Da circa due mesi, io e Thomas ci siamo definitivamente trasferiti nella reggia, ma lui resterà ancora per poco, considerato che la settimana prossima andrà al college.
L'estate purtroppo è passata in un battito di ciglia, ci ritroviamo già a settembre e fra pochi giorni inizierò l'ultimo anno di liceo, sperando passi in fretta anche questo.
<<Scott, ti muovi ad uscire?>> Nate sbuffa spazientito al telefono.<<Giuro che sto uscendo.>> Riattacco velocemente e afferro la valigia marrone fin troppo pesante.
<<Stai partendo per un viaggio di un mese?>> Brian è seduto sulla poltrona dell'enorme salone e si porta una tazza fumante alla bocca.
<<Miller, ammettilo che ti mancherò>> gli faccio una linguaccia e lui scuote la testa divertito.
<<Sorellina, sei un uragano in casa, io e tuo fratello ci godremo un po' di relax senza di te.>> Ammmica verso Thomas.
<<Puoi scommetterci, Brian>> ribatte Thomas afferrando una ciambella dal vassoio in argento riposto al centro del lungo tavolo di cristallo.
<<Non mi chiamate, se poi vi manco.>> Minaccio tutti e due.
<<Uhhh>> urlano entrambi beccandosi un dito medio.
Io, Brian e Thomas andiamo molto d'accordo, siamo diventati praticamente inseparabili da quando siamo qui.
Trascino la mia borsa fuori e raggiungo Nate, prima che mi lasci a piedi.
<<Perché quel broncio?>> Nate si porta gli occhiali neri sulla testa.<<Quei due fanno gli stronzi>> esclamo ridendo.
Quando indossa la giacca di pelle e la maglietta bianca aderente con sopra la medaglietta in acciaio, mi fa venire voglia di farmi sbattere per ore.<<Vuoi scoparmi qui fuori o riesci ad aspettare che arriviamo in hotel?>> Mi provoca infilando la mia valigia nel bagagliaio.
<<Stasera te ne vai a letto a stomaco vuoto, Anderson.>> Gli punto un dito contro entrando in macchina.
<<Non è colpa mia se mi guardavi come se volessi farlo nel giardino, io potrei anche accontentarti, ma non penso che il palazzo reale gradirebbe un film porno sotto le luci del sole>> mi prende in giro togliendosi la giacca di pelle.
<<Abbassa l'autostima, bello>> metto il broncio incrociando le braccia al petto.
<<Piccola, possiamo anche rimanere in camera per tre giorni per quanto mi riguarda...>> Mi bisbiglia all'orecchio facendo risalire la mano tra le mie gambe.
È più di una settimana che non lo facciamo, il ciclo è durato più delle pellicole del Titanic e di Pearl Harbor messe insieme, ripetute per giorni e giorni.<<Mi dici dove mi porti?>> Allunga un braccio per aprire il cruscotto e mi lancia tra le mani due biglietti aereo.
<<Orlando?>> Chiedo sbigottita ma lui non risponde.
<<Mi stai portando a Disneyland?>> Lancio un urlo e batto le mani come una bambina.<<Non era tra le cose che avresti voluto fare prima di compiere ventidue anni?>>
<<Te lo sei ricordato...>> Mormoro avvolgendogli le braccia intorno al collo per baciarlo ripetutamente sulla guancia.
<<Io ti ascolto quando parli, a differenza tua che sei sempre con la testa tra le nuvole>> mi ammonisce.
<<Ti ascolta anche io, avocado imbronciato che non sei altro.>> Gli stampo un altro bacio sulla guancia.
<<Grazie, amore.>> Aggiungo.<<Adesso siamo passati ad amore?>> Replica divertito voltandosi a guardami.
<<Non ti piace?>>
<<Mi piace tutto ciò che esce dalla tua bocca, Scott.>> Mi fa l'occhiolino e affonda il piede sull'acceleratore.
<<Amore>> mi canzona divertito beccandosi una gomitata nel fianco.<<Ti chiamerò stronzo da oggi in poi>> sbuffo facendo svolazzare una ciocca di capelli verso l'alto.
<<Sei proprio una bambina capricciosa.>> Sorride e gli spuntano quelle fossette che amo.
***
<<Quelle ragazzine ti stanno sbavando dietro da mezz'ora.>> Indico le tre cretine che non fanno che mangiarsi con gli occhi il mio ragazzo.
È il "mio" ragazze, stronze.
<<Se sono bello cosa posso farci>> risponde spavaldo con gli occhi chiusi e il viso coperto dal cappuccio della felpa grigia, beccandosi uno schiaffo sulla spalla.<<Quanto cazzo sei gelosa, Scott>> ride divertito aprendo gli occhi.
<<Io non sono gelosa, Anderson>> prendo una rivista e allungo le gambe sulle sue.
<<Ci credi davvero a questa cazzata che ti racconti?>> Mi domanda sarcastico alzando un sopracciglio.
La verità è che siamo messi abbastanza male con la gelosia, sia io che lui.
<<Se continui a provocarmi, ti giuro che non mi sfiori neanche con un dito per tutti e tre giorni.>><<Scott, tu non resisti neanche il tempo del volo...>> Sussurra roco al mio orecchio, facendo risalire una mano lungo la coscia.
<<Scommettiamo, Anderson?>>
<<No ti prego, ho troppa voglia di scoparti, non iniziare con i tuoi giochetti.>> Si fa spazio tra le mie labbra per baciarmi.<<Che schifo, mamma>> la voce di un bimbo di circa dieci anni, ci fa allontanare di scatto.
La mamma ci lancia uno sguardo di rimprovero che mi fa venire voglia di sotterrarmi.
<<Ma vi sembra il caso?>> Ci rimbecca la signora mettendosi una mano sul fianco.<<Piccolo, ci stavamo solo baciando perché ci vogliamo bene.>> Gli spiega dolcemente Nate, lasciando senza parole me e pure la mamma che ammorbidisce di botto l'espressione acida di poco fa.
<<Mamma, anche io voglio una fidanzata così.>> Esclama euforico il bambino, mentre si allontanano.
<<Ci sai fare con i bambini, mi hai stupita.>> Gli dico voltandomi a guardarlo.
<<Credevi che fossi uno di quegli stronzi che odiano i bambini?>> Mi dice mentre si scompiglia i capelli castani che ricadono in avanti.
<<Sì, devo ammetterlo>> dico sorridendo e gli avvolgo un braccio intorno al collo.
<<A me fanno paura invece...>> Mormoro pensierosa.
<<Hai paura che ti mangino, Scott?>>
<<No, cretino. Intendevo dire che mi spaventa il pensiero che qualcuna dipenda totalmente da me.>><<Mi farebbe impazzire avere una bambina con i tuoi stessi occhi, piccola.>>
Spalanco la bocca sorpresa di questo pensiero che mi riempie il cuore di gioia.
<<Ora possiamo smetterla di parlare di bambini? Non vorrei ti venissero strane idee...>> Mi prende in giro avvolgendo la mia guancia con una mano prima di premere le labbra sulle mie.
<<Sei tu che hai iniziato, ti ricordo.>>
<<Voglio vivere tutta la vita insieme a te, non mi spaventa il pensiero di averne prima o poi.>>
<<Ti amo follemente, Nate Anderson.>> Gli dico con gli occhi lucidi e la sua bocca si apre in un sorriso bellissimo che mi fa sciogliere.
<<Ti amo anche io, piccola.>>