29.

467 14 2
                                    

Dopo pranzo, verso le tre, Anna e le sue amiche vanno a casa.
Rimaniamo solo noi, e sembra di essere tornati ai vecchi tempi.
I ragazzi stanno giocando a calcio, tutti rigorosamente senza maglietta e solo in pantaloncini, urlando come scemi.

Io e Giulia siamo sedute al tavolo, bevendo un caffè per digerire.

"Allora, Ali?" dice Giulia curiosa, interrompendo i miei pensieri.

"Mh?" rispondo, distogliendo lo sguardo da Tony che gioca.
È bellissimo, ogni volta che lo guardo il mio cuore batte più forte.

"Dai, dimmi suuu, sono curiosa!"

"Che vuoi sapere?" chiedo, sorseggiando il caffè.

"Mhh, come vi siete messi assieme ecc."

Le racconto un po' in sintesi, come ci siamo avvicinati e tutto il resto.
Lei mi racconta di Neri e di come hanno attraversato un periodo buio.
Il sentimento sembrava sparito, ma rimanendo in buoni rapporti hanno capito che forse potevano riprovarci e ora stanno quasi insieme.
Mi mancavano quei momenti con loro.

"È già successo?" mi chiede con un sorrisetto malizioso.

Annuisco, cercando di non arrossire troppo.

"Aaaaa, amori miei!" esclama, felice per me.

"Sì, ma calma," dico cercando di mantenere un po' di riservatezza.

"Oh, smettetela voi due!" urla Artie, interrompendo il nostro momento.

"Eh Ivan, ti arriva una palla in faccia!" urla Giulia di rimando.

"Scusa!" urla lui, ridendo.

Giulia mi guarda con serietà. "Ti tratta bene, vero?"

"Sì sì, solo che ultimamente fuma tanto e ho paura," confesso.

"Mi ricordo quando stava male. Magari parlarci però, siete veramente carini, Alicina. Te lo meritavi dopo tanti anni," dice, abbracciandomi.

La abbraccio di rimando e poi andiamo dai ragazzi.

"Eh Ali, gioca tu!" dice Yugi, stanco.

"Ma sei matto," dico, incredula.

"No," mi dice, prendendomi e mettendomi al suo posto.

Giulia e Yugi parlano tra loro mentre io guardo Tony, preoccupata per i tiri potenti di Neri.

"Tranquilla," dice Tony sorridendo, cercando di rassicurarmi.

La palla di Neri arriva quasi dritta sulla mia testa. "Ops," dice lui ridendo.

"Vabbè Ali, ci proviamo," dice Tony con un sorriso incoraggiante.

La partita finisce, ovviamente con una sconfitta. Neri si sentiva un po' Ronaldo, ma va bene così.

"Godo godo godo godo," urla Artie saltando di gioia.

Neri gli dà un coppino dietro la nuca e poi viene ad abbracciarmi. "Scusami, non mi uccidere, grazie."

"Ci penso," dico ancora tra le sue braccia.

Scrivo a mia madre che rimango qui per cena, essendo fuori tutto il giorno.
Ormai sono le sei e i ragazzi uno ad uno vanno a farsi la doccia.
Giulia mi saluta con un bacio sulla guancia e un abbraccio, poi la vedo salutare Neri, che carini.
Rimango da sola con quattro uomini, cosa che in realtà mi mancava un pochino.
Yugi e Neri preparano la pasta mentre io sto un po' fuori con Tony.
Lui è seduto sulla classica sedia bianca del tavolo, e io sono seduta su di lui.

"Che caldo," dice.

Ha i capelli ancora bagnati, sta a petto nudo con solo dei pantaloncini blu e l'elastico delle mutande visibile. "Mhmh," dico toccandogli i capelli bagnati.
Tiene una mano sulla mia coscia, dandole qualche pat pat ogni tanto.

"Hai mangiato tutto oggi, bravissima," mi dice.

Annuisco e gli do un bacino sulle labbra.

"Eh cuccioli, non troppo vicini o il signor Nerissima Serpe rompe i coglioni," dice Artie portando fuori la tovaglia.

Gli faccio la linguaccia.
"Sì Artie, pensa per te, sei stato mezzo anno chiuso in casa con Anna," dice Tony.

"Eh Tony, zitto." risponde Artie,cercando di non ridere.

Ridiamo tutti e tre, poi mi siedo accanto a Tony e tutti e cinque iniziamo a mangiare.
Hanno fatto la classica pasta al pomodoro, e mi piace il fatto che stiamo di nuovo così, siamo ancora uniti.
La giornata continua in maniera rilassata, con il sole che comincia a calare e una brezza leggera che rende tutto perfetto.

"Il lago?" chiede Artie, spezzando la tranquillità.

"Dici quello a cui non metti piede da mesi?" rispondo, mangiando la pasta.

Yugi ride.
"Ha ragione Ali," dice Neri.

"Vabbè quindi?" dice Artie, visibilmente nervoso.

"Ci andiamo tra poco, poi io avevo pensato anche per il mare, ci starebbe una vacanzina lì," dice Yugi, cercando di calmare Artie.

"Voto sì!" urla Neri, finendo il piatto.

Io annuisco, Tony pure.

Finita la cena, ci rilassiamo un po'.
Artie, Neri e Yugi giocano un po' a palla.
Non mi chiedo cosa stanno facendo perché non ne ho idea.
Io sto un po' con Tony, mi risiedo su di lui.

"Che bello oggi," dico, appoggiandomi al petto di Tony.

"Sì," risponde, baciandomi leggermente.
"Hai visto? Da pranzo zero canne o sigarette ."

"Bravo," dico, cercando di non mostrare troppo la mia preoccupazione.

"Ma stai male? Stress?" chiedo, cercando di capire cosa lo spinga a fumare così tanto ultimamente.

"Mh no, sto solo esagerando. Non c'è un motivo, ma cerco di moderare, ok?" mi dice calmo, guardandomi negli occhi.

"Mhmh," annuisco, dandogli un bacio leggero.

"Basta mh?" dice Tony.

"Perché ?" chiedo curiosa

"Lo sai perché," risponde con un sorriso malizioso,

Sbuffo. "Ti vergogni?" mi riferisco al fatto che siamo in "pubblico."

"No, ma se ci baciamo ancora per poco potrei non fermarmi, quindi," dice scherzando.

"Mhmh, tutte scuse," dico ridendo.

Il clima è sereno, e mentre i ragazzi continuano a giocare a palla, mi godo questo momento e sono felice di questa giornata.

Lei resta.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora