70-Nate

612 49 12
                                    

<<Ma è per me?>> Mi chiede Rebecca indicando la busta rossa con il fiocco rosa sul nostro letto.

<<Se sapessi cosa c'è dentro, non mi faresti questa domanda.>> Appoggio la schiena contro la vetrata e la guardo mentre scarta il suo regalo.

<<Anderson, ti sei fatto proprio un bel regalo...>> Sorride maliziosa sollevando in aria il completino intimo rosso.

<<Ma che ingrata che sei>> ribatto fingendomi offeso.

<<Vuoi dirmi che quando l'hai comprato non hai pensato neanche un attimo a quanto ti sarebbe piaciuto vedermelo addosso?>> Mi dice con voce vellutata, infilandomi una mano sotto alla maglietta.

<<In realtà ho pensato a come mi sarebbe piaciuto strappartelo da dosso, ma questi sono dettagli irrilevanti.>> Abbasso lo sguardo sulla sua mano che continua a scivolare sui miei addominali contratti.

<<Io avevo comprato un'altra cosa per te, ma dovrai aspettare la mezzanotte.>>

<<Scott, non voglio aspettare che nasca il bambino Gesù per poterti scopare.>>

<<Sei proprio un romanticone.>> Si allontana mettendo il broncio.

<<Difficile essere romantici quando non lo fai per dieci giorni.>>

<<Prenditela con il tuo capitano che ti ha praticamente sequestrato questa settimana.>> Si siede sul letto con le gambe incrociate.

<<Non tergiversare, me lo dai o no questo regalo di Natale?>>

<< Ci ho ripensato, devi meritartelo.>> Io e Rebecca abbiamo sviluppato una fissa per i giochetti, ci piace stuzzicarci.

<<Non me lo merito già?>> Mi abbasso per sfiorarle la guancia con il naso e noto i primi segni di cedimento quando mi guarda mordendosi il labbro inferiore.

<<Sei proprio un bastardo>> divarica le gambe e mi tira sul letto insieme a lei stringendo la mia maglietta nei pugni.

<<Hai ceduto presto, Scott>> sussurro al suo orecchio mentre le infilo la mano sotto al maglione rosso sotto il quale trovo altre due magliette.
<<Ma pensavi di partire per l'Antartide?>>

<<Se ho così tanto freddo evidentemente non mi dai abbastanza calore.>>

<<Piccola, non provocarmi, lo sai che poi ti fai male...>> Le dico in tono minaccioso succhiandole avidamente il capezzolo.

<<Ragaaa, la smettete di scopare>> urla Max da fuori alla porta.
<<Cazzo avete tre giorni per farlo>> aggiunge Jason continuando a colpire alla nostra porta.

<<Ma qui non scopa più nessuno?>> Sbuffo infilando la testa tra le tette di Rebecca.

<<Mi fai il solletico così>> inizia a ridere scalciando forte.

<<Arrivate o no?>> Si è unita una terza voce, Liam.

<<Dici che se bestemmio alla vigilia di Natale, il bambino Gesù si offende?>>  Rebecca aggrotta le sopracciglia come a pensarci davvero.
<<Tecnicamente, non è ancora nato, quindi non può offendersi>> scoppia a ridere da sola per la cagata che ha appena detto.

<<Non so se fai più pena tu o Liam quando fate queste battute del cazzo.>>

<<Ti ho sentito>> urla l'altro da fuori alla porta.

Quando spalanco la porta, mi ritrovo tutti che mi guardano con le braccia incrociate.
<<Ma che cazzo di problemi avete voi tre?>> Li guardo stringendo la maniglia della porta.

<<È solo invidia, le nostre ragazze vogliono giocare nella neve>> ammette Max, l'unico onesto, beccandosi una duplice occhiataccia dagli altri due.

<<Quindi volete rompere il cazzo a me?>> Rebecca mi raggiunge alla porta e mi abbraccia da dietro.

<<Dieci minuti e veniamo anche noi>> li rassicura la mia ragazza, come si fa con i bambini.

<<Anderson, credevamo fossi veloce solo in acqua...>> Sghignazza Jason assestando una gomitata scherzosa a Liam.

<<Andate fuori dai coglioni, arriviamo.>> Gli sbatto la porta in faccia e mi volto a guardare Rebecca.

<<Cosa stai facendo?>> Chiedo a Rebecca che si sta infilando un paio di leggings da neve.

<<Mi vesto per uscire, tu resti qui?>> Solleva appena la testa mentre si infila le scarpe.

<<Dobbiamo proprio?>> Mi avvicino alle sue spalle, strusciando la mia erezione contro il suo culo sodo e tondo.

<<Non ci provare, vai a vestirti>> si alza in piedi e mi spinge via.

<<Ma perché non sono rimasto in California?>> Sbuffo togliendomi la maglietta e mi siedo sul bordo del letto.

<<Dai amore, ci divertiremo>> si abbassa sulle ginocchia per darmi un bacio sulle labbra.
<<Sfida miglior pupazzo di neve>> propone all'improvviso.

<<Scott, non sai neanche disegnare una casa decentemente, figuriamoci come te la cavi con la neve>> la tiro per farla sedere sulle mie ginocchia.

Qualcuno bussa di nuovo alla porta.
<<Usciteee>> urla Grace.

<<Avete rotto il cazzo>> borbotto facendo scendere Rebecca dalle mie gambe che non riesce a trattenere le risate mentre si avvia in bagno.

Il display del cellulare di Rebecca si illumina e lo prendo in mano per portarglielo, peccato che legga il nome di quel coglione di Sam, cappellino rosso.

Sam
Buon Natale, bionda del mio cuore. Da quando non lavori più qui, le giornate hanno perso il loro divertimento.
Mi manchi, Sam.

Sono indeciso se lanciare il cellulare dalla finestra o spaccarlo in mille pezzi contro il muro.
Quel coglione ci ha provato con lei tutta l'estate, fino a quando una sera non mi sono rotto il cazzo e gli ho fatto volare da mano il vassoio con le bibite.
Inutile dire che Rebecca è stata mandata via per colpa mia e non mi ha parlato per una settimana.

<<Nate, ti serve l'orologio?>>
Mi chiede Rebecca dal bagno, ma non le rispondo, sbatto la porta e me ne vado.


-Broken Glass II -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora