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Siamo già tutti alla serata, lo stesso palco di ieri ma con un'atmosfera diversa, un nuovo evento che promette di essere memorabile. Yugi è finalmente qui, e non ho resistito a stargli attaccata per almeno dieci minuti.
Mi mancava davvero un casino, e ritrovarlo è stato un sollievo.

Ora che tutti sono saliti sul palco per cantare e mi ritrovo sola soletta. Beh, non proprio sola, perché Ale è rimasto con me, insieme a Silvestro. Sinceramente, sono grata che Ale sia qui; la sua presenza rende tutto un po' più sopportabile. Silvestro è sempre lo stesso, ma stasera sembra meno fastidioso del solito.

Dall'altro lato della sala, vedo Ginko e Ciccio che hanno già iniziato a bere come se non ci fosse un domani. Li guardo e mi rendo conto che non ho assolutamente voglia di avvicinarmi. Non voglio finire come alla festa di Artie, con i ricordi confusi e la testa pesante.

Stasera ho deciso di puntare tutto sulla comodità, finalmente libera da quel gel che mi stava torturando i capelli.

"Prendere da bere voi?" chiede Silvestro, guardandoci con il solito sguardo da serata.

Scuoto la testa, e Ale fa lo stesso, seguendo il mio esempio. Stranamente, stasera sembra più contento di vedermi del solito, come se qualcosa fosse cambiato. Forse è solo una mia impressione, ma meglio così, credo.

"Comunque non ho capito cosa volevi dire ieri con 'beato'," gli chiedo, ricordandomi di quella frase che mi aveva lasciato perplessa.

Silvestro sembra rifletterci un attimo, poi Ale scoppia a ridere e interviene: "Probabilmente intendeva dire un 'beato Tony che è fidanzato con una come te'."

"Crazy," dice Silvestro, guardando Ale con un sorriso divertito. "Non mi ricordavo nemmeno."

"Però vi invidio, sembrate proprio una bella coppia, eeeh," aggiunge Silvestro con un tono più serio, ma sempre con quel suo modo di fare leggero.

Sorrido, leggermente sollevata. "Grazie, grazie. Ti ho rivalutato, forse," dico con un mezzo sorriso.

Mi ritrovo a respirare più facilmente ora che so che non c'era nulla di strano dietro a quella frase. Silvestro, con il suo modo di fare disinvolto, mi sta diventando più simpatico.

Pensandoci bene, non ho capito bene la battuta di Ale, ma non ci faccio troppo caso. È probabile che stesse solo scherzando.
Poco dopo, vedo Neri e Artie tornare verso di noi, entrambi con un drink in mano e visibilmente sudati.
Si uniscono a noi come la sera precedente, e noto che Ale continua a cercare di parlare con me più del solito. Non so cosa gli sia preso oggi, ma sembra avere un'urgenza di comunicare.

A un certo punto, mentre gli altri discutono della serata, Ale mi chiede: "Sai dov'è il bagno?"

Annuisco. "Ti accompagno," rispondo, notando lo sguardo confuso di Neri.

"Bagno," mimo con le labbra verso di lui. Neri annuisce, comprensivo, e io e Ale ci avviamo verso i bagni.
È una bella camminata, ma per fortuna ho scelto scarpe comode, quindi non mi pesa troppo.

Mentre camminiamo, Ale rompe il silenzio: "A te Silvestro sta simpatico?"

"Mah, l'ho rivalutato dai," rispondo senza pensarci troppo. In fondo, è vero, il suo comportamento è stato più positivo di quanto mi aspettassi.

"E Tony?" chiede Ale, come se stesse cercando di arrivare a qualcosa di più.

"Cosa?" chiedo io, non capendo subito dove voglia arrivare.

"Cioè, come vanno le cose con Tony?" chiarisce Ale, il suo tono serio e un po' curioso.

Mi sorprende un po' la sua domanda, non mi aspettavo che volesse parlare proprio di questo. Forse si preoccupa per noi o magari è solo curioso.

Lei resta.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora