69-Jason

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Tre mesi dopo...

Liam e Grace hanno ben pensato di fare un viaggio in montagna per festeggiare il Natale insieme, dicono che non hanno mai visto la neve da piccoli.
Ma a chi è toccato organizzare tutto?
Ovviamente a Jason.
<<Raga, non vedo l'ora.>> esulta Summer in fondo al minivan che abbiamo noleggiato appena atterrati.

<<Mi dite perché devo guidare io?>> Si lamenta Liam, nel frattempo la sua ragazza di questo mese, gli stampa un bacio sulla guancia facendolo andare fuori strada.

<<Potete aspettare di scendere da qui prima di scopare?>> Sentenzia Nate seduto accanto a Rebecca.

<<Tuo fratello è proprio antipatico, non è come te.>> Cinguetta Alessandra, lei si è trasferita dall'Italia due mesi fa e considerato che Liam parla la stessa lingua, ha ben pensato di approfondire la sua conoscenza in tutti i sensi.

<<Tu invece sei proprio simpatica>> ribatte pronto Nate beccandosi una gomitata da Rebecca.

<<Lasciala stare, Nate.>> Lo rimprovera sottovoce.

<<Mi sta sul cazzo>> borbotta lui sollevando le spalle.
<<Deve starci lui con lei, non tu.>>
<<Non mi convince, va bene?>> Ribatte lui indicandola con il capo.
<<Sei il solito paranoico>> l'onore ndó in giro, scuotendo la testa.
<<Cento dollari che mi darete ragione>> sentenzia incrociando le braccia al petto.
<<Ci sto>> Grace si allunga per dargli la mano.
<<Sapete che non riesco mai a tirarmi indietro, ci sto anche io.>> Si intromette Rebecca sbuffando.
<<E va bene>> sospiro afflitto.
<<Io sono d'accordo con Nate>> cinguetta Summer.
<<Anche io, raga>> aggiunge Max.
<<Cosa state cospirando lì dietro?>> Ci domanda Liam girando la testa per guardarci.
<<Niente>> rispondiamo tutti insieme, come sei cazzo di bambini dell'asilo.

***

La nostra baita è circondata da decine di abeti ricoperti di bianco e il suolo è nascosto dalla neve soffice come lo zucchero filato. Devo ammettere che le foto non rendevano giustizia alla bellezza incontaminata di questo posto, peccato si trovi nel nulla.
<<Ma è supendoooo>> urlano Grace, Summer e Rebecca saltando giù dal minivan.

<<Siamo sicuri che non esca il tipo con il motosega che ci taglia la testa?>> Esclama Nate guardandosi intorno e tutti ci voltiamo a guardarlo sbattendo gli occhi.

<<Stavo scherzando, potreste anche prenderla meno sul serio.>> Ribatte avviandosi verso l'ingresso di casa con una sigaretta incastrata tra le labbra.

<<Scusaci se non siamo abituati a questo tuo lato improvvisamente divertente.>> Lo prende in giro Liam seguendolo e lui alza il dito medio in alto come risposta.

Al piano terra c'è un enorme open space, alla cui sinistra si trova la cucina in legno mentre dalla parte opposta è posizionato un divano color panna da dodici posti rivolto verso la parete su cui è posizionato un enorme telo bianco per il videoproiettore.
<<Domani ce la godiamo a guardare la partita qui>> esclama euforico Max lanciandosi sul divano.

<<Dove sono spariti Nate e Rebecca?>> Siamo entrati da dieci minuti e già non li vedo più.

<<Secondo te?>> Grace indica con il capo le scale che portano al piano di sopra.

<<Quel bastardo non perde tempo>> dico ridendo.

<<Saliamo di sopra o vuoi accendere il fuoco come un boscaiolo?>> Grace mi osserva indispettita.

<<Vuoi dirmi che ti sono passate?>> Esclamo con fin troppa enfasi e lei annuisce maliziosa.

<<Questo è proprio un miracolo di Natale.>> Mi tolgo la felpa e la lancio su una sedia a dondolo in legno, qui ogni cosa è in legno.

Quando saliamo al piano di sopra, prima di entrare nella nostra camera, busso forte a quella di Nate.
<<Non rompere il cazzo, Jas>> urla da dietro alla porta e noi scoppiamo a ridere.
<<Dai, lasciali stare.>> Mi ammonisce Grace stringendomi il braccio per trascinarmi nella nostra stanza.

-Broken Glass II -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora