando con la bocca impastata dal sonno.
<<Be'... ecco>> lo sento farfugliare e mi metto seduta sui gomiti, ad un tratto non ho più sonno.
<<Non dirmelo, ti prego.>> Lo sguardo speranzosa.
<<Gli hanno spostato la partita di campionato ad oggi pomeriggio, non riuscirà a venire...>> Mi dice con un'espressione dispiaciuta.
<<Aspettami di sotto, mi vesto e ti raggiungo>> dico alzandomi dal letto senza guardarlo.
Attendo che esca dalla stanza per recuperare dall'armadio la bottiglia di vodka che ho rubato dalla collezione pregiata di liquori del mio caro patrigno e ne tracanno una buona parte, mentre la restante parte la verso nella fiaschetta che ormai è diventata la mia fedele amica.
Niente male...
Mi infilo la toga blu lasciandola mezza aperta sul davanti, mi scompiglio i capelli arruffati e metto un ombretto nero sulle palpebre.
Il mio aspetto riflesso allo specchio, è a metà tra Jenny Humphrey in Gossip Girl e Marissa Cooper in The O.C durante la loro fase calante.
Forse sono troppo ottimista con me stessa, io sto molto peggio di loro.<<Rebecca, dove diavolo credi di andare conciata così?>> Mi rimbecca mia mamma appena mi vede scendere le eleganti scale in marmo, nel frattempo Brian cerca di non ridere alle sue spalle.
<<Se ti vergogni di tua figlia, puoi anche startene a casa!>> Ribatto infilandomi gli anfibi neri.
<<Infatti è proprio quello che farò, non ci tengo ad essere messa in ridicolo in questo modo da te.>> Brian si volta a guardarla spalancando la bocca, quando la vede allontanarsi.
<<Sai quanto me ne frega che tu non venga?>> Le dico aprendo la porta di casa.
<<Un cazzo di niente!>> Aggiungo urlando prima di uscire.<<Sei ubriaca persa, dove ti porto in queste condizioni...>> Brian mi osserva seriamente preoccupato mentre entriamo in macchina.
<<Sto bene, fratellino>> mi porto la fiaschetta argentata alla bocca, ma lui me la strappa da mano e la lancia fuori dal finestrino.
<<Reb, devi darti una regolata, non puoi continuare così, sono due settimane che passi le giornate ad ubriacarti per poi vomitare quelle quattro cose che fingi di mangiare>> mi avverte inserendo la marcia.
<<Non rompere>> sbuffo facendo svolazzare una ciocca ribelle verso l'alto.
Quando arriviamo fuori scuola, tutti i miei amici sono riuniti in fondo al cortile.
Il problema è che insieme a loro, c'è anche lui.
<<Ignoralo, Dio santo.>> Brian si sistema il collo della camicia che fuoriesce dall'elegante giacca blu.<<Sei mai stato innamorato?>> Gli chiedo all'improvviso.
<<Una volta, poi non ho più fatto quella cazzata>> sospira guardando Nate che parla con Jason.
È bello da togliere il fiato.<<Quindi puoi capire come mi sento in questo momento>> mormoro stringendogli il braccio.
<<Quanto barcolli, Reb>> sbuffa e scuote la testa preoccupato.
<<Vai a prendere posto, ci vediamo dopo.>> Gli dico allontanandomi da sola.
Le mie amiche appena mi vedono arrivare, mi raggiungono per evitare che sia io ad andare da loro. Sono due settimane che non vedo nessuna di loro, a parte Grace. Non mi va di fare vita sociale e rischiare di incontrarlo, è troppo doloroso per me. Quando lo vedo è come se qualcuno mi lanciasse una tanica di alcol su una ferita che sanguina.
Non ho nessuna ferita, ma è il mio cuore che sanguina.
<<Sei molto sobria, Scott>> esclama sarcastica Angelica osservandomi da capo a piedi.
Non ho neanche la forza di rispondere come faccio di solito.
<<Sister, come stai?>> Mi domanda Summer stringendomi le braccia al collo.
<<Sto benissimo, non si vede?>> Biascico sistemandomi la toga.<<Oh sì... lo vediamo>> replica sarcastica Grace.
<<Ho già chi mi rimprovera, non vi ci mettete anche voi a rompere i coglioni.>> Ribatto stizzita e me ne vado sotto il loro sguardo scioccato.
<<Reb, torna qui>> urla Grace da lontamo, ma la ignoro e proseguo.
Poco più avanti incontro Max e Liam, mi sembra quasi di percorrere il viale della vergogna.
<<Che look rock che abbiamo...>> Mi prende in giro Liam quando gli passo davanti.<<Mmh>> mi limito a dire senza fermarmi, ma lui avvolge una mano intorno al mio polso prima che me ne vada.
<<Come stai, Reb?>> Mi domanda guardandomi negli occhi.
<<Secondo te come sto?>> Alzo di un tono la voce facendolo trasalire.
<<Scusami, non volevo...>> Aggiungo guardando verso l'asfalto.<<Sei ubriaca, Reb?>> Piega la testa di lato per guardarmi.
<<Dovrò pur festeggiare o no?>> Sollevo il mento verso l'alto e me ne vado.
La verità è che mi fa male anche vedere lui, perché mi ricorda che suo fratello mi ha spezzato il cuore.
In questa maledetta scuola ogni cosa mi ricorda lui, l'ultimo anno trascorso insieme è stato magnifico, mai avrei immaginato che si concludesse nel peggiore dei modi.
Solo qualche settimana fa, eravamo seduti su quel muretto che ho davanti adesso e lui mi teneva stretta tra le sue braccia.
Mi domando se già non mi amasse più, se stesse fingendo anche quando mi sussurrava quelle parole dolci alle orecchie che non riesco più a cancellare.
È come se lo avessi tatuato sulla mia pelle, ogni centimetro del mio corpo si sente ancora legato a lui.
Mi sento ancora legata a quel ragazzo complicato che mi ha mandato in frantumi il cuore.
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