12.

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Sono passati alcuni giorni ed oggi è il mio primo giorno di scuola.
Che palle.
Mi sono vestita in modo carino: jeans e una maglietta bianca.
Ho fatto le onde ai capelli e mi sono truccata con cura: una buona base di fondotinta, correttore, mascara e un po' di illuminante.
Yugi dovrebbe passare a prendermi.
Come sempre, Yugi arriva in anticipo.
Saluto mia madre che mi abbraccia forte e poi esco di casa.
Entro in macchina e gli do un bacio sulla guancia.

"Pronta, Ali? Andiamo a fare colazione al bar con gli altri," dice Yugi con un sorriso.

Annuisco e partiamo.
Arriviamo al bar vicino scuola, parcheggiamo e ci sediamo fuori nel nostro solito tavolo.
Prendo il mio zaino nero e mi accomodo.

"Buongiorno, cuccioli," ci saluta Artie con un sorriso.

"Ciao," rispondo, sentendomi un po' nervosa.

"Si vede che è iniziata la scuola, eh, Ally?" dice Neri con un sorrisetto.

"Esattamente," rispondo io, sospirando.

"Non ti preoccupare, passerà in fretta," dice Yugi, cercando di rassicurarmi.

Tony arriva poco dopo, con l'aria un po' assonnata.
Si siede accanto a Neri e ordina un caffè.

"Tony, sei fatto?" chiede Artie, squadrandolo con una certa preoccupazione.

"Potrei," risponde Tony, continuando a mescolare il caffè con aria distratta.

"Dai però," interviene Neri, scuotendo la testa.

Un po' mi dispiace per Tony.
Ogni volta che inizia la scuola sembra andare in ansia, e questo è il suo modo di affrontarla.
Tony sbuffa e continua a mescolare il caffè, lo sguardo perso nel vuoto.

"Rivoglio l'estate," dico, cercando di alleggerire l'atmosfera.

"A chi lo dici," aggiunge Yugi, con un sospiro.

"E Anna?" chiede Neri ad Artie.

"Adesso parte," interviene Yugi, ridacchiando.

Tony sorride, sollevando lo sguardo per un attimo.
"È bellissima, ragazzi. Mi sono innamorato," dice Artie, con un sorriso sognante.

"Sei l'unico quasi fidanzato," commento, cercando di mantenere un tono leggero.

"Ali, sei tu che non trovi nessuno che ti piace," mi provoca Artie.

Sorrido, ma sento una punta di fastidio.
"Forse," rispondo, cercando di non dare troppo peso alle sue parole.
Guardo Tony, che continua a mescolare il suo caffè, e mi chiedo a cosa stia pensando.

"Vabbè, ha le possibilità per trovare qualcuno, eh," dice Neri, cercando di difendermi.

"Esattamente," aggiunge Yugi, stringendomi le guance con un gesto affettuoso.

Sbuffo e finisco la mia colazione, cercando di non dare troppo peso a queste discussioni.

"Vabbè Ali, mi raccomando, trova uno normale e che sia a posto, che non ti obblighi a fare certe cose," dice Neri, con un tono protettivo.

Artie gira gli occhi.
"Sembri sua madre."

"Vabbè, ha ragione," dico, un po' scocciata ma riconoscente per la preoccupazione di Neri.

"Sentite, andiamo?" interviene Yugi, cercando di mettere fine alla conversazione.

Annuiamo e ci alziamo.
Tony sembra essersi ripreso un po' e sta al telefono, probabilmente cercando di distrarsi.
Neri mi mette un braccio intorno al collo in un gesto di fratellanza, mentre Artie e Yugi parlano di ragazze, ridendo e scherzando.
Mentre camminiamo, il sole è ancora basso e l'aria è fresca, un momento di calma prima della tempesta della giornata scolastica.

"Oh, Tonino, tutto bene? È scesa la botta?" chiede Artie con un tono ironico, cercando di risollevare l'umore del gruppo.

"Abbastanza," risponde Tony, mettendo via il telefono e cercando di mostrarsi più presente.

"Dai, ci servi ste cinque ore o sarà una noia mortale," aggiunge Neri, dandogli una pacca sulla spalla.

Entriamo tutti in classe, e io mi siedo accanto a Yugi, mentre Artie e Tony prendono posto insieme e Neri si sistema accanto a un altro nostro compagno di classe.
Il primo giorno di scuola è sempre tranquillo, senza troppi impegni, ed è decisamente meglio così.
Durante la lezione, noto che Tony sembra sull'orlo di addormentarsi.
Artie, accanto a lui, cerca di mantenere l'attenzione su ciò che il professore sta dicendo, ma è evidente che è distratto dall'amico.

"Artie," sussurro a bassa voce, cercando di attirare la sua attenzione.

"Cosa devo farci?" risponde con un tono di rassegnazione, girandosi leggermente verso di me.

Yugi, che ha ascoltato il nostro breve scambio, gira gli occhi, mostrando la sua comprensione per la situazione.
Le ore passano e finalmente il primo giorno di scuola è terminato.
Mentre ci prepariamo a uscire, Artie si alza per andarsene.

"Raga, io vado," dice.

"Da Anna?" chiedo, sapendo già la risposta.

Lui annuisce con un sorriso.
"Ciao belli," ci saluta.

Lo salutiamo tutti e vediamo Tony, che finalmente sembra essersi ripreso completamente.

"Andiamo a mangiare?" propone Neri.

Annuiamo e ci dirigiamo verso il nostro solito bar.
Ci sediamo all'interno e ordiniamo qualcosa da mangiare.
L'atmosfera è rilassata, e il bar è affollato di studenti che hanno avuto la nostra stessa idea.

Lei resta.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora