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Siamo ai primi di ottobre e la mia vita è un bel mix di novità e vecchie abitudini.
Ho iniziato l'università e, nonostante tutto, sta andando meglio di quanto pensassi.
I ragazzi stanno facendo un ottimo lavoro con i loro tour, e nonostante gli impegni riescono comunque a organizzarsi bene.
Ci vediamo spesso, cosa che mi fa sentire sempre vicina a loro, anche se le nostre vite stanno prendendo direzioni diverse.

Con Tony, le cose stanno andando avanti. Anche se non abbiamo "ufficializzato"nulla, stiamo chiaramente insieme. Gli altri lo sanno, e dopo quella famosa sera, non avrei potuto fare altro.

Anche con Ale va tutto bene. Gli ho detto che sono di nuovo con Tony, e l'ha presa molto bene.
È davvero contento per me, e questa sua reazione mi ha reso ancora più felice.
Sapere che è contento mi dà una sensazione di serenità, come se tutto stesse andando finalmente tutto al suo posto.

Sono seduta sul divano, un po' stonata dopo aver fumato, e osservo Tony e Wairaki lavorare sulle alcune registrazioni. L'odore di erba riempie la casa, e sono sollevata che la madre di Tony non sia qui, altrimenti sarebbe stato un po' complicato spiegare tutto.

Quando Wairaki finisce, si avvicina per salutare Tony con il solito abbraccio fraterno. Poi si gira verso di me, e mi saluta con il suo solito piccolo sorriso. È sempre così riservato,probabilmente sa tutto di quello che succede tra me e Tony, inclusi i dettagli. Eppure, non sembra farci troppo caso, o almeno non lascia trasparire mai nulla. In un certo senso, mi fa sentire a mio agio.

"Ho fumato troppo," ammetto, lasciandomi andare contro lo schienale del divano.

"Ho notato," risponde Tony, con un sorriso divertito mentre si siede accanto a me.

"Tu oggi zero," dico, cercando di fissarlo negli occhi.

"Visto?," risponde quasi con orgoglio, come se fosse una piccola vittoria personale.

In realtà, sono contenta che sia così. Quando è con me, sembra che non senta il bisogno di esagerare.
Fuma, ma senza andare oltre il limite.

Mi siedo su di lui, notando subito il suo piccolo sbuffo.

"Cosa?" chiedo, curiosa.

"Sei un po' fatta, quindi passo," risponde Tony, cercando di mantenere un tono fermo.

"Ha parlato," ribatto, fissandolo negli occhi con un'espressione di sfida.

"Sono sempre sobrio con te," insiste, quasi come se volesse convincermi più di quanto voglia convincere se stesso. "E quelle canne non mi fanno l'effetto che fanno a te, eh," aggiunge, girando gli occhi con una leggera smorfia.

"Vabbè, sono tutte scuse," rispondo, un po' provocatoria. Non posso fare a meno di pensare che stia solo cercando di trattenersi.

"No, semplicemente sei solo fatta," dice Tony con un tono deciso, come se non volesse nemmeno considerare il contrario.

"Non sono in cento universi, grazie," ribatto, cercando di convincerlo e di convincermi.
Sento il bisogno di difendermi.
Ma dentro di me so che non sono completamente lucida.

Tony mi guarda per un attimo, come se stesse valutando le mie parole. Poi scuote leggermente la testa.
"Hai solo gli occhi un po' rossi, eh," dice, il tono un po' più morbido, ma ancora fermo.

Faccio il labbruccio,un gesto che non uso spesso ma oggi è una di quelle giornate strane.
Tony gira gli occhi, esasperato. "No," ripete, più deciso, come se stesse mettendo un punto.

"Stronzo," gli dico, la mia voce è un misto di frustrazione e delusione. Non capisco perché stia facendo così tante storie, e il mio tono lo fa capire chiaramente.

Lei resta.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora